Cucina piemontese e libri di ricette
La cucina francese che nel Settecento egemonizzava il panorama
europeo aveva operato una rivoluzione radicale nella cultura gastronomica
tradizionale, depurandola dalle spezie , dalle ornamentazioni
esuberanti tanto più inutili in quanto sovente artificiose
e soprattutto da quello spirito di ibridazione che mescolava il
salato allo zuccherato, l'agro al dolce. Rifiutando l'eredità
del passato, i nuovi maestri parigini avevano rinunciato ai principi
di assemblaggio e sovrapposizione a favore della fusione e della
riduzione degli elementi. Invece di accumulare gli ingredienti
e di forzare le dosi degli agenti di sapidità, la cucina
moderna procedeva per estrazione degli umori, succhi ed essenze
delle carni, delle verdure e delle piante aromatiche per concentrare
i gusti, alleggerire e aerare il piatto. Leggerezza, raffinatezza,
equilibrio, dosaggio, armonia erano parole chiave della nouvelle
cuisine. Le spezie si facevano discrete e il loro impiego, sempre
parsimonioso, serviva ormai più come correttivo e come
aiuto alla digestione che come tocco di esotismo e di ostentazione.
Lo zucchero veniva bandito dai piatti e confinato a fine pasto
in una portata specifica. 58 La cuciniera piemontese,
Vercelli, Beltramo Antonio Re, 1771, frontespizio |
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Giovanni Michele Graneri, I giocatori di carte, olio su
tela, sec. XVIII 61-63 Il cuoco
piemontese ridotto all'ultimo gusto e perfezione, Milano,
Pietro Agnelli in S. Margarita, 1815 64-67, 69-72 Francesco
Chapusot, La vera cucina casalinga sana, economica e dilicata,
Torino, Tipografia Eredi Botta, 1851 68 L'interno
di una cucina nel frontespizio de La cuciniera genovese,
Genova, Tipografia Fratelli Pagano, 1877 73-79 La
cucina di famiglia, Firenze, Salani, 1929 80-86
Giovanni Vialardi, Cucina borghese semplice ed economica,
Torino, Roux, 1890 87 La cuisinière
bourgeoise, Avignon, Chez Guichard, 1815 88 Le confiseur
moderne ou l'art du confiseur et du distillateur, Paris, Chez
Maradan Libraire, 1817 89 Consigli per imbandire
la tavola in Il cuoco piemontese ridotto all'ultimo gusto e
perfezione, Milano, Pietro Agnelli in S. Margarita, 1815 90-92
La Cuisine hygiénique, Ginevra, Administration du
"volgarisateur", 1904 |
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