N
ei mesi scorsi ho incontrato di tanto in tanto ai
concerti degli ascoltatori assidui del nostro festival
che mi chiedevano con aria sgomenta se era vero che
MITO
non si sarebbe più fatto. Dopo averli rassicura-
ti chiedevo: «Ma chi mette in giro delle voci del ge-
nere?» e seguivano risposte vaghe: «Così, per sentito
dire…» Viviamo stagioni difficili – è vero – ma a Tori-
no l’idea di cultura ha radici profonde e tenacissime.
Dopo questi “gossip”, alimentati da chissà quale me-
schina malizia, sono lieto di annunciarvi un’edizione
di
MITO SettembreMusica
di alto profilo, in tutto e
per tutto degna della grande tradizione che abbiamo
costruito in questi anni.
Cominceremo il 5 settembre nel segno di Debussy,
con l’Orchestre National de France diretta da Danie-
le Gatti. Debussy è nato centocinquant’anni fa e re-
sta una delle apparizioni più folgoranti che la musica
abbia visto nei secoli: una certa quantità di mistero
continua ad accompagnare la sua musica e probabil-
mente non si dissolverà mai del tutto. È proprio per
sfiorare questo mistero sempre rinnovato che vi pro-
poniamo una serie di concerti sinfonici, cameristici e
pianistici: le liriche per voce e pianoforte, l’unico su-
blime quartetto, le ultime tre
Sonate
, l’opera omnia
per pianoforte, un’orchestra Gamelan proveniente
da Bali, come quella che, all’Expo di Parigi del 1889,
indirizzò la musica di Debussy verso lidi non ancora
del tutto svelati.
Due ritratti di autori contemporanei, com’è nelle no-
stre migliori consuetudini, saranno dedicati allo spa-
gnolo Luis de Pablo e alla finlandese Kaija Saariaho. Il
primo domina la scena della musica contemporanea
da mezzo secolo ed è molto amato in Italia; fu amico
e compagno di eroiche imprese con Berio, Maderna
e i nostri migliori compositori. Kaija Saariaho è una
gran signora della musica che ha trionfato a Parigi, in
Austria, in Germania e in America ma è ancora re-
lativamente poco conosciuta in Italia: ecco una ma-
gnifica occasione per conoscere da vicino una delle
personalità più affascinanti della musica di oggi. Tanti
altri compositori contemporanei compaiono in questa
edizione e vorrei ricordare Giacomo Manzoni, Syl-
vano Bussotti, Gilberto Bosco, Fabio Vacchi, Michele
dall’Ongaro, Giulio Castagnoli, Filippo del Corno, Fa-
bio Mengozzi e Stefano Pierini.
Un capitolo curioso e affascinante è quello dalle cose
mai ascoltate a Torino senza essere contemporanee,
anzi! Gli annalisti più esperti mi assicurano che a To-
rino non si è mai data l’opera di Monteverdi
Il ritorno
di Ulisse in patria
; bene, potrete ascoltarla nella su-
perba interpretazione diretta da Rinaldo Alessandrini.
Anche la
Messe solennelle
di Berlioz non è mai stata
ascoltata nella nostra città e questo è più comprensi-
bile poiché la partitura è stata ritrovata solo nel 1990.
Quando puoi contare su un’esecuzione eccellente,
poche cose reggono il confronto con Beethoven; cre-
do che sia il caso dei due concerti che ci offriranno
l’Orchestre de Chambre de Lausanne con Christian
Zacharias, che suonerà e dirigerà tre concerti per pia-
noforte e orchestra, e la Philharmonia di Londra sotto
la direzione di Esa-Pekka Salonen.
Nell’edizione 2012 sfilano con
nonchalance
propria
dei vecchi amici personaggi come Jordi Savall, Moni
Ovadia, Paolo Conte, Francesco De Gregori, il Trio di
Parma, Uto Ughi, Salvatore Accardo e, insieme a loro,
troveremo musicisti provenienti dal Marocco, dalla Ni-
geria e da Bali. Accanto a tutti questi artisti straordinari
vorrei rivolgere un caloroso benvenuto ai solisti del Te-
atro Comunale di Bologna che inaugurano la collabo-
razione con
MITO
con un programma quanto mai sofi-
sticato in cui compaiono
Zipangu
del canadese Claude
Vivier – un raro capolavoro di questo “poeta maledet-
to” della musica del nostro tempo, assassinato a Parigi
alcuni anni fa – la
Verklärte Nacht
di Schoenberg e
Les
soupirs de Geneviève
di FabioVacchi.
Sempre di più
MITO SettembreMusica
si propone
di essere un foyer permanente dell’arte musicale e a
questo scopo intendiamo moltiplicare gli incontri con
musicisti e scrittori e organizzare un’ampia ondata di
concerti che invaderanno le periferie della città.
Enzo Restagno
direttore artistico
MITO SettembreMusica 2012
Un foyer torinese
per l’arte musicale
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