Sistema Musica - Maggio 2010 - page 23

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alentina Busso è nata nel 1984, si è brillantemente diplo-
mata in violino e viola, si è perfezionata con Dora Schwarzberg,
e dal 2007 studia alla Hochschule für Musik di Francoforte con
Markus Daeunert, grazie al sostegno della De Sono.
Come sta andando in Germania?
«L’esperienza si è rivelata, oltre tutte le mie aspettative, un pe-
riodo molto proficuo e gratificante. Grazie al mio insegnante
ho acquisito più sicurezza e consapevolezza, e ho avuto l’op-
portunità di suonare con musicisti bravissimi che mi hanno tra-
smesso le loro esperienze».
Cosa pensa del mondo musicale tedesco?
«Qui la musica classica è ancora molto apprezzata: le persone
riempiono le sale da concerto e la programmazione è sempre
ricca. Inoltre le associazioni che sostengono i giovani profes-
sionisti sono molto meglio ramificate sul piano nazionale e i
giovani vengono da tutto il mondo per studiare nelle scuole di
musica tedesche, dove gli insegnanti sono scelti tra i migliori e
la preparazione dà uno sbocco reale nel mondo del lavoro».
Il programma che presenta per la De Sono spazia dal Romanti-
cismo di Mendelssohn all’Im-
pressionismo di Ravel. Come
descriverebbe le pagine in
programma?
«Le due Sonate, sebbene ap-
partengano a epoche diverse,
presentano molte similitudini.
Gli autori infatti descrivono le
loro emozioni di getto: dirom-
penza e malinconia romanti-
ca Mendelssohn e leggerezza
e luminosità simbolista Ravel.
Entrambi dedicano l’ultimo
movimento al virtuosismo vio-
linistico. E così come Ravel, in
uno splendido cameo ci porta
nell’America del blues, anche
Isang Yun, coreano di nascita,
partendo dal tema bachiano
dell’
Offerta Musicale,
ci fa
rivivere suoni e ritmi del mon-
do asiatico. Infine la
Sonata
di
Prokof’ev è a mio avviso una
delle più belle pagine mai
scritte per due violini».
(a.m.)
intervista
Valentina Busso
Una violinista
di talento, da Torino
alla Germania
mercoledì 26 maggio
Conservatorio
ore 21
Concerti De Sono 2010
Valentina Busso
violino
Alice Costamagna
violino
Mai Nishiyama
pianoforte
Mendelssohn
Sonata in fa maggiore
per violino e pianoforte
Yun
Königliches Thema
per violino solo
Prokof’ev
Sonata per 2 violini op. 56
Ravel
Sonata per violino
e pianoforte
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engono da Perugia, sono quattro come i numeri perfetti della teoria
pitagorica, e sanno tirare fuori la musica dagli oggetti più imprevedibili:
tamburi, barattoli, piatti, vibrafoni, pezzi di legno, set di pentole da cuci-
na, tubi di plastica, vasi di vetro, tamburi dei freni delle automobili. Sono
i percussionisti del quartetto Tetraktis, ospiti ormai abituali della stagione
Giovani per tutti
. Leonardo Ramadori si è fatto portavoce del gruppo.
Il vostro repertorio è particolarmente eterogeneo. Merito della versatilità
degli strumenti a percussione?
«In parte sì. In ogni contesto (storico, geografico, spirituale, sociale) è pre-
sente uno strumento a percussione. E il ritmo è senza dubbio un elemento
comune a ogni genere musicale».
Il programma che presentate al Lingotto
è un po’ lo specchio della vostra duttili-
tà stilistica.
«Senza dubbio. Il repertorio americano
che ormai ha passato il vaglio della sto-
ria (Harrison e Reich), le commissioni a
compositori stimolati dal nostro organi-
co (Laneri, Annunziata, Nocci), un bra-
no di quelli che fanno innamorare della
percussione anche il più distratto degli
ascoltatori, portando con sé la grande
tradizione africana rielaborata in uno
dei continenti più musicali, il Sud-Ame-
rica (
Batuquada
)».
Voi siete in quattro; vi sentite musicisti
da camera, o piuttosto una band un po’
sui generis
?
«La nostra è effettivamente una situazione non facile da classificare; ma in
realtà ogni formazione di esecutori suona la musica che gli viene sottoposta
dai compositori o si cerca un repertorio già esistente. Forse è per questo che
in questi quindici anni di attività abbiamo collezionato circa venti brani
dedicati al nostro gruppo. Il fatto di scegliere senza troppi pregiudizi o di-
stinzioni di genere e di forma è quello che ci caratterizza».
intervista
di Andrea Malvano
Tetraktis
Una band
sui generis
lunedì 24 maggio
Sala Cinquecento
ore 20.30
Giovani per tutti
Tetraktis Percussioni
Matteo Flori
Gianni Maestrucci
Leonardo Ramadori
Gianluca Saveri
Musiche di Laneri,
Harrison, Nocci,
Reich, Annunziata,
Tradizionale/Tetraktis
di Andrea Malvano
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intervista
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