Sistema Musica - Maggio 2012 - page 19

S
ono tre Mozart diversi quel-
li in programma per l’ultimo dei
concerti organizzati dal Teatro
Regio. La
Sinfonia K. 201
risale
ancora al periodo di Salisburgo
(1776): quella lunga prigionia, al
servizio del Cardinale Colloredo,
che vincolava un genio a decine di
polverose musiche di circostanza.
Ogni messa, ogni evento liturgico,
ogni occasione spirituale doveva
fornire un adeguato
côté
sonoro;
e Mozart si trovava continuamente
costretto a mettere da parte i suoi
sogni operistici e sinfonici, per
svolgere incarichi che impegna-
vano una porzione infinitesimale
del suo talento. Ogni tanto riusci-
va a trovare il tempo per buttare
giù qualcosa che sentiva davvero:
la serie sinfonica scritta in quegli
anni ne è un esempio. Ma poi ci
si metteva papà Leopold, con i
suoi giudizi castranti, ancora trop-
po autorevoli per un ragazzo di
diciott’anni: «Per quanto
tu possa essere stato con-
tento scrivendole, sarei
ben lieto che nessuno le
vedesse». Certo, siamo di
fronte a un Mozart in fase
di rodaggio: la scrittura
è ancora vicina ai modi
graziosi e superficiali del-
lo stile galante. Ma questo
non toglie che sia musica
scritta da un ragazzo che
si sentiva scoppiare la testa
di idee.
Sono solo quattro gli anni
che separano la
Sinfonia
K. 201
dalla
Sinfonia con-
certante K. 297b
, ma la
maturazione è evidente.
Tanto per cominciare non
siamo più a Salisburgo,
ma a Parigi, la città che co-
strinse Mozart a crescere
tutto d’un botto. Fu nella
capitale francese difatti
che mamma Mozart morì
dopo una rapida malattia, lascian-
do Wolfgang solo in una città stra-
niera, e peraltro poco incline ad
accogliere con entusiasmo un gio-
vane che aveva ampiamente supe-
rato l’età dell’
enfant prodige
. Da
quelle parti però si faceva grande
musica: le tradizioni erano molto
diverse da quelle della provinciale
Salisburgo. C’era un grande teatro
dell’opera, e c’era una stagione
concertistica (quella dei
Concerts
Spirituels
), che Mozart riuscì a
conquistare con la sua
Sinfonia
parigina
. La
Concertante
nac-
que proprio per quell’istituzione,
senza tuttavia trovare spazio nel
cartellone impaginato dagli orga-
nizzatori. Il manoscritto autografo
è andato perduto; ed è probabile
che la causa di questa sparizione
sia proprio attribuibile a questa
mancata programmazione. Ne
esiste tuttavia un arrangiamento,
per organico leggermente rivisto,
al quale fanno riferimento le ese-
cuzioni moderne.
La
Sinfonia «Jupiter»
è invece l’ul-
tima del catalogo. Mozart scrisse
ben quarantuno Sinfonie: ma per
quasi tutto l’Ottocento – e forse
anche per molti degli organizzato-
ri moderni – in repertorio ne rima-
sero solo tre (le ultime, appunto).
Senza nulla togliere naturalmente
a tutta la produzione precedente,
queste tre composizioni rappre-
sentano un microcosmo perfetto:
incredibile che siano sbocciate in
mezzo a traslochi continui, credi-
tori alla porta, committenti anoni-
mi e sinistri (quello del
Requiem
),
lettere d’aiuto inviate a qualche
supposto protettore. E la cosa me-
ravigliosa è che le partiture non
nacquero su esplicita richiesta uffi-
ciale: Mozart sperò fino all’ultimo
di poterle proporre a qualche or-
ganizzatore viennese ma, alla fine,
dopo qualche naso storto, decise
di scriverle unicamente
per se stesso, nella spe-
ranza – o forse nella cer-
tezza – di potersi rivolgere
direttamente al pubblico
del futuro.
Sul podio del Teatro Regio
uno specialista del reper-
torio, Umberto Benedetti
Michelangeli: nel 2006,
l’anno del duecentocin-
quantesimo dalla nascita
di Mozart, è stato uno dei
direttori d’orchestra italiani
più impegnati nelle cele-
brazioni. In particolare,
con l’Orchestra da Camera
di Mantova, ha portato a
termine un grosso progetto
dedicato al Mozart sacro.
E nel 2006 ha debuttato al
Rossini Opera Festival
pro-
prio con un titolo rarissimo
della produzione mozar-
tiana:
L’obbligo del primo
comandamento
.
venerdì 25 maggio
Teatro Regio
ore 20.30
I Concerti 2011-2012
Orchestra del Teatro Regio
Umberto Benedetti
Michelangeli
direttore
Mozart
Sinfonia in la maggiore
K. 201
Sinfonia concertante
in mi bemolle maggiore
K. 297b
Sinfonia in do maggiore
K. 551 (
Jupiter
)
Tre Mozart
per l’Orchestra del Regio
di Andrea Malvano
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