Sistema Musica - Dicembre 2014 - page 18

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ominciamo con alcuni nomi: Julie Kent, Cory Stearns e Daniil Simkin, tre stelle dell’American Ballet
Theatre. Ci saranno anche loro, nell’affollata parata di star della danza che sfileranno con Roberto Bolle il
29, 30 e 31 dicembre al Teatro Regio. Lei, Julie Kent, è una splendida ballerina che molto spesso si esibisce
in coppia con Bolle proprio all’ABT; e sarà proprio Roberto il partner nello spettacolo di addio alle scene di
Julie, la prossima stagione a NewYork. Il giovane Simkin è danzatore dal virtuosismo mozzafiato; ma sa anche
prendersi in giro, come dimostra un divertente video che ci racconta come si reca “al lavoro”, per le vie di
NewYork, già vestito da principe con giustacuore e calzamaglia.
Dunque questo
Roberto Bolle and Friends
è un successo annunciato e attesissimo. È dal 2008 che Roberto
Bolle ogni estate - metaforicamente zaino in spalle con dentro calzamaglia e scaldamuscoli - diventa
globe-
trotter
della danza e si esibisce con i suoi
friends
in location di grande attrazione turistica e culturale. In sei
anni ha totalizzato la bellezza di duecentomila spettatori. Cifre da concerti rock, che ben si addicono
al nostro danzatore più famoso. Ora finalmente Bolle propone la sua formula di successo al Teatro
Regio, tappa conclusiva di un tour italiano che lo ha visto, per la prima volta in stagione invernale, in
numerosi teatri di altre città, comprese Genova, Firenze e Venezia.
Il primo
Gala Roberto Bolle and Friends
risale al 2000. Tuttavia il progetto di tour estivo vero e
proprio diventa una realtà stabile a partire dal 2008, l’estate dell’esibizione in piazza del Duomo a
Milano e in piazza Plebiscito a Napoli. In tutti questi anni le tappe sono state una cinquantina con
una media di ventinovemila persone per tour.
Perché questo freddo elenco? Perché ci serve a capire che Roberto Bolle, oltre che un fenomeno
artistico, è diventato un fenomeno sociale che muove le masse. Perché ha portato la danza in
piazza, fuori dai teatri, con la sua bravura luminosa e folgorante ci ha abituati a incontri
artistici importanti, ha fatto conoscere i suoi compagni di viaggio, gente di qualità
assoluta. Complice la sua ovvia e profonda conoscenza del grande re-
pertorio classico e la sua curiosità per quanto di nuovo propone
il panorama attuale della danza.
Come nascono dunque i programmi di
Bolle and Friends
? È un
cocktail calibrato e complesso che prende vita ovviamente dal
suo gusto personale, ma che tiene conto di conoscenze e sugge-
rimenti di danzatori e danzatrici con i quali è legato da profondi
legami artistici e di amicizia. Ecco allora una ballerina che si
affaccia sulla scena internazionale, un coreografo che per quanto non ancora affermato merita di
essere conosciuto. E poi stelle di primissima grandezza. Quante nel corso degli anni si sono
avvicendate sulla scena accanto a Roberto? Superstar in arrivo dall’American Ballet Theatre
o dal Royal Ballet, luminose étoile dell’Opéra di Parigi o del Mariinskij di Pietroburgo.
Alla base c’è un mix abile e convincente che nel tempo ha voluto dire accostare,
per esempio, il passo a due del cigno nero dal
Lago dei cigni
, la scena del bal-
cone dal
Romeo e Giulietta
nella splendida versione di MacMillan, un bra-
no della
Dama delle camelie
di John Neumeier, accanto a un divertito
esperimento di ballare con se stesso in 3D. È
Prototype,
l’attrazione
dell’estate 2013 con la coreografia di Massimiliano Volpini.
Tutto questo ovviamente non è che il risultato di una vita de-
dicata con passione e determinazione alla danza, inco-
minciata a Trino, nel vercellese, e proseguita alla scuola
della Scala. Per poi prendere il volo per i palcoscenici
più prestigiosi del mondo intero, da NewYork aTokyo, da
Londra a San Pietroburgo. E soprattutto per affrontare i ruoli
più importanti del repertorio classico e contemporaneo.
Roberto Bolle and Friends
Un’affollata parata di stelle
della danza
di Sergio Trombetta
© Giovanni Gastel
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