Conservazione
Cinquemila
metri quadrati distribuiti su quattro piani che ospitano, oltre ai depositi
e alle sale studio, diversi laboratori, una fototeca, un book shop, uno
spazio mostre, una sala conferenze.
I depositi sono dotati di impianti di climatizzazione e di filtraggio
dell’aria per garantire ai documenti condizioni ambientali ottimali
e costanti e di un impianto di rilevazione incendi e di spegnimento automatico
a gas. Fra le dotazioni tecnologiche si segnalano anche i due archivi
elettromeccanici appositamente progettati e realizzati per la conservazione
di disegni, mappe e documenti di grande formato.
Al piano terreno si trova la Farmacia omeopatica. Fondata nel 1862 da
Pietro Arnulfi, rilevata nel 1876 dall’Istituto Omeopatico, fu annessa
nel 1929 al complesso dell’Ospedale Omeopatico Italiano e acquisita
dal Comune di Torino in seguito allo scioglimento dell’Istituto
stesso. I preziosi arredi in legno di ciliegio accolgono - oltre alle
ampolle, ai pestelli e agli strumenti usati per la preparazione dei medicinali
- anche 250 volumi superstiti della Biblioteca dell’Istituto.
Al secondo piano si trova il gabinetto fotografico che fornisce un servizio
di riproduzione dei documenti per studiosi e utenti, oltre che per scopi
editoriali, in formato tradizionale e digitale. Si trovano qui anche il
gabinetto di microfilmatura e il laboratorio di legatoria e restauro che
svolgono un’attività fondamentale per la preservazione del
patrimonio documentario.