sistemamusica
unionemusicale
13
U
n antico insegnamento benedettino avvertiva i giovani che «non basta saper
entrare nel labirinto della conoscenza, bisogna anche uscirne». Gli eccezionali
cantori di De labyrintho, diretti da Walter Testolin, sembrano fare proprio questo:
assistere a un loro concerto assomiglia molto allo svelarsi di un enigma. La poli-
fonia del Rinascimento conserva la sua bellezza
misteriosa ma si libera del sapore esoterico che
intimorisce molti ascoltatori, accendendosi di
emozioni e di umana religiosità.
La storia dei De labyrintho inizia il 10 agosto
2001 nell’eremo di Fonte Avellana con un
concerto incentrato su Josquin Desprez, com-
positore cui hanno dedicato studi e ricerche di
risonanza internazionale e tre incisioni disco-
grafiche. A Torino si presentano con la musica
che questo principe del Rinascimento ha scritto
alla corte di Ercole d’Este, fra cui brilla di luce
propria il
Miserere mei, Deus
, capolavoro di in-
superata profondità psicologica.
(a.t.)
lunedì 1 marzo
Venaria Reale – Reggia
Galleria di Diana
ore 21
serie l’altro suono
De labyrintho
Walter Testolin
direttore
SUBLIME INGEGNO.
JOSQUIN DESPREZ,
STORIA E MUSICA
DI UN GENIO
È
probabile che i giudici del Queen Elisabeth Music Competition non sapes-
sero che il più giovane vincitore del Concorso fosse appassionato di surf e di
macchine truccate. Tuttavia, difficilmente il verdetto sarebbe cambiato a fronte
dello straordinario talento di Sergey Khachatryan, già vincitore del Premio «Sibe-
lius» all’età di quindici anni. Salito alla ribalta
dei palcoscenici internazionali con le intensissi-
me esecuzioni dei Concerti di Šostakoviµ e del
compositore suo connazionale Khaµaturjan, il
giovane violinista armeno è fresco reduce dal
suo debutto con l’Orchestra di Santa Cecilia,
con la quale ha riscosso entusiastici consensi.
Nato nel 1985 a Yerevan, in Armenia, e cre-
sciuto in una famiglia di pianisti, Sergey Kha-
chatryan ha avviato un interessante percorso
cameristico con la sorella Lusine al pianoforte,
con la quale ha inciso le Sonate di Franck e di
Šostakoviµ.
Ospiti a Torino dell’Unione Musicale, i due fra-
telli presenteranno la
Kreutzer
di Beethoven e la
Thunersonate
di Brahms, non
dimenticando Bach «senza il quale − rivela il giovane Sergey − non riuscirei a
mantenermi puro nello spirito».
(a.t.)
V
iene dall’Alaska ma parla un italiano perfetto, con un
leggero accento veneto. Già, perché Vivica Genaux, mez-
zosoprano da Fairbansk,
vive da alcuni anni in
Italia e ha studiato canto
con Virginia Zeani, Nico-
la Rossi Lemeni e Clau-
dia Pinza (la figlia di Ezio
Pinza). L’italiano poi è la
lingua del suo repertorio:
ovvero il Barocco e Ros-
sini. Ospite dell’Unione
Musicale il 22 marzo per
la serie
l’altro suono
, è
protagonista di una serata
vivaldiana insieme all’Eu-
ropa Galante di Fabio Biondi, dove canterà arie virtuosi-
stiche (da
Farnace
a
La fida ninfa
, da
Rosmira
a
Catone in
Utica
), le stesse contenute nel cd appena uscito per la Virgin
Classic dal significativo titolo di
Pyrotechnics: Vivaldi Opera
Arias
. Per i torinesi è un gradito ritorno perché, nel marzo
2009, è stata protagonista dell’
Italiana in Algeri
di Rossini al
Teatro Regio.
Proprio l’opera rossiniana è quella del suo debutto, nel
1994 a Milwaukee. I suoi genitori, in Alaska, amavano la
musica: il padre ascoltava Bruckner, la mamma le faceva
sentire per radio le opere dal Metropolitan. Lei ha una bella
voce, è intonata, studia canto ma non pensa che quella bel-
la passione possa diventare la sua vita, così studia genetica,
ma poi capisce che quella non è la sua strada e il canto
vince. Rossini, Donizetti; poi arrivano i suc-
cessi con Hasse, Haendel, Vivaldi e le col-
laborazioni con direttori come Jacobs,
Curtis, Rousset, Biondi. Si specializza
in ruoli
en travesti
e per imparare a
interpretare meglio i ruoli maschili,
racconta, osserva come cammina-
no gli uomini, come si siedono.
Vivica, che adora il musical
My
Fair Lady
, confessa che sotto la
doccia le piace cantare le can-
zoni degli Abba o quelle di Gian-
na Nannini. Il complimento più
bello che abbia mai ricevuto?
Quello di una collega alla
City Opera: «La sua voce
è cioccolata calda».
Vivica Genaux
Straordinaria
voce per Vivaldi
mercoledì 17 marzo
Conservatorio
ore 21
serie dispari
Sergey Khachatryan
violino
Lusine Khachatryan
pianoforte
Musiche di Bach, Brahms,
Beethoven
di Susanna Franchi
De labyrintho:
sublime Rinascimento
Sergey e Lusine
Khachatryan
Due fratelli di talento
lunedì 22 marzo
Conservatorio
ore 21
serie l’altro suono
Europa Galante
Fabio Biondi
direttore
e violino
Vivica Genaux
soprano
Musiche di Vivaldi