Sistema Musica - Giugno-Luglio 2012 - page 24

domenica 10 giugno
Conservatorio - ore 17
prova generale
martedì 12 giugno
Conservatorio - ore 21
Orchestra Filarmonica
di Torino
Christian Benda
direttore
David Kadouch
pianoforte
Mozart
Ouverture da
Idomeneo
K. 366
Mozart
Concerto per pianoforte
e orchestra K. 453
Haydn
Sinfonia Hob. I n. 103
(
Rullo di timpani
)
intervista
David Kadouch
«Piansi ascoltando Perahia:
ora mi sento fortunato»
N
ato a Nizza nel dicembre del 1985, David Ka-
douch è uno degli astri nascenti del pianismo inter-
nazionale e vanta già una notevole carriera, guardata
con benevolenza da grandi maestri come Daniel Ba-
renboim, che nel 2007 lo ha voluto con sé nella re-
gistrazione di un dvd dedicato a Beethoven. Abbiamo
scambiato con il giovane pianista qualche parola sulla
musica e sulla vita.
Lei ha cominciato lo studio del pianoforte da bambi-
no; quando ha capito che sarebbe diventato il suo la-
voro? C’è un episodio che ci può raccontare?
«Ho iniziato a studiare il pianoforte perché ne avevamo
uno verticale in casa, ma nessuno nella mia famiglia
è un musicista, anche se tutti amano profondamente
la musica. Quindi non ho fatto una scelta cosciente:
è successo tutto molto naturalmente. Posso raccontare
però un episodio: quando avevo nove anni ascoltai un
concerto di Murray Perahia a Monte Carlo; ricordo che
piansi per quasi tutto il tempo perché per la prima volta
nella mia vita avevo capito che la musica può com-
muovere chi ascolta, anche un bambino così piccolo
come ero io allora. Penso che quel concerto sia stato un
punto di svolta nel mio rapporto con la musica».
Che cosa le ha dato, come pianista e come essere uma-
no, l’incontro con grandi maestri come Itzhak Perlman
e Daniel Barenboim?
«Tutti i grandi maestri che ho incontrato mi hanno
dato qualcosa di specifico e unico. Ovviamente c’è
l’aspetto musicale, l’approccio che ciascuno di loro
ha con la musica, la comprensione della partitura. Ma
quello che ho apprezzato di più in questi grandi ma-
estri è che sono anche grandi uomini. Mi sono reso
conto, attraverso le loro conversazioni,
che la musica è profondamente connessa
con ciò che tu leggi e con ciò che speri-
menti della vita. La curiosità è una delle
migliori qualità che un musicista possa
avere. E né Perlman né Barenboim hanno
mai perso questa straordinaria capacità di
interrogarsi e di stupirsi».
Una vita interamente dedicata alla mu-
sica comporta anche molte rinunce; a
che cosa sente di aver rinunciato? Che
cosa avrebbe fatto se non fosse diventa-
to un pianista?
«Penso che avrei insegnato letteratura.
Adoro leggere e andare al di là delle pa-
role è un’esperienza molto simile a ciò
che fa il musicista provando a interpretare
la partitura. Fare il pianista è una vita dif-
ficile, significa stare da soli per la mag-
gior parte del tempo, dover gestire tutta
la pressione e i dubbi in solitudine. Non
credo di aver rinunciato a qualcosa, per-
ché la musica viene comunque sempre
prima di tutto, prima dell’amore, prima
della famiglia: per qualcuno potrebbe
essere difficile da capire ma io mi sento
davvero bene con me stesso quando sono
circondato dai capolavori e dai geni della
musica; la vita sembra allora acquistare
all’improvviso il vero significato».
Per rappresentare l’insieme dei nostri concerti 2012-2013 ci siamo immaginati un tracciato me-
tropolitano, che i viaggiatori utilizzano a piacimento, salendo e scendendo dove preferiscono ma
che, a pensarci, solo nel disegno complessivo restituisce l’immagine della città. Chi vorrà sceglierci,
viaggiando con la nostra stagione, visiterà luoghi raramente accessibili come
Le Portrait musical de
la Nature
di Knecht, alla quale Beethoven si ispirò per la
Pastorale
, o il raro
Requiem
di Puccini con
il Coro Giovanile Italiano; assisterà alla seconda puntata del nostro
iPod Experience
, con una playlist
stavolta ideata ed eseguita da Enrico Dindo, e potrà immergersi in un
Puro Mozart
con il violino e
la bacchetta di Massimo Quarta; si troverà in territorio internazionale con l’Orchestre de Chambre
de Genève diretta da David Greilsammer e scoprirà che cosa si può fare con una viola insieme a
Simonide Braconi; si farà narrare dal pianoforte di Giuseppe Albanese due storie solistiche, alle quali
Sergio Lamberto aggiungerà un racconto con l’Orchestra, e potrà stappare champagne con Silvia
Massarelli che ritorna per la serata di San Silvestro; si potrà sedere accanto a musicisti della giovane
generazione (Francesco Cilluffo, Francesca Dego) o chiudere gli occhi affidandosi alla mano sapien-
te di Christian Benda, il nostro primo direttore ospite.
Tra Purcell e il giovanissimo Hurley, tra Bach e Mahler, tra Mendelssohn e Rodrigo, i nostri ospiti
troveranno a ogni fermata partiture scelte con cura, talvolta celebri, talaltra da scoprire. Le suonere-
mo con l’entusiasmo che ci appartiene, e speriamo di ritrovare l’attenzione e gli applausi che, negli
ultimi anni, ci hanno spinto verso traguardi sempre più ambiziosi.
(Oft)
RINNOVO ABBONAMENTI
Da lunedì 25 giugno a venerdì 28 settembre.
I
nuovi abbonamenti
possono essere prenotati da
lunedì 3 settembre
.
I posti verranno assegnati da
lunedì 1 ottobre
.
di Daniela Gangale
La stagione Oft
Una città da attraversare
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