Archivio storico della Città di Torino



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GLI ANIMALI NEI DOCUMENTI DELL'ARCHIVIO STORICO
di Luciana Manzo e Fulvio Peirone

copertina mostra "Animali in città"

Immagine tratta dalle tavole del Theatrum SabaudiaeL'idea di questa mostra è nata da un'osservazione di Guido Gentile, già soprintendente archivistico per il Piemonte e la Valle d'Aosta, uomo la cui curiosità intellettuale si esercita nei campi più disparati, che raccontava di essersi accinto a contare i cani raffigurati nelle tavole del Theatrum Sabaudiae, ma di aver desistito giunto a quota 168. Incuriositi, anche noi ci siamo messi a contarli scegliendo come punto di partenza le tavole più animate che restituiscono un'immagine palpitante ed efficace della vita cittadina, oltre a testimoniare le realizzazioni architettoniche e urbanistiche che i duchi di Savoia volevano far conoscere agli altri sovrani europei. Ben presto ci siamo resi conto che non solo i cani, raffigurati accanto ai padroni, vaganti soli o a gruppi per la città, ripresi nell'atto di abbaiare, di scodinzolare o alla ricerca del cibo, sono innumerevoli ma che altrettanto numerosi sono i cavalli, montati da signori o attaccati a carrozze, gli asini che trasportano carichi, i branchi di oche, di pecore, di capre.Immagine tratta dalle tavole del Theatrum Sabaudiae
Abbiamo rilevato quanto dovesse essere ingente la presenza degli animali in una città in fase di transizione, caratterizzata da forti sopravvivenze di tipo rurale, impressione ulteriormente avallata dall'analisi delle incisioni della Collezione Simeom che ritraggono Torino nel periodo compreso tra Seicento e Ottocento, anch'esse ricche di presenze animali.
A questo punto ci siamo chiesti se e come l'amministrazione della città si fosse posta nei confronti di questa folla di animali. E' iniziata così una ricerca condotta in varie serie e fondi archivistici e articolata seguendo alcuni temi fondamentali: l'utilizzo degli animali per l'alimentazione (la caccia e l'allevamento), per il lavoro (i trasporti), lo svago, il divertimento e l'interesse scientifico (di nuovo la caccia, gli spettacoli ambulanti, le menagerie e i giardini zoologici), la normativa sui cani, le questioni igienico-sanitarie.
Sulla caccia la normativa rivela principalmente l'intento di preservare le riserve venatorie del sovrano, pur non tralasciando direttive più generali volte a limitare l'attività soprattutto in alcuni mesi dell'anno, fatta eccezione per i lupi, contro i quali la lotta è sempre stata consentita con ogni mezzo. La ricerca sulla legislazione relativa all'allevamentoImmagine tratta dalle tavole del Theatrum Sabaudiae per l'alimentazione umana s'è rivelata altrettanto ricca e sorprendente, se si considera che il legislatore del Sei e Settecento, che interveniva in occasione delle ricorrenti epizoozie che flagellavano il patrimonio zootecnico della regione, non si limitava a emanare direttive sugli spostamenti e i commerci, ma dettava cure e rimedi al punto da trasformare gli editti in veri e propri prontuari di medicina veterinaria. Dalle carte del Vicariato, l'ufficio che fino al 1848 assommava svariate competenze, fra cui l'igiene e la sanità, e da quelle successive del fondo Affari Polizia è inoltre emersa un'abbondante documentazione che attesta il permanere dell'uso di allevare ovini, bovini e suini nel centro cittadino.
Ma è sui cani che la nostra indagine ha individuato maggiori spunti di approfondimento. Fino al Settecento essi sono presi in considerazione dalla normativa solo in rapporto alla violazione delle riserve reali e per tutelare i cani da caccia di sua maestà. Solo dalla fine del secolo compaiono i primi provvedimenti che ordinano l'abbattimento dei randagi per timore della trasmissione della rabbia. Dapprima si tratta di interventi Immagine tratta dalle tavole del Theatrum Sabaudiaesporadici, che tra il 1847 e la metà degli anni cinquanta diventano numerosissimi. Il Consiglio comunale torinese si mobilita, istituisce una tassa sul possesso dei cani molto elevata e bandisce una campagna di avvelenamento di quelli senza padrone. Se dai discorsi degli amministratori il problema della rabbia appare un'emergenza di dimensioni catastrofiche, le cifre ufficiali pubblicate dal Consiglio comunale stesso, dall'Annuario Statistico del Municipio e dai resoconti dell'Ufficio d'Igiene ridimensionano decisamente il fenomeno. Come spesso accade, si era scatenata una crociata fuorviante, capace solo di diffondere il panico tra la popolazione, e che trova spiegazione nell'atteggiamento di rifiuto di un animale in quel momento considerato inutile, non avendo più precise mansioni da assolvere come in passato allorché era indispensabile per badare alle greggi o far la guardia alle cascine. Il terrore per la rabbia continua per decenni, eppure nella lotta a questa malattia Torino si distingue con la fondazione del primo istituto antirabbico italiano, creato grazie alle capacità di un medico, Guido Bordoni Uffreduzzi, e alla lungimiranza del sindaco, Ernesto Balbo Bertone Immagine tratta dalle tavole del Theatrum Sabaudiae di Sambuy, e del consigliere comunale Giacinto Pacchiotti.
Poiché questa, come la maggior parte delle mostre storiche, è una mostra da leggere ancor più che da guardare, i documenti esposti non sono che un invito ad addentarsi nella materia, che è più diffusamente trattata nel catalogo grazie alla trascrizione integrale di numerosi documenti di tipologie diverse (editti, manifesti, verbali degli organi rappresentativi, relazioni, lettere dei cittadini ecc.), ordinati cronologicamente al fine di testimoniare i mutamenti della normativa, degli atteggiamenti culturali e dei comportamenti nell'evolversi della società.
 

Prosegui la vista:

La cacciaLa caccia ai lupiAnimali e guerraI cavalli di Carlo AlbertoL'allevamento di animali per l'alimentazione e per il lavoro (PARTE PRIMA)L'allevamento di animali per l'alimentazione e per il lavoro (PARTE SECONDA)
Assistenza veterinariaAnimali esotici a Torino: l'elefante FritzAnimali esotici a Torino: il giardino zoologico e il museo zoologicoAnimali negli ex libris dell'Archivio StoricoAnimali nei libri dell'Archivio Storico Animali per i trasporti
  Provvedimenti del Municipio sui caniLa tassa sui caniIl canileLa lotta all'idrofobia e la Società Protettrice degli Animali

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