mercoledì 18 dicembre
ore 19
domenica 22 dicembre
ore 18
Teatro Regio
Orchestra e Coro
del Teatro Regio
Gianandrea Noseda
direttore
Claudio Fenoglio
maestro del coro
Barbara Frittoli
soprano
Marianne Cornetti
mezzosoprano
Marcelo Álvarez
tenore
Luca Salsi
baritono
GALA VERDI
Arie, cori e brani sinfonici
dalle opere
Macbeth,
Il trovatore
e
Aida
Durante gli intervalli,
cena con prodotti
delle terre verdiane
a cura di
Eataly
Il Gala Verdi è offerto
dagli
Amici del Regio
Gala Verdi: due concerti
per le orecchie e il palato
O
pera e cibo: un rapporto
sul quale si potrebbero scrivere
volumi di storia sociale, perché
andare all’opera vuole anche
dire un aperitivo prima dello
spettacolo o una cena dopo,
ma anche uno spuntino nell’in-
tervallo, come si fa al Festival di
Glyndebourne con raffinatissi-
mi cestini da pic-nic o a Bayreu-
th preferendo un
Bratwürst
.
Insomma, l’accostamento è
tutt’altro che blasfemo, e spes-
so opera e cibo si ritrovano in-
sieme per uno scopo benefico.
In America, ad esempio, i
Met
Members
sono persone che aiu-
tano economicamente il Metro-
politan: si può essere “patron”
a livelli diversi, dipende dalla
cifra che si investe, e la quali-
fica di
Met Member
concede
una serie di benefit che vanno
dal poter assistere a una prova
in costume, chiusa a tutti gli al-
tri spettatori, alla cena dopo lo
spettacolo con il cast.
Il Regio ha come “fiancheggia-
tori” l’Associazione degli Amici
del Regio, che promuove occa-
sioni e iniziative per dare nuovo
impulso alle attività del Teatro.
Così, gli Amici del Regio han-
no deciso di offrire un Gala
che
proporrà arie, cori e brani sin-
fonici dalle opere di Giuseppe
Verdi, mentre nei due intervalli
ci sarà una cena con prodotti
delle terre verdiane a cura di
Eataly. Spiega il presidente de-
gli Amici del Regio Paolo Can-
tarella: «La nostra Associazione
riunisce persone che amano
l’arte, la cultura e la musica. A
un anno dalla fondazione è ve-
nuto spontaneo pensare di dare
un sostegno al
Gala Verdi
, un
tipo di spettacolo che all’estero
gode di molto successo e che
da noi non è ancora così prati-
cato. Abbiamo quindi deciso di
sostenere il costo del cachet dei
cantanti, in modo tale che l’in-
casso potesse essere destinato
alle attività che il Teatro dedica
ai giovani. Questo è il tipo di
iniziativa cui pensiamo quando
diciamo di voler dare nuovi im-
pulsi alla vita del Teatro: un’e-
sperienza interessante dal pun-
to di vista culturale per l’alto
livello della proposta musicale,
una serata divertente e al con-
tempo un’occasione per con-
tribuire alle lodevoli iniziative
che coinvolgono, ogni anno,
oltre 50.000 bambini e ragazzi.
Mi sembra un buon modo per
celebrare Verdi».
Sul podio di Orchestra e Coro del
Regio ci sarà il direttore musica-
le del Teatro Gianandrea Noseda
con un cast di cantanti verdiani
“doc”: Barbara Frittoli (soprano),
Marianne Cornetti (mezzosopra-
no), Marcelo Álvarez (tenore),
Luca Salsi (baritono); il maestro
del coro è Claudio Fenoglio,
i brani sono tratti da
Macbeth
(1847, poi rivisto nel 1874),
Il
trovatore
(1853) e
Aida
(1871),
ovvero opere di tre periodi com-
positivi diversi nella lunga pro-
duzione verdiana. C’è spazio per
arie solistiche famosissime come
«
Di quella pira»
o
«Ritorna vin-
citor»
, cori emozionanti come
«
Patria oppressa»
o i balletti del
Macbeth
che sono di più raro
ascolto.
Così, invece, Oscar Farinetti, il
fondatore di Eataly, anticipa il
menu della serata: «Giuseppe
Verdi, da grandissimo artista,
considerava il pranzo come
un’opera d’arte. Vi invito ad as-
saggiare e gustare le libagioni
di questa cena pensata da Ugo
Alciati del ristorante Guido di
Serralunga d’Alba proprio per
rendere omaggio al Verdi “ga-
stronomo” e appassionato dei
prodotti delle sue terre. Inco-
minciamo con una selezione
di salumi tra i più tipici del
parmense: Culatello di Zibel-
lo, Strolghino di Culatello e
Spalla cotta; abbinati al re dei
formaggi, il Parmigiano Reggia-
no. Si passa poi ai crostini Ri-
goletto, con pepe di Cayenna,
uovo sodo e prosciutto cotto, e
ai verzolini in insalata, versio-
ne verdiana che ricorda i nostri
“caponet” e che viene bene
solo dopo che le verze hanno
preso la brina o le prime gelate.
Terminiamo con la zuppa alla
Santé: un tripudio di verdure
di stagione, cremose e calde,
servite su pane tostato a cu-
betti. Per concludere in modo
canonico, i dolci preferiti dal
Maestro e firmati da Luca Mon-
tersino: zabaione e budino di
castagne».
di Susanna Franchi
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