GIOCO DEL VIAGGIATORE IN EUROPA CON LE VEDUTE DEI
PIÙ
BEGLI EDIFICI DELLE PRINCIPALI CITTÀ DI QUESTA PARTE DEL
MONDO.
Prima di cominciare a giocare è necessario accordarsi
sull'entità della posta e dei pegni che si debbono pagare
nelle diverse circostanze che si possono incontrare. Questo gioco
è formato da caselle numerate da 1 a 63. Il giocatore
che per primo giunge alla casella finale, dove si vede il palazzo
imperiale delle Tuileries, vince la partita; ma non è
facile giungervi: numerosi ostacoli si presentano prima che vi
si possa arrivare. Per giocare occorrono due dadi che ciascuno,
a turno, lancia. I giocatori si procureranno, come segnaposto,
e perché ciascuno di essi possa riconoscere il proprio,
monete diverse. Lanciati i dadi, il punteggio che essi indicano
rappresenta il numero della casella su cui il giocatore deve
piazzare il suo segnaposto. Si deve sapere che non ci si può
fermare su nessuna cattedrale o chiesa; perciò, ogni volta
che se ne incontrerà una si raddoppierà il numero
fino a che non se ne incontreranno più. Se colui che è
giunto al palazzo imperiale delle Tuileries ha più punti
del necessario, tornerà indietro di tante caselle quanti
sono i punti in eccesso. Il giocatore che arriva esattamente
al numero 63 vince la partita. Poiché il gioco è
disposto di 9 in 9 e, raddoppiando sempre, la partita sarebbe
subito terminata, è necessario che colui che fa 9 al primo
lancio di dadi (punteggio che si può ottenere in due modi,
con 6 e 3 o con 5 e 4) vada, se ha fatto 6 e 3, alla casella
26, dove si trova l'anfiteatro di Verona e, se ha fatto 5 e 4,
alla casella 53, dove c'è il Foro Bonaparte a Milano.
Il giocatore che giungerà alla casella 6, il ponte di
Westminster a Londra, andrà a piazzarsi alla casella 12,
alla casa dei Gesuiti di Monaco. Chi arriverà alla casella
19, dove è raffigurato il municipio di Lione, deve pagare
il pegno convenuto e restarvi fintantoché i suoi compagni
avranno giocato due volte ciascuno. Se si arriva al numero 31,
dove si trova l'acquedotto di Siviglia, il giocatore pagherà
pegno e vi resterà finché un altro, di cui prenderà
il posto, ottenga lo stesso punteggio e venga a liberarlo. Chi
andrà al numero 42, dove si vede il palazzo reale di Napoli,
dovrà pagare il pegno convenuto e ritornare al numero
30, arsenale di Tolone. Il giocatore che giungerà alla
casella 52, dove si eleva la cittadella di Lilla, pagherà
pegno e vi resterà fintantoché un altro verrà
a liberarlo. Chi andrà al numero 58, dove si vede la tomba
della regina di Danimarca a Stoccolma, dovrà pagare pegno
e ricominciare dall'inizio. Se un giocatore viene raggiunto da
un altro pagherà il pegno convenuto e andrà a mettersi
al posto che questi occupava.
Incisione all'acquaforte su matrice in rame, stampata da Basset
a Parigi in epoca napoleonica. Le caselle riportano piccole vedute
di città di varie nazioni, fra cui, al numero 20, piazza
San Carlo a Torino che, a seguito dell'annessione, viene indicata
appartenere alla Francia.
(Nuove acquisizioni, n. 526) |