La scrittura brada
Dalle e-mail che ci arrivano e che tendenzialmente inseriamo
nella cartella "Feedback" ne abbiamo estratta una di Livio (la
trovi qui sotto) che ci è piaciuta molto e che rilancia il gioco:
tratta di quella "smarting barbarie" che un pochino c'ispira in
questa scrittura brada nel web. Oggi tra le tante cose, parliamo
del teatro di ATTILA,
dello Skakespeare della Shangai
Theatre Academy, dell'installazione interattiva di Mul
che centrifuga l'idea di Torino, dell'hip-hop
indigeno, di Pagella
Rock e in particolare del ragamuffin
salentino e facciamo una chiacchierata con Ottertun
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News
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Very very smarting barbarie
ciao ciao
ci ero pure io a Torino al Big per le scritture c'era freddo,
pure, e quattro gatti innamorati delle belle lettere (belle?)
e l'oscar Cerami e Repetti Trevi Pincio Mitchell Micaleff e tanta
altra bella gente (mi dicono s'aggirasse pure il regista Calopresti)
e la simpatica Alessandra Orsi che comandava gli interventi....
ok, ci siamo detto da dove vengono le nostre storie, altre cosette
riguardanti la letteratura e la vita, la nostra vita, la vostra
di tutti voi di tutti noi: bagattelle, ok. Però una menzione sul
diario di bordo: potevate pure riservarcela. Ad ogni buon conto:
un diario molto ben scritto. Fa molto reportage di fine dell'arte
occidentale -fine della società occidentale, quindi. Evviva il
postmodernismo, evviva il pensiero debole, mia figlia vivrà in
pieno l'orda della nuova (very very smarting and brighting) barbarie.
Non sono i barbari che danno il via alle nuove civiltà? bacibaci,
qui al sud profondo le ombre s'accorciano e la luce s'inspessisce.
livio
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Una
mostra che odora
Sottilmente cinese
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