Sistema Musica - Aprile 2011 - page 13

Reggia di Venaria
Chiesa di Sant’Uberto
ore 18
serie l’altro suono
sabato
16
aprile
Europa Galante
Fabio Biondi
direttore e violino
Bach
Ouverture-Suite BWV1066
Ouverture-Suite BWV1067
Ouverture-Suite BWV1068
Ouverture-Suite BWV1069
domenica
8
maggio
La Venexiana
Claudio Cavina
direttore
Monteverdi
Madrigali
dal VII e VIII Libro
domenica
22
maggio
The Tallis Scholars
Peter Phillips
direttore
MISERERE
E MAGNIFICAT
Musiche di Pärt,
Palestrina, Tallis, Allegri,
Praetorius, Byrd
«L
a musica sia antica sia moderna e contempora-
nea è una delle attività qualificanti della vita culturale
della Reggia fin dalla sua riapertura». Con estrema
chiarezza l’anno passato il direttore Alberto Vanelli ri-
assumeva la
mission
della Venaria Reale per spiegare
il motivo dell’inedita sinergia con l’Unione Musicale:
«proporre durante la primavera una rassegna concerti-
stica decentrata presso la Reggia, che presenti musica
di alta qualità e spettacoli di grandissimo prestigio».
L’anno passato l’esordio fu memorabile: la
Passione
secondo San Giovanni
di Bach, Jan Garbarek e l’Hil-
liard Ensemble, i King’s Singers.
Sulla scorta dell’entusiasmo suscitato dal successo
del 2010, questa «sfida altissima» non poteva non
essere rilanciata quest’anno; con il medesimo inten-
to: «Il rapporto tra suono e architettura è il tema su
cui noi vogliamo caratterizzare la nostra presenza».
Il 16 aprile toccherà ancora a Bach dare il via alla
rassegna, al Bach strumentale delle Suite o Ouver-
ture orchestrali composte tra 1725 e 1739 a Lipsia.
Ad eseguirle sarà uno dei più rinomati ensemble
italiani con strumenti d’epoca, Europa Galante, da
oltre vent’anni sulla cresta dell’onda, come attesta
un’eccezionale lista di riconoscimenti (cinque Dia-
pason d’Or, Disco dell’anno in Spagna, Canada,
Svezia, Francia e Finlandia, Prix du disque). Alla
sua testa l’estroso poeta-violinista Fabio Biondi,
da alcuni anni sempre più lanciato come direttore
d’orchestra anche di compagini non solo barocche,
come la norvegese Stavanger Symphony Orchestra
e l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa
Cecilia.
L’8 maggio sarà ospite un altro gruppo italiano che
fa tendenza nel campo del madrigale cinque-sei-
centesco. Fondato e diretto da Claudio Cavina, La
Venexiana ha inciso Luzzaschi, Marenzio, D’India,
De Wert e soprattutto Monteverdi, portando a termi-
ne l’incisione della propria Monteverdi Edition nel
2008. I suoi dischi hanno vinto premi prestigiosi, dal
Premio Cecilia del 1999 al Deutschschallplattenkritik
del 2005 e 2006. La critica l’ha proclamato «Nuo-
vo Orfeo del repertorio madrigalistico italiano», a
motivo dell’intonazione impeccabile, dell’intensità,
della ricchezza di colori e sfumature delle sue ese-
cuzioni. Alla Venaria Reale proporranno una scelta
di madrigali tratti dai due ultimi libri di Monteverdi,
il
Settimo
del 1619 e l’
Ottavo
, la celebre raccolta
dei
Madrigali guerrieri, et amorosi
del 1638.
«Conservare l’antico, ispirarsi alla sua storia, ma
con una grande capacità di innovare»: non è solo
l’
imprinting
nel Dna della Reggia di Venaria, per
usare le parole di Vanelli, ma anche quello dei
Tallis Scholars. Fondati nel 1973 dall’attuale di-
rettore Peter Phillips, si sono rapidamente imposti
sulla scena internazionale come uno dei migliori
gruppi specializzati nel repertorio sacro del Ri-
nascimento. Con le loro oltre cinquanta incisioni
hanno anch’essi vinto numerosi premi, dal Disco
dell’anno Gramophone del 1987 fino all’Early Mu-
sic Award del 2005, a motivo dell’assoluta purezza
del timbro, della coesione, dell’intonazione, della
vivacità espressiva del fraseggio. Ma anche della
sistematicità e dell’ampiezza dell’impegno con cui
si dedicano alla riscoperta della musica sacra del
Cinquecento. I Tallis Scholars non disdegnano, tut-
tavia, aperture (selezionate con cura) alla musica
contemporanea, come dimostra il programma che
proporranno il 22 maggio nella Chiesa di Sant’U-
berto. Eseguiranno una suggestiva scelta di
Mise-
rere
e
Magnificat
di autori come Palestrina, Tallis,
Allegri, Byrd, Praetorius accostandoli a pagine di
Arvo Paert, il compositore contemporaneo che più
ha rinnovato il linguaggio della musica sacra con-
temporanea. «La ricerca del nuovo nella continuità
con l’ispirazione antica», una sfida e un destino che
accomunano la Venaria Reale e i Tallis Scholars.
L’altro suono
alla Venaria Reale
Un incontro
tra musica
e architettura
di Angelo Chiarle
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