lunedì 24 maggio
Teatro Regio - ore 20.30
I Concerti 2009-2010
Filarmonica ’900
del Teatro Regio
Ezio Bosso
direttore
Relja Lukic
violoncello
Bosso
Sinfonia n. 1 (
Oceans
)
sistemamusica
teatroregiotorino
18
A
bbiamo incontrato Ezio Bosso che presenta
Oceans
, la sua prima sinfonia
in prima esecuzione
assoluta, con la Filarmonica ‘900 del Teatro Regio.
Qual è lo spirito che anima la
Sinfonia
e qual è stata
la sua genesi?
«È la mia prima sinfonia; di conseguenza nasce dalla
constatazione della crescita, da giovane compositore
a compositore e basta: da qualche parte hai attraver-
sato un oceano. Tra ricerca e scrittura, ho impiegato
un paio d’anni. Soffrendo un po’ di sinestesia parto
sempre da un’immagine o da un colore, che poi mi
spinge a cercare ancora. È un procedimento di narra-
zione soggettiva costante nel mio lavoro».
L’ultimo movimento è stato scelto come musica per
il film promozionale
Piemonte Symphony
della Re-
gione: quanto si sente ancora legato alla sua terra
ora che gira il mondo in moto perpetuo?
«Sono torinese, e di conseguenza in parte lo è anche
Oceans
. Quel movimento si intitola
We Unfold
(
Noi
svelati
) e vi si ripresentano in qualche modo tutti i
temi ascoltati durante la
Sinfonia
. In questo senso la
musica rappresenta un ritorno alle origini».
Vuol provare a individuare la percentuale di musica
colta e quella di musica extracolta che convergono
nel suo lavoro?
«Cinquanta e cinquanta. Da una parte non c’è solo
la musica ma quello che sento, quello che vedo, ciò
che intercetto camminando per strada. Siamo inevita-
bilmente il frutto di ciò che ascoltiamo, anche invo-
lontariamente. La parte colta consiste nel come faccio
il mio lavoro, nella ricerca e nella stesura. E poi la
musica che mi emoziona di più è al novanta per cento
quella che viene chiamata colta o classica».
Dopo il successo della colonna sonora di
Io non ho
paura
e le collaborazioni con registi come Tavarelli
e Porporati, il
feeling
con il mondo del cinema è
ormai consolidato: qual è la natura di questo rap-
porto?
«In realtà capita di solito che siano i registi ad apprez-
zare e mi chiedano musica per i film, non sono io a
occuparmi di cinema. Quest’anno credo farò solo il
piccolo film di una regista anglo-americana che si
chiama Gaby Dellal, con Mira Sorvino; l’ennesima
storia con un bambino: a quanto pare ogni volta che
ce n’è uno nei guai mi chiamano. Per il resto non sto
lavorando molto per il cinema, sono stato assorbito
da altri progetti».
Quali, oltre a
Oceans
?
«Tanti concerti, poi un lavoro con il mio gruppo,
Buxusconsort, sui segnali stradali; si chiama
Road
Signs Variations
e sta girando il mondo con la Bona-
chela Dance Company, ma purtroppo in Italia non
se ne parla».
Qual è lo stato di salute del gruppo e quanto ci si
dedica?
«È sempre importante; per un compositore come me
il lavoro con un ensemble è irrinunciabile, si cresce
insieme, si continua a sperimentare. Così, tra concer-
ti e integrazioni, tendo a portare quasi sempre con
me i miei musicisti; è un gruppo piccolo, che nessu-
no sa dove collocare, per cui non è semplice trovare
spazi idonei».
Insieme al rapper napoletano Lucariello ha creato
il progetto
Cappotto di legno
, dedicato a Roberto
Saviano: quanto conta l’impegno civile degli artisti
oggi?
«Musica e letteratura non possono essere avulse da
quel che ci succede intorno; noi musicisti ci schieria-
mo con la musica, poi sono i nostri gesti a decretare
l’ascolto o meno di quel che diciamo. Lo scopo è
quello di passare dal lato emotivo per colpire quel-
lo intellettivo, quindi la curiosità e la conoscenza.
Conoscere significa essere liberi. Con Lucariello ab-
biamo fatto incontrare due mondi in maniera brusca,
parlando di un’emergenza, e siamo arrivati ad aprire
l’
Mtv Day
».
Un’ultima nota su Torino: è una buona città in cui
crescere?
«Se esci di casa incontri e ti confronti. È una delle po-
che città dove quelli che fanno musica e arte si parla-
no almeno una volta. Io da ragazzo suonavo con gli
Statuto, ho avuto a che fare con Max Casacci e con
gli Africa Unite, con
disc jockey
e produttori pop.
A tutti ho chiesto qualcosa per capire il loro lavoro,
e viceversa. Ci siamo mischiati come difficilmente
accade in Italia».
di Paolo Ferrari
intervista
Ezio Bosso
«Con la mia
Sinfonia
ho attraversato un oceano»
LA CREATIVITÀ
ALL’OPERA
bando di
concorso
Il Teatro Regio
promuove un concorso per
l’ideazione di regia, scene e
costumi per
Rigoletto
di Giuseppe Verdi.
Il nuovo allestimento
verrà messo in scena nella
Stagione 2010-2011
del Teatro Regio.
Il bando può essere
scaricato dal sito
it/bandi
Iscrizione obbligatoria
entro e non oltre
il
5 giugno 2010
.
Informazioni:
tel. 011 88 15 258
direzioneallestimenti@
teatroregio.torino.it
LA MARIONETTA:
UN’OPERA D’ARTE
2 – 21 maggio
Teatro Regio
Foyer del Toro
Una mostra dedicata
alla collezione Grilli
con marionette ispirate
alle grandi opere del
melodramma.
L’esposizione può
essere visitata dal
pubblico presente agli
spettacoli e durante le
visite guidate.
L’8 maggio, in
occasione delle
Giornate Europee
dell’Opera
, visita
gratuita dalle ore 10
alle ore 13.