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isogna riprendersi un attimo dalla sorpresa, dopodiché ci si diverte sul serio. Un concerto per tre
pianoforti è un avvenimento rarissimo – ma non inedito – e l’orecchio si deve abituare a un’inaspettata po-
tenza e profondità di suono. La nascita del Pianos Trio è uno dei tanti eventi del
Progetto Martha Argerich:
per i giovani pianisti che vengono invitati a Lugano si tratta di un appuntamento rischioso e stimolante, dal
momento che non possono prevedere che musica dovranno suonare, e soprattutto chi si troveranno accan-
to. I pianisti Giorgia Tomassi, Carlo Maria Griguoli e Alessandro Stella hanno potuto godere di un pubblico
d’eccezione per il loro ardito esperimento. Dal 2010 il Pianos Trio è ospite fisso del
Progetto
e compare
in tutte le incisioni che seguono il
Festival
, dopo essersi presentato trionfalmente al pubblico con l’arran-
giamento dell’
Oiseau de feu
di Stravinskij. Ora che la Warner ha pubblicato un cd monografico con gli
arrangiamenti di Carlo Maria Griguoli, i tre musicisti possono anche affrontare altri repertori, come quello
contemporaneo, e scoprire le innumerevoli possibilità del loro ensemble. La disposizione degli strumenti
conferisce al suono una tridimensionalità
sorprendente che può competere, o perlo-
meno avvicinarsi, a quella di un’orchestra
moderna. Non è sicuramente un caso che
il loro repertorio sia rivolto ai capolavori
fra la fine dell’Ottocento e l’inizio del No-
vecento, gli anni in cui l’orchestra dispo-
neva di una meravigliosa e vastissima tavo-
lozza di suoni e colori. Gli arrangiamenti
realizzati da Griguoli riescono a tradurre
le incantate visioni della
Mer
di Debussy
e a trasformare l’esilarante operetta
Cere-
muski
di Šostakovi¶ in un vertiginoso sus-
seguirsi di danze.
(a.t.)
L’
Ensemble Aurora
è un complesso a organico
variabile che ha iniziato la sua avventura nel 1986,
quando le esecuzioni con strumenti originali erano
ancora esotiche novità importate dall’estero.
Il direttore e violinista Enrico Gatti ha saputo aprirsi
una strada in un territorio in gran parte inesplorato,
conservando fino a oggi un approccio – e un suono
– assolutamente personale. I capolavori strumentali
dell’Italia del Seicento e Settecento acquistano un re-
spiro più ampio e una cantabilità inaspettata, memo-
ria di una stagione musicale all’insegna della natura-
lezza e della fantasia.
(a.t.)
Pianos Trio: sonorità inaspettate
I
venti francesi non soffiano come gli altri. Sono leggerissime brezze che non portano tempesta, ma-
gici sussurri che incantano lo spirito, proteggendolo così dalle brutalità della natura e degli uomini. Agli
inizi del Novecento, la musica che nasceva a Parigi sembrava costituita di questa rarefatta e immateriale
purezza. Sinfonie di colori mai sperimentati prima, in grado di sopravvivere agli orrori della guerra e del-
la dittatura. Per gli strumenti a fiato è una stagione di novità straordinarie, per la loro capacità di librarsi
nell’aria e creare impasti sonori sempre nuovi. Les Vents Français sono anche un complesso da camera
eccezionale, che si è costituito appositamente per ricreare le magiche sonorità di quel periodo.
L’organico è variabile e riunisce solisti di fama internazionale che si sono formati in paesi di lingua fran-
cese come Emmanuel Pahud – primo flauto dei Berliner Philharmoniker – e l’oboista François Leleux. La
maestria di ciascun interprete contribuisce a creare un suono straordinariamente ricco, che fluisce e si
trasforma con mille sfumature.
Da alcuni anni, Les Vents Français hanno deciso di allargare il repertorio verso le avanguardie più recenti,
con alcune prime esecuzioni assolute di grande interesse.
(a.t.)
Les Vents Français
Sussurri magici che incantano lo spirito
mercoledì 10 dicembre
Conservatorio - ore 21
serie dispari
Les Vents Français
Emmanuel Pahud
flauto
François Leleux
oboe
Paul Meyer
clarinetto
Gilbert Audin
fagotto
Radovan Vlatkovic
corno
Eric Le Sage
pianoforte
Musiche di Ravel, Farrenc,
Ibert, Caplet, Poulenc
domenica 14 dicembre
Conservatorio - ore 16.30
serie didomenica
The Pianos Trio
Giorgia Tomassi
Carlo Maria Griguoli
Alessandro Stella
pianoforti
Musiche di Šostakovi¶,
Debussy, Dukas,
Stravinskij
mercoledì 3 dicembre
Teatro Vittoria - ore 20
(con aperitivo alle 19.30)
serie l’altro suono
Ensemble Aurora
SULLE SPALLE
DEI GIGANTI
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