Archivio storico della Città di Torino



Mostre

BACHECA N. 3 - I precettori del viaggio

Due categorie dunque, attente ai contenuti, ripartibili come in un gioco in sottoinsiemi: dei destinatari (guide per i forestieri e guide per i cittadini), delle occasioni (guide per gli eventi e guide per la quotidianità), del linguaggio (guide illustrate e guide descrittive). A queste possiamo verosimilmente accostare un terzo e un quarto filone, entrambi strumentali, comprendenti l’uno le sporadiche guide che censiscono la proprietà, e dunque la ricchezza, l’altro i rari manuali che orientano il lettore nel labirinto delle intitolazioni degli spazi urbani.
Ma come si possono ignorare, a monte di ogni tentativo classificatorio, i taccuini istruttivi prodotti a Torino tra Sette e Ottocento per preparare al viaggio impacciati neofiti e avveduti habitués?
«Che si consideri quanto si vuole una Capitale come un complesso dell’universo, chiunque non ha messo piede fuori di casa, non conosce il mondo». Principali pedagoghi dell’aspirante viaggiatore subalpino, i librai-editori Reycend, attraverso esortazioni, consigli pratici e informazioni utili contenuti nell’Istruzione impressa nel 1771 per i tipi dello stampatore Mairesse, invitano il lettore a oltrepassare la soglia e a tuffarsi nelle suggestioni dell’ignoto. Condotto per mano, il lettore prepara accuratamente il cammino, sceglie il mezzo di locomozione – la carrozza, il cavallo, oppure i propri piedi –, adotta le precauzioni che ridurranno il rischio e la fatica, si provvede del necessario per affrontare la fame, la sete, le indisposizioni accidentali, e non tralascia alcuni oggetti di indubbia utilità: «una cosa essenziale in viaggio è di portare con sé delle tavolette, o per lo meno qualche foglio di carta con un porte crayon garni», per registrarvi sia le spese sia le «note piacevoli»; poiché «i soli occhi, benché buoni, non bastano per ben vedere tutto ciò, che si offre di rimarchevole», si premunisce inoltre di un «cannocchialetto». Completato il bagaglio con le «carte del paese», qualche buon diario di viaggio e alcuni libri «di trattenimento», non gli rimane che «far provvisione avanti di partire di allegrezza, e di buon umore».

Guida di Marco Nicolosino

Marco Nicolosino, Guida del viaggiatore in Piemonte, Torino, Modesto Reycend, 1831.
Sulla copertina illustrata è riprodotto ciò che non deve mai mancare nel bagaglio del viaggiatore oltre ai mezzi di trasporto e alle tappe d’obbligo del viaggio in Piemonte.
(Collezione Simeom, B 468)

 


Carta postale de' Regi Stati Sardi di Terraferma

Carta postale de’ Regi Stati Sardi di Terra ferma, in Guida del viaggiatore in Piemonte, Torino, Modesto Reycend, 1831. (Collezione Simeom, B 468)

Prosegui la vista:

Per cittadini e forestieriI modellistai vistando la terza tecaAlla ricerca delle coseNuovi strumenti per Torino non più capitale
  Il tempo delle grandi esposizioniAltre guide per il primo NovecentoLe guide delle personeDalle guide censuarie alle guide della reminescenza

TORNA ALLA PRESENTAZIONE DELLA MOSTRA