LA LOTTA ALL'IDROFOBIA Anteriormente al 1885 l'unico rimedio preventivo ritenuto realmente
efficace contro lo sviluppo dell'idrofobia, ufficialmente adottato
a Torino fin dal XVIII secolo, fu la soppressione dei cani vettori
del virus. In molti casi lo zelo e la perseveranza dimostrate
dalle autorità nel combattere il fenomeno rasentarono una
sorta di accanimento nei confronti degli animali domestici considerati
"un capriccio senza scopo né utilità"
dei quali si auspicava la totale estinzione.
Città di Torino, Provvedimenti contro l'idrofobia.
Conformazione delle museruole |
Il metodo maggiormente utilizzato contro la rabbia, prima della
scoperta di Pasteur, consisteva nel trattamento delle ferite con
ferro rovente o con prodotti caustici; la scarsità di risultati
positivi fece proliferare le scoperte di sedicenti medici, chimici,
inventori, scienziati che proponevano soluzioni a loro dire più
efficaci. Un preparato dell'"Autore Premiato per Varie Utili
Invenzioni", Francesco Tovo, consisteva in una pastiglia
che, dopo essere stata inserita con apposita pinzetta nella parte
lesa e "accesa con zolfanello" agiva direttamente nella
ferita. Il creatore donò 2000 pastiglie al Municipio, ma
la Giunta municipale, pur ringraziando il generoso inventore,
preferì non adottare il rimedio. Alberto Gamba e Roberto Bassi, Breve istruzione popolare sopra
i segni della rabbia dei cani, Torino, Eredi Botta Tip. del
Municipio, 1880 Ritratto di Louis Pasteur,
fotografia Copialettera con la quale Louis Pasteur ringrazia il sindaco
e il Consiglio comunale di Torino dopo il plauso ufficiale ricevuto
dallo scienziato nella seduta del 5 novembre 1886 Nel 1871 venne istituita a Torino la prima «Società zoofila italiana» denominata «Società Torinese protettrice degli Animali», la cui fondazione fu propugnata da Giuseppe Garibaldi. Nel 1889 la Società Protettrice degli animali venne riconosciuta «corpo morale di pubblica utilità», permettendole così di accogliere numerosi lasciti testamentari, alcuni dei quali considerevoli, provenienti da sostenitori e simpatizzanti. La legge concernente provvedimenti per la protezione degli animali promulgata il 12 giugno 1913 elevò al rango di agenti di pubblica sicurezza le guardie giurate nominate dalle Società protettrici degli animali. I membri di queste ultime, in particolare nella sede di Torino, continuarono a salire di numero accrescendo sensibilmente il capitale nell'arco di pochi anni. L'Ente torinese acquistò i locali della propria sede sociale in Galleria Nazionale, fece copiose oblazioni al Municipio finalizzate alla cura degli animali e si impegnò nell'edificazione di un canile sociale al Lingotto. Lettera di intercessione della Società Protettrice degli
Animali al regio Commissario della Città di Torino per
l'assegnazione di un cane danese al signor Josè Ferrari,
11 febbraio 1896 |
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