Al Regio in famiglia
Tante occasioni per scoprire
e conoscere il Teatro
A
nche nel 2014-2015 riprende la programmazione de
Al Regio in famiglia
, l’iniziativa
ormai decennale che propone attività didattiche e spettacoli ai nuclei familiari e al pub-
blico in generale. Il cartellone di quest’anno, che come sempre offre speciali condizioni di biglietteria,
comprende alcune recite degli spettacoli della Stagione d’Opera e Balletto, il ciclo dei concerti e le recite
serali e pomeridiane degli spettacoli per ragazzi programmati al Piccolo Regio. Il primo sarà
Valzer in
tempo di
guerra
, scritto da Monica Luccisano per il centenario della Grande Guerra; seguirà, per il Gior-
no della Memoria,
Brundibár
, la celebre, deliziosa operina che Hans Krása diresse nel campo di Terezín.
A febbraio sarà la volta di un’altra “prima”,
Paesaggi sonori
di Domenico Torta, che unirà un’orchestra
classica a strumenti popolari e oggetti di uso quotidiano; infine i piccolissimi si divertiranno a fantasticare
in un mondo di colori, sapori e suoni con
Il viaggio di Milo e Maya
, l’Opera Kids per
Expo 2015
.
Grazie a
Il S abato del Regio
, il Teatro diventa un luogo dove trascorrere un pomeriggio differente,
lontano dallo shopping e dalla tv, per sperimentare in prima persona l’emozione e il divertimento
del fare teatro.
Disegnare il Teatro
è la novità di quest’anno: mentre papà e mamma seguiranno una
visita guidata del Teatro, i bambini in età scolare, comodamente seduti in platea o nel Foyer del
Toro, disegneranno il “loro” Regio, dopo aver visto da vicino costumi, scenografie, bozzetti e figu-
rini.
Operando con mamma e papà
è il tradizionale appuntamento per chi ama giocare all’opera:
il titolo sarà, quest’anno,
Hänsel e Gretel
. Il laboratorio-gioco prevede la partecipazione diretta di
grandi e piccini che diventeranno protagonisti, per un sabato, del capolavoro di Humperdinck.
Non c’è limite d’età, invece, per i melomani che amano scoprire le regole e i segreti della messa in
scena: con
Sabato all’opera
alcuni titoli della Stagione saranno presentati nei loro aspetti musicali
e storici; il percorso prevede anche un breve tour del Teatro e soprattutto la possibilità di assistere a
una parte consistente di prove dello spettacolo. Naturalmente non mancherà la
classica visita guidata
Al Regio dietro le
quinte
, una porta aperta per acco-
gliere appassionati, neofiti e curiosi che desiderano scoprire dall’interno le
meraviglie del nostro capolavoro molliniano.
anni. Noseda le ha incise qualche tempo fa con la Orquesta de
Cadaqués, altro complesso – non è un caso – con il quale può
vantare un rapporto di fiducia e consuetudine.
Il ciclo disegnato dal Regio lascia spazio anche ai grandi
Concerti
brahmsiani: i due per pianoforte, quello per violino in
re maggiore, l’intenso
Doppio
. E ad affiancare il direttore, allora,
interviene una schiera di solisti che all’affidabilità indiscussa
sommano carisma e prestigio: da Simon Trp¶eski e Marc-André
Hamelin (i pianisti) a Julian Rachlin e Ilya Gringolts (i violinisti),
per finire con Enrico Dindo (violoncellista), sodale illustre e
collaudato di Noseda. Tutti virtuosi, come si vede, ma nel senso
migliore del termine: solisti, cioè tecnicamente muniti, e con la
maturità giusta per rileggere un repertorio straordinario.
Insomma: ammesso esista qualcuno cui “non piaccia Brahms”,
Torino è pronta a fargli cambiare idea.
(s.v.)
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