coprodotto dal Regio.
La politica dedicata agli allestimenti trova
confermato il grande valore attribuito alle
coproduzioni; lo dimostrano la
Carmen
testé
citata e la collaborazione con la Royal Ope-
ra House di Londra per il nuovo allestimento
di
Evgenij Onegin
firmato da Kasper Holten.
Al contempo consideriamo la presentazione di
allestimenti realizzati da altri teatri, e soprattutto il
riutilizzo delle nostre migliori produzioni scenografiche,
una saggia e meritoria operazione di rivitalizzazione di spetta-
coli altrimenti destinati a una vita troppo breve. Vanno in questo senso
le riprese di
Andrea Chénier
,
Bohème
,
Don Giovanni
,
Traviata
,
Matrimonio segreto
,
Italiana in
Algeri
e
Don Carlo
che sarà in scena proprio il 10 aprile, giorno in cui ricorre il 40° compleanno
del ricostruito Teatro Regio. Il nuovo allestimento dell’
Elisir d’amore
sarà realizzato, d’intesa col
regista Fabio Sparvoli, pensando a un’agile messa in scena e dunque alla sua futura fruibilità in
repertorio.
La danza ha un protagonista d’eccezione in Maurice Béjart, cui rendiamo omaggio a cinque anni
dalla sua scomparsa, ospitando la Compagnia da lui fondata e che oggi mantiene viva l’eredità
di uno dei più grandi interpreti del XX secolo, il Béjart Ballet Lausanne. Grazie ai programmi che
verranno presentati sul nostro palcoscenico, potremo godere di un ampio ventaglio della sua
produzione, sempre ricca di visioni e scelte musicali molto suggestive che spaziano da Vivaldi
a Ravel e Stravinskij.
Per quanto concerne il podio, accanto alla presenza del direttore musicale – impegnato in ben
tre produzioni, oltre che in numerosi concerti e negli impegni oltre frontiera – abbiamo orientato
le scelte su due fronti complementari. Direttori di riconosciuta fama internazionale si alternano
a giovani bacchette sulle quali il Regio ha già scommesso nel recente passato, come Daniele
Rustioni e Francesco Pasqualetti, o di cui si segnala il debutto operistico al Regio, come Giam-
paolo Bisanti. Alla schiera dei primi appartengono invece Yutaka Sado, Renato Palumbo e Cor-
rado Rovaris, gradito ritorno dopo diverse stagioni e, infine, Christopher Hogwood, che siamo
onorati di ospitare per la prima volta.
Com’è tradizione di questo Teatro, abbiamo curato l’aspetto vocale nelle distribuzioni
degli interpreti, anche quando si alternano due compagnie di canto. Limitandoci a citare
alcuni dei nomi che incontreremo nella prossima Stagione, salutiamo con piacere il ritorno
sul nostro palcoscenico di Ildar Abdrazakov, Maksim Aksënov, Nicola Alaimo, Simone
Alberghini, Carlos Álvarez, Marcelo Álvarez, Daniela Barcellona, Paolo Bordogna, Fabio
Maria Capitanucci, Micaela Carosi, Patrizia Ciofi, Roberto de Candia, Mark S. Doss, Barbara
Frittoli, Vasilij Ladjuk, Eva Mei, Francesco Meli, Tomislav Mužek, Giacomo Prestia, Piero
Pretti, Désirée Rancatore, Lorenzo Regazzo, Carmela Remigio, Antonino Siragusa, Nino
Surguladze, Ludovic Tézier e SvetlaVassileva. Segnaliamo invece i molti e importanti debutti:
quelli di Stephen Gould, Rocío Ignacio, Adrianne Pieczonka, Anita Rachvelishvili, Marco
Spotti, Ramón Vargas e Markus Werba.
L’Orchestra e il Coro del Teatro Regio saranno ovviamente tra i grandi protagonisti della
Stagione. Il maestro Claudio Fenoglio dirigerà il Coro e il Coro di voci bianche del Regio e
del Conservatorio “G. Verdi” di Torino.
Al talento di questi e di tutti gli altri artisti – che seguitano a testimoniarci la qualità del
lavoro svolto dal Regio – uniamo la nostra passione per l’opera, convinti che questa forma
d’arte costituisca una validissima opportunità per vivere autentiche emozioni, riflettere
sulla nostra storia, sulla società contemporanea e sulla nostra vita.
Gianandrea Noseda
Walter Vergnano
direttore musicale
sovrintendente
sistemamusica
teatroregiotorino
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