Patenti con cui il duca Carlo Emanuele I proibisce ad Antonio
Dalbani di tenere il gioco della "Bianca", Torino,
16 giugno 1609.
(Carte sciolte, n. 3245)
Attorno alla metà del XVI secolo in Francia era di moda
la "Blanque", una lotteria che nel volgere di poco
tempo si diffuse anche in Piemonte; anziché premi in denaro
ai vincitori erano destinati per lo più prodotti alimentari.
Dapprima Carlo Emanuele I permise la "Bianca" solo
durante il periodo di carnevale ma ben presto il duca proibì
definitivamente questo genere di riffe perché offrivano
facili occasioni per smerciare cibo avariato.
Considerazioni e risposte della civica Ragioneria sull'utilità
di un progetto di Lotteria a modo di Tontina formulato
dalla Città di Torino nell'anno 1772.
Il termine "tontina" deriva dal nome del banchiere
napoletano Lorenzo Tonti. Egli, al fine di fornire allo Stato
un mezzo per contrarre prestiti, inventò un'operazione
di rendite vitalizie, da cui derivarono le assicurazioni sulla
vita.
Le lotterie in tontina mettevano appunto in palio rendite vitalizie
anzichè premi in denaro contante.
(Carte sciolte, n. 723)
Avviso al pubblico per la vendita di biglietti della lotteria
a favore della Congregazione degli Artisti.
(Carte sciolte, n. 733)
Il re Carlo Alberto autorizza una lotteria a favore dell'Ospedale
di Carità, 8 novembre 1838.
(Archivio dell'Ospedale di Carità, cat. XVI parte
II, busta 21, fasc. 1) |