Sistema Musica - Aprile 2011 - page 15

C
e ne sono di pianisti schivi o inafferrabili, da Radu Lupu a Grigory
Sokolov, con i quali è difficile parlare o che incidono così poco che l’u-
nico modo per ascoltarli – salvo Youtube – è seguirli in concerto. Ma il
caso di Roustem Saitkoulov è davvero curioso. Ha quarant’anni, è sulla
scena da circa venti, ma oltre a rintracciare con fatica sue prove disco-
grafiche (se ne contano pochissime, ma premiata è quella con gli
Studi
di Chopin), anche la rete non sembra pullulare di informazioni a lui
relative. Il curriculum impeccabile ricalca una biografia che potrebbe
essere di chiunque: nato a Kazan, in Russia, ha ovviamente cominciato
a studiare molto presto, a quattro anni, diplomandosi brillantemente e
vincendo concorsi prestigiosissimi (tra cui il «Busoni»).
Saitkoulov ha girato il mondo, dal Sudafrica al Giappone, dal Cana-
da al Cile, e suona regolarmente in Europa da moltissimo tempo (in
Italia in effetti il debutto è recente, ma l’ultima sua visita assieme a
Temirkanov è stata trionfale). Quindi un mirabile pianista, con ca-
ratteristiche da star. Sì, solo che
è elegante e discreto, quasi invi-
sibile, senza un sito Internet né
una voce Wikipedia; un pianista
d’altri tempi: nell’abbigliamen-
to scuro, nel repertorio in cui è
specializzato (ossia Chopin e i
russi). Nella postura e nel gesto
austero ricorda un po’ Benedetti
Michelangeli, tra l’altro uno dei
più grandi e rimpianti interpreti
del grandioso pezzo chopiniano
che Saitkoulov andrà ad affron-
tare, l’
Andante spianato e gran-
de polacca brillante op. 22
. Mai
cercare – sarebbe stolto farlo –
paragoni, ma a sentire con che
lucidità e con quanta inesorabi-
le precisione si cimenta di solito
con i pezzi virtuosistici, non rie-
sce difficile pensare che Saitkou-
lov non deluderà.
P
er fare un ritratto del violi-
nista Vadim Repin si potrebbero
citare le solite cose: una predi-
sposizione innata per la musica,
il primo strumento in mano all’e-
tà di tre anni, un’adolescenza
passata a fare concorsi, la vittoria
alla «Queen Elizabeth» Competi-
tion di Bruxelles nel 1988, con-
certi in tutto il mondo e con le
maggiori orchestre. Ma il fatto è
che la sua personalità non vie-
ne fuori del tutto dalle biografie
d’agenzia, perché il suo tempe-
ramento ha qualcosa di partico-
lare, qualcosa che forse solo lui
oggi può vantare nello scenario
concertistico internazionale. La
sua sensibilità mescola tante anime: uno sguardo freddo come un
paesaggio del Nord e un suono violinistico avvolgente come il
calore di una giornata mediterranea (non a caso Repin viene dal-
la Siberia ma suona un Guarneri del Gesù costruito in Italia); la
discendenza da una cultura estremamente connotata e un lungo
periodo di studi in Germania. Insomma il Dna di un artista pieno
di cromosomi eterogenei, che inevitabilmente è entrato in conflitto
con le restrizioni diplomatiche del passaporto russo: spesso Repin
ha passato più tempo nei consolati che nelle sale da concerto; e
proprio per questo motivo si è deciso a chiedere alla regina Fa-
biola de Mora y Aragón la cittadinanza del Belgio (la vittoria al
«Queen Elizabeth» è tornata utile anche per quello). Quel docu-
mento lo ha reso ufficialmente un cittadino cosmopolita: un musi-
cista venuto dall’Est, formatosi nel cuore dell’Europa, cresciuto un
po’ ovunque, e residente a Bruxelles.
Ecco allora forse il segreto di Repin: osservare la musica con uno
sguardo non necessariamente orientato, come se fosse un cubo di
Rubik che può prendere simultaneamente i colori più disparati.
Un lusso che si può permettere solo chi ha tante radici, piantate in
terreni sparsi in giro per il mondo.
giovedì 7 aprile
ore 20.30 - turno rosso
venerdì 8 aprile
ore 21 - turno blu
Auditorium Rai
Arturo Toscanini
Orchestra Sinfonica
Nazionale della Rai
Juraj Valµuha
direttore
Roustem Saitkoulov
pianoforte
Rachmaninov
Sinfonia n. 3 op. 44
Chopin
Andante spianato e grande
polacca brillante
op. 22
Ravel
La valse
venerdì 15 aprile
ore 21 - turno blu
sabato 16 aprile
ore 20.30 - turno rosso
Auditorium Rai
Arturo Toscanini
Orchestra Sinfonica
Nazionale della Rai
Ryan McAdams
direttore
Paolo Fanale
tenore
Vladimir Baykov
basso
Vadim Repin
violino
Musiche di Prokof’ev,
Rimskij-Korsakov,
¥ajkovskij
Roustem Saitkoulov
Meraviglie di un
pianista invisibile
di Federico Capitoni
Le tante anime
di Vadim Repin
di Andrea Malvano
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