La normativa degli stati sabaudi è ricca di provvedimenti relativi alla caccia formulati nell'intento di combattere il bracconaggio all'interno delle riserve dei sovrani e per impedire il depauperamento del patrimonio faunistico della regione. Tuttavia, l'elevato numero di ordini e di editti che si susseguono negli anni dimostrano che le popolazioni subalpine dovevano essere piuttosto restie a rispettare i divieti e le violazioni delle riserve venatorie piuttosto frequenti. |
L'assemblea,
incisione in rame di Giorgio Tasnière su disegno di Gian
Francesco Baroncelli, in Amedeo di Castellamonte, Venaria Reale
Palazzo di piacere, e di caccia, Torino, Zappata, 1674 |
Istromento di convenzione stipulato tra il Duca Emanuele Filiberto
di Savoia, e la Città di Torino, in cui si è convenuto
[…] che sia data facoltà alli Cittadini di cacciar
sopra Editti e manifesti, collezione D, vol. 9, n. 4 |
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