Sistema Musica - Ottobre 2014 - page 16

I
ncontriamo Antoine Tamestit, giovane e talentuoso violista francese di
trentaquattro anni, con alle spalle una ricchissima attività concertistica e
discografica che il 16 e 17 ottobre sarà a Torino, per suonare con l’Orche-
stra della Rai il brano
Voci (Folk Songs II)
per viola e due gruppi strumentali
di Luciano Berio.
Maestro Tamestit, ci racconta quali sono le caratteristiche della scrittura per viola nel brano
Voci
di
Berio?
«
Voci
è una composizione davvero interessante e a tratti fantastica. Berio amava profondamente questa
creazione nella quale il contemporaneo dialoga e comunica con il passato, rappresentato dalla musica
folk. Nel brano, alla viola sono affidate alcune melodie tradizionali siciliane, mentre l’orchestra rispon-
de con costruzioni moderne e contemporanee costruendo ponti tra le proposte musicali del solista. La
viola propone e l’orchestra dispone, usando sempre elementi musicali proposti dal solista. Potrei dire
che in questo caso la viola è la voce del passato, quella del cantore che rappresenta la storia e la cultura
siciliana».
Con l’Orchestra Rai lei sarà protagonista anche del concerto del 16 novembre alla Kölner Philharmonie,
all’interno della tournée dell’Orchestra che toccherà anche Basilea, Monaco, Zurigo e Düsseldorf.
«Sarà una magnifica esperienza partecipare con l’Orchestra alla tournée a Colonia; al di là del fatto
che ogni pubblico è differente, mi stimola l’idea di incontrare sempre una platea diversa, per cultura e
tradizioni, a ogni concerto. Anche alla Philharmonie porteremo
Voci
di Berio, autore molto amato in Ger-
mania. Il programma sarà poi tutto italiano con Respighi e la
Ballata per 8 archi
di Francesco Antonioni,
eseguita in prima mondiale nel 2009 a Birmingham».
Il suo strumento è una viola «Stradivari» del 1672, la prima che costruì il grande liutaio. Qual è la sua
relazione con questo prezioso e straordinario strumento?
«Ho ricevuto la viola circa sei anni fa dalla Fondazione svizzera “Habisreutinger”. All’inizio ho avuto
alcune difficoltà a suonarla: questa viola ha infatti una fortissima personalità. Capire questo strumento mi
è costato tre anni di duro lavoro, nei quali ho però progressivamente scoperto e valorizzato tutte le sue
qualità. Ogni concerto, ogni recital, ogni ora di prova e di studio è stata così una rivelazione di suoni,
timbri e colori di una ricchezza impressionante perché questa viola, denominata “Mahler”, ha un timbro
color miele dorato e una voce da vero mezzosoprano. Sul palco, poi, ho scoperto una relazione fortis-
sima: ho la sensazione di suonare sempre in duo, proprio come fossimo una coppia, due persone che
esprimono la loro personalità, a volte sorprendendosi l’un l’altro».
Tra le sue attività c’è anche l’impegno come condirettore, assieme a Nobuko Imai, del prestigioso
Pur-
ple Space Festival
a Tokyo. Quali sono i principali obiettivi del
Festival
?
«Essenzialmente tre: raggiungere il più alto grado di diffusione e stima per la viola tra il pubblico e tra
i giovani musicisti, cioè trasmettere il nostro amore per questo strumento così unico; incoraggiare e
produrre nuove musiche per viola, sia attraverso nuove commissioni, sia tramite la riscoperta di brani di
tutte le epoche, fino ad arrivare alla produzione di nuove trascrizioni per viola in modo da espandere
ancora di più il repertorio per lo strumento; dare infine un supporto ai nuovi e giovani violisti attraverso
masterclass, progetti educativi e concerti appositamente organizzati».
Conosce Torino? Cosa le piace della città?
«Sono stato fugacemente a Torino solo un paio di volte, e spero vivamente di scoprirla di più in questa
occasione. Ricordo comunque la bellezza dei suoi caffè storici, del Caffè San Carlo in particolare, della
magnifica piazza sulla quale si affaccia e degli eleganti portici che la incorniciano tutta».
(p.cas.)
intervista
Antoine Tamestit
«In Berio la viola
è la voce del passato»
giovedì 16 ottobre
turno rosso - ore 21
venerdì 17 ottobre
turno blu - ore 20.30
Auditorium Rai
Arturo Toscanini
Orchestra Sinfonica
Nazionale della Rai
Juraj Val¶uha
direttore
Antoine Tamestit
viola
Prokof’ev
L’amore delle tre
melarance,
suite sinfonica op. 33bis
Berio
Voci (Folk Songs II)
per viola e
2 gruppi strumentali
Respighi
Fontane di Roma
,
poema sinfonico
Pini di Roma
,
poema sinfonico
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