Sistema Musica - Aprile 2011 - page 25

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obbiamo ammettere che quando parliamo di un musicista
come Dietrich Buxtehude lo facciamo il più delle volte in relazione
al grande Bach e alla sua geniale
capacità di accogliere e fondere
insieme stili e tendenze di un’in-
tera epoca: la musica strumentale
italiana e quella francese, le diver-
se scuole organistiche tedesche,
la semplicità del corale luterano
e la complessità del contrappun-
to. E qui salta fuori il nome di
Buxtehude, la cui musica, soprat-
tutto per le cantate, costituì per
Bach un indubbio modello di ri-
ferimento. Ma faremmo un grave
torto all’autore se ci limitassimo a
queste povere nozioni e tributas-
simo a Buxtehude semplicemen-
te la gloria riflessa di “maestro di
Bach”. Tanto più opportuna, dun-
que, giunge la proposta del Grup-
po vocale e strumentale Eufoné,
un’occasione preziosa per con-
siderare la musica di Buxtehude
non come antesignana, non come
curiosità storica, ma per i valori
che essa contiene. Valori che, ne
è certo il direttore Alessandro Ruo
Rui, potrebbero riservare auten-
tiche sorprese a chi giungesse al
concerto convinto di trovarsi di
fronte a un austero musicista del
nord, tutto severità luterana e dot-
trina contrappuntistica. E invece,
affidato all’esperienza di questi
barocchisti, il programma della
serata metterà in campo una gran-
de varietà di affetti, gesti e capacità
musicali:
Gott hilf mir
, per esem-
pio, si apre con una scena densa-
mente e drammaticamente pitto-
rica, dove l’orchestra “descrive”
l’acqua che sale alla gola fino a togliere il respiro. Altrove, continua
Rui, saranno invece la dolcezza e la cordialità quasi “meridionali”
dell’invenzione melodica a conquistare l’ascoltatore.
sabato 2 aprile
Tempio Valdese - ore 21
Gruppo vocale
e strumentale Eufoné
Alessandro Ruo Rui
direttore
Teresa Nesci
Rossella Giacchero
soprani
Gianluigi Ghiringhelli
contraltista
Fabio Furnari
tenore
Valerio Zanolli
basso
Manuel Staropoli
flauto
Svetlana Fomina,
Paola Nervi
violini
Elena Saccomandi
viola
Massimo Sartori
viola da gamba
Federico Bagnasco
violone
Beniamino Calciati
organo
IL MAESTRO DI BACH
Cantate di Buxtehude
Dietrich
Buxtehude
Non solo il maestro
di Bach
di Nicola Pedone
C
entrando in pieno uno degli obbiettivi dell’Associazione Siste-
ma Musica, più forze musicali della città si uniscono per raggiunge-
re l’impegnativo traguardo costituito dall’esecuzione del
Requiem
di Mozart. La parte strumentale è affidata all’Orchestra Filarmoni-
ca di Torino, quella corale si nutre della sinergia tra l’Accademia
Stefano Tempia e il Coro Eufoné; gli ensemble corali sono istruiti
da Alessandro Ruo Rui, docente al Conservatorio di Torino oltre
che compositore, e Michele Frezza, da più di vent’anni maestro del
coro della più antica accademia corale d’Italia. Decisiva per la scel-
ta dei solisti la collaborazione di un’altra realtà torinese, l’Accade-
mia della Voce, la scuola di
alto perfezionamento lirico
diretta da Claudio Desderi
e presieduta da Armando
Caruso: sono infatti tutte
passate da quella fucina le
quattro voci richieste dal-
la partitura di Mozart.
Chiara Giudice, soprano
e pianista, ha già avuto
modo di partecipare a
tre tournée in Giappone
con il Teatro Lirico Spe-
rimentale di Spoleto,
e ha saputo ritagliarsi
nell’ultimo decennio
una crescente frequen-
tazione con il Mozart
delle opere italiane e
delle composizioni sa-
cre (oltre al
Requiem
,
i
Vesperae solemnes
).
Il mezzosoprano An-
nalisa Stroppa ha dal-
la sua lo studio di un
ampio ventaglio di
tecniche e stili vocali
e un perfezionamento basato
anche su masterclass con Daniela Dessì, Renato Bruson, So-
nia Ganassi e Luciana D’Intino; nel suo
palmarès
le vittorie in vari
concorsi nazionali, lirici e cameristici.
Il versante maschile è coperto dal tenore colombiano Alejandro
Escobar, dei quattro forse quello con più strada alle spalle, avendo
debuttato nel 1993; vincitore di alcuni concorsi internazionali a
cavallo del 2000, ha alternato celebri titoli del melodramma ot-
tocentesco a incursioni all’indietro (Monteverdi) e in avanti (Orff,
Britten).
La voce del basso Maurizio Franceschetti ha nei suoi trascorsi la
frequentazione di repertori sei-settecenteschi, notevolmente am-
pliati con il perfezionamento in canto lirico e cameristico; negli
ultimi anni non sono poche le interpretazioni di ruoli operistici da
Mozart a Puccini, insieme a qualche “fuori percorso” novecente-
sco con Menotti.
(s.s.)
Un team torinese
per Mozart
UNISCITI AL CORO
La Stefano Tempia
indice audizioni per
l’inserimento diretto
nel coro (voci di tenore
e basso).
Informazioni
:
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