Sistema Musica - Maggio 2012 - page 14

S
ulla breccia da oltre quaranta anni i King’s Singers hanno i fan come le band della musica pop. Basta
vedere su Internet i forum e siti non ufficiali a loro dedicati. Cantando un repertorio vastissimo, che va da
John Dowland agli U2, dallo spiritual al jazz, intercettano il pubblico di ogni età facendolo divertire, an-
che grazie agli inserti comici che sposano alle loro performance senza, che il risultato artistico ci rimetta.
Così anche la musica classica diventa “leggera” e conquista. Di tanto in tanto il gruppo si rinnova, facendo
spazio a voci più giovani, come il baritono Christopher Bruerton, l’ultimissima
new-entry
del gruppo (e rap-
presentante della “nuova generazione” dei King’s Singers, assieme al controtenore Timothy Wayne-Wright
e al basso Jonathan Howard), che ha risposto volentieri ad alcune domande.
Le musiche in programma per il concerto dell’Unione Musicale, oltre a comprendere la solita visita al
“pop”, hanno come filo conduttore la polifonia inglese cinquecentesca.
«Si basa tutto sulle
part songs
[canti polifonici,
n.d.r.
] rinascimentali. Per celebrare il Giubileo di Diamante
(60 anni di regno) della regina Elisabetta II, abbiamo selezionato una serie di canzoni appartenenti all’epo-
ca dei regnanti inglesi più noti e discussi: Enrico VIII, Elisabetta I e Vittoria. Enrico VIII poi, che era un uomo
dalla personalità sfaccettata, era anche riconosciuto come un buon musicista e molte composizioni gli sono
state attribuite. La musica giocava un ruolo importante tra i monarchi del XVI secolo e in particolare in In-
ghilterra si andò a sviluppare una forma corale che prendeva le mosse dal madrigale italiano mescolando
il sacro e il profano».
Crede che chi vi conosce debba fare l’abitudine ai cambiamenti nella formazione?
«Il cambiamento è importante in ogni situazione. Inevitabile che poi si debba familiarizzare col nuovo.
Ma i King’s Singers sono in piedi da quarantaquattro anni e hanno fatto delle aggiunte e dei cambiamenti
la loro cifra e il loro successo. Portare nel gruppo nuove persone significa rinforzare il valore storico e allo
stesso tempo fornire idee fresche».
E comunque rimanete in sei, sei voci…
«Il motivo per cui siamo sei è che erano in sei quelli che hanno formato il gruppo alla fine degli anni
Sessanta. In realtà non siamo altro che un trio raddoppiato: due baritoni, che sono le fondamenta del
suono, due tenori e due controtenori, secondo l’idea di una piramide. Questo è sufficiente a consentirci
una certa flessibilità e capacità combinatoria per il repertorio che interpretiamo».
Spesso, nei vostri concerti, cantate anche canzoni pop. Piace a voi o cercate di andare
incontro ai gusti del pubblico?
«Ci piace essere attuali. Ma c’è anche da dire che la musica pop per definizione non
è classica, nel senso che è legata all’epoca in cui è stata concepita. Le canzoni
che selezioniamo sono quelle che riteniamo capaci di resistere alla prova del
tempo».
In quest’epoca il cantante “è” quello pop. Perché credete che ci sia anco-
ra bisogno di chi canta come voi?
«Crediamo che ci sia ancora una tale varietà di gusti che il nostro modo
di cantare può avere senso. C’è chi ama solo la musica pop, chi solo i
cantanti lirici, chi un po’ di tutto. Noi soddisfiamo almeno due di questi
pubblici».
Voi usate molto lo
humour
, che è molto inglese, durante le vostre per-
formance. Quanto è importante?
«Nei nostri concerti è fondamentale. Siamo intrattenitori che non possono
pensare di tenere sedute le persone per due ore senza che si facciano qual-
che risata. È vero che siamo molto inglesi, ma credo che lo
humour
sia
universale perché una risata si può condividere con chiunque».
intervista
La “new generation”
dei King’s Singers
di Federico Capitoni
mercoledì 9 maggio
Conservatorio
ore 21
serie dispari
King’s Singers
David Hurley
Timothy Wayne-Wright
controtenori
Paul Phoenix
tenore
Christopher Bruerton
Christopher Gabbitas
baritoni
Jonathan Howard
basso
FRIENDS
Musiche di Byrd, Tallis,
Talbot-Jamie, Goodall-
Fanthorpe, Pook-Motion,
Gilbert and Sullivan,
Bairstow, Finzi, Lennon-
McCartney, Simon and
Garfunkel, Crosby,
Mika-Imogen
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