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Schumann uno che faceva fatica ad abbandonare il mon-
do dei sogni a occhi aperti, quelli che di solito vanno in
pezzi con il passare degli anni. Tra i due c’era una sorta
di complicità letteraria, quella curiosa alchimia che si crea
tra la vita e le pagine di un libro. Schumann ci sguazza-
va: la sua formazione musicale è una storia da analizzare
con la lente dello psicoterapeuta, la sua storia d’amore con
Clara è degna di un romanzo alla Jane Austen, e la sua
stessa fine rivela un’inquietante analogia con la morte del
Kapellmeister
Johannes Kreisler, nato dal genio letterario
di E.Th.A. Hoffmann e spento tra le braccia della follia. La
malattia di Mignon per Schumann era uno specchio della
sofferenza provata dall’individuo romantico: la bimba a cui
viene tolta la possibilità di crescere come emblema di chi
anela a un oggetto distante tanto quanto irraggiungibile. E
tutte le pagine ispirate al personaggio goethiano sono di
un’intensità travolgente e insieme misteriosa, proprio come
se Schumann leggendo i sentimenti di Mignon cercasse di
decifrare anche un po’ se stesso. Succede con il labirintico
brano pianistico tratto dall’
Album für die Jugend
(
Mignon
),
con lo smarrimento del
Kennst du das Land
che fiorisce nel
Liederalbum für die Jugend
, e soprattutto con l’impenetra-
bile sofferenza dei tre
Lieder
contenuti nell’
op. 98a
.
L’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai (assieme al Rias
Kammerchor) completa il quadro delle composizioni schu-
manniane dedicate a Mignon, proponendo l’esecuzione
del
Requiem für Mignon
nell’interpretazione del direttore
principale Juraj Valµuha. Difficile immaginare un’elabora-
zione del lutto più luminosa ed eterea. Forse dietro alla
polifonia delle voci femminili soliste si nasconde addirit-
tura quell’immateriale senso del trascendente che anima i
tre genietti del
Flauto magico
. Per lo Schumann del 1849,
ormai comodamente adagiato nei panni del
pater familias
,
gli occhi del mondo infantile erano diventati una risorsa da
privilegiare; gli anni della guerra contro l’insensibilità dei
Filistei erano sempre più lontani; e il
Requiem für Mignon
è
un’opera che racconta la serena ricerca sull’Assoluto che i
romantici amavano leggere nello sguardo dei bambini.
Lo stesso concerto propone una delle pagine sinfoniche
meno eseguite di Schumann: l’
ouverture Die Braut von
Messina
, ispirata all’omonimo dramma di Friedrich Schiller.
Il soggetto sposta l’interesse dal trascendente all’immanen-
te, raccontando la storia di un fratricidio macchiato dal-
le ombre dell’incesto; ma gli anni sono gli stessi del
Re-
quiem für Mignon
e a prevalere è un lirismo trasognato,
esile come un ricordo prezioso a rischio di estinzione, che
sembra aver dimenticato la violenza drammatica dei lavori
pianistici.
I
n occasione dei duecento anni
dalla nascita di Schumann l’Orche-
stra Sinfonica Nazionale della Rai,
in collaborazione con la Facoltà di
Lettere e Filosofia dell’Università di
Torino, il Goethe Institut e l’Unione
Musicale, organizza un convegno
intitolato
Mignon tra Goethe e Schu-
mann
. Lunedì 22 marzo il program-
ma prevede un’introduzione del
direttore artistico Cesare Mazzonis,
un intermezzo musicale a cura di
Valentina Valente ed Erik Battaglia,
e una serie di relazioni: Riccardo
Morello sulla alterità e marginalità
nella letteratura tedesca fra Sette e
Ottocento, Chiara Sandrin sul tema
della morte in Goethe, Giorgio Pe-
stelli su alcuni lavori schumanniani
ispirati a Mignon e Giorgio Pugliaro
su Schumann e il
Lied
nelle stagio-
ni dell’Unione Musicale. Martedì
23 marzo Alberto Rizzuti presenta
una relazione dal titolo
Sphinx
, Eli-
sabetta Fava parla di confessione e
congedo nel
Requiem für Mignon
,
Anna Chiarloni si occupa dei poeti
di Schumann, Eloisa Perone legge
una scelta di testi di Goethe, Eichen-
dorff e Heine, Giangiorgio Satragni
riflette su Schumann lettore e inter-
prete del
Faust
, Maria Teresa Arfini
parla dell’ultimo Schumann, verso i
Gesänge der Frühe
.
(a.m.)
Mignon all'Università
Un convegno
per Goethe e Schumann
MIGNON FRA
GOETHE E SCHUMANN
Convegno in occasione
dei duecento anni
dalla nascita
di Robert Schumann
Orchestra Sinfonica
Nazionale della Rai
in collaborazione con
Università degli Studi
di Torino - Facoltà
di Lettere e Filosofia
Unione Musicale di Torino
Goethe Institut Turin
lunedì
22
marzo
Auditorium Rai
Arturo Toscanini
ore 15
Intervengono:
Cesare Mazzonis
Riccardo Morello
Chiara Sandrin
Giorgio Pugliaro
Erik Battaglia
Valentina Valente
Giorgio Pestelli
martedì
23
marzo
Sala lauree
della Facoltà
di Lettere e Filosofia
ore 9.30
Intervengono:
Alberto Rizzuti
Elisabetta Fava
Anna Chiarloni
Eloisa Perone
Giangiorgio Satragni
Maria Teresa Arfini
Ingresso libero