N. 360
Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale
in data 4 dicembre 1979 (mecc. 7907915/04) esecutiva dal 3 marzo
1980, in vigore dal 23 giugno 1980.
Modificato con deliberazioni del Consiglio Comunale in data 20
marzo 1984 (mecc. 8401553/04) esec. 27 aprile 1984 e 12 maggio
1986 (mecc. 8602116/48) esec. 11 giugno 1986 e della Giunta Comunale
in data 12 febbraio 2002 (mecc. 2002 00928/48) esec. 3 marzo 2002,
25 luglio 2002 (mecc. 2002
05956/048) esec. 13 agosto 2002, 18 dicembre 2002 (mecc. 2002
11470/048) esec. 6 gennaio 2003, 14 ottobre 2003 (mecc. 2003
08021/048) esec. 8 novembre 2003, 22 giugno 2004 (mecc. 2004
05020/048) esec. 10 luglio 2004, 23 novembre 2004 (mecc. 2004
10112/048) esec. 11 dicembre 2004, 19 giugno 2007 (mecc. 2007
03975/048) esec. 3 luglio 2007, 30 settembre 2008 (mecc. 2008
06016/048) esec. 14 ottobre 2008, 7 ottobre 2008 (mecc. 2008
06276/048) esec. 21 ottobre 2008, 20 ottobre 2009 (mecc. 2009
06675/048) esec. 6 novembre 2009, 3 novembre 2010 (mecc. 2010
06549/048) esec. 19 novembre 2010, 25 ottobre 2011 (mecc.
2011
05650/048) esec. 8 novembre 2011 e 7 marzo 2012 (mecc. 2012
00934/048) esec. 20 marzo 2012.
Articolo
1 - Finalità
Articolo 2 - Dipendenza gerarchica e ordinamento
Articolo 3 - Assunzione dei Vigili
Articolo 4 - Direzione
Articolo 5 - Sezioni territoriali e di circoscrizione
Articolo 6 - Sezione "Palazzo Civico"
Articolo 7 - Disciplina e doveri generali degli
appartenenti al Corpo
Articolo 8 - Denominazione di Vigile
Articolo 9 - Organico
Articolo 10 - Denominazione degli appartenenti
al Corpo di Polizia Municipale
Articolo 11 - Mansioni, declaratorie e organizzazione
Articolo 12 - Gerarchia - Anzianità
Articolo 13 - Orario di servizio
Articolo 14 - Programmazione del servizio per
le manifestazioni a carattere ricorrente ed eccezionale
Articolo 15 - Segnalazione avvenimenti
Articolo 16 - Trasferimenti ed esame ricorsi
relativi. Criteri per dispensa dall'indossare la divisa
Articolo 17 - Istanze e reclami
Articolo 18 - Prestazioni straordinarie
Articolo 19 - Esito dei verbali e dei rapporti
Articolo 20 - Corsi di formazione professionale
Articolo 21 - Collocamento a riposo
Articolo 21 bis - Impiego temporaneo in servizi
diversi da quelli inerenti le funzioni istituzionali
Articolo 22 - Divisa
Articolo 23 - Armamento
Articolo 23 bis - Servizi da svolgersi con
l'arma
Articolo 23 ter - Dotazioni e modalità
di assegnazione degli strumenti di autotutela
Articolo 23 quater - Modalità di
assegnazione custodia e gestione
Articolo 23 quinquies - Gestione e carico
e scarico degli strumenti di autotutela
Articolo 23 sexies - Requisiti psicofisici
minimi e requisiti tecnici per l'assegnazione/detenzione dell'arma.
Accertamento dei requisiti
Articolo 23 septies - Versamento cautelativo
dell'arma
Articolo 24 - Uso dei mezzi motorizzati
Articolo 24 bis - Attività del Gruppo
Sportivo del Corpo
Articolo 26 - Norma finale
1. Il Corpo dei Vigili Urbani è organo di
polizia municipale e nella sfera delle proprie attribuzioni ha
il compito di tutelare la sicurezza, l'ordine ed il decoro cittadino
e di prestare opera di soccorso in occasione di pubblici o privati
infortuni. Nell'ambito del territorio del Comune e per la parte
devoluta alla competenza delle Autorità Municipali, al
Corpo dei Vigili Urbani sono demandate in particolare le seguenti
principali attribuzioni:
- vigilare in ordine all'osservanza delle leggi, dei
regolamenti, delle ordinanze e delle altre disposizioni emanate
dagli organi competenti, con particolare riguardo alle norme concernenti
la polizia amministrativa, la polizia urbana e rurale, l'edilizia,
l'igiene, l'annona, la circolazione stradale, la pubblicità,
le affissioni, ecc.;
- eseguire i servizi di polizia stradale attribuiti
dalla legge ai Vigili Urbani;
- concorrere nell'opera di soccorso in caso di pubblici
e privati infortuni;
- cooperare, per quanto di competenza, con le altre
istituzioni dello Stato, al mantenimento della sicurezza pubblica
per assicurare l'incolumità e la tutela delle persone e
delle proprietà;
- il Corpo dei Vigili Urbani deve attendere inoltre
ai servizi di informazione, di raccolta notizie di accertamento
e di rilevazione riferite e strettamente legate ai compiti di
istituto nonché alla distribuzione ed al recapito di atti
e documenti a richiesta delle Autorità e dei servizi municipali;
- curare il disimpegno dei servizi informativi di
polizia tributaria anagrafica, di rilevazione statistiche ed effettuare
gli accertamenti occorrenti per l'ammissione all'assistenza municipale;
- vigilare sull'integrità e conservazione del
patrimonio comunale;
- raccogliere tutte le notizie utili per il miglior
funzionamento dei pubblici servizi municipali e di riferire tramite
la Direzione, ai servizi interessati, sulle deficienze e sugli
inconvenienti che si verificano nell'andamento dei servizi pubblici
medesimi;
- curare l'ottemperanza delle Ordinanze della Città,
nonché l'esecuzione d'ufficio delle medesime, anche attraverso
l'attivazione delle Divisioni/Settori competenti sugli interventi
necessari.
1. Il Corpo dei Vigili Urbani esegue le direttive e gli ordini del Sindaco, o per esso di un Assessore delegato, i quali (dispongono gli ordini e le direttive) tramite il responsabile del servizio stesso. Quest'ultimo dipende gerarchicamente dal Segretario e dai Vice Segretari Generali.
2. Le richieste degli uffici municipali devono essere rivolte alla Direzione del Corpo, mentre le richieste dei Consigli di Circoscrizione devono essere rivolte al responsabile della Sezione di circoscrizione, il quale dopo averle valutate sotto il profilo della legittimità e del merito, impartisce le opportune disposizioni al personale dipendente dandone immediata notizia alla Direzione.
3. Agli agenti è vietato corrispondere alle richieste dirette salvo nei casi di assoluta urgenza.
4. L'agente che ha ricevuto ordini urgenti, non per via gerarchica, è tenuto a darne notizie, il più presto possibile, al responsabile della Sezione di appartenenza.
5. I Vigili non possono essere impiegati in servizi diversi da quelli inerenti alle funzioni istituzionali, se non in via del tutto temporanea e per motivi di carattere eccezionale.
6. In ogni caso la diversa destinazione deve essere disposta dal Sindaco o da un Assessore da lui delegato. Nessun appartenente al Corpo può ricusarsi di essere temporaneamente destinato a servizi diversi da quelli istituzionali o, eccezionalmente, di svolgere in caso di necessità mansioni o funzioni diverse da quelle del suo grado.
7. La dipendenza del Corpo da Autorità diverse da quelle municipali è quella stabilita dalle leggi vigenti.
8. I compiti di istituto del Corpo Vigili Urbani
sono disimpegnati attraverso i seguenti organi:
- Direzione del Corpo Vigili Urbani;
- Sezioni Territoriali di Circoscrizione;
- Sezione "Palazzo Civico".
1. L'assunzione dei Vigili avviene tramite concorso pubblico con le modalità previste dagli allegati. (1)
1. La Direzione è organo centralizzato del Corpo Vigili Urbani alle dirette dipendenze del responsabile di area, coadiuvato dai responsabili di coordinamento di obiettivo, dai responsabili di nucleo operativo, di settore, dai vigili di Quartiere, dai Vigili (2), nonché da altro personale del Comune.
2. La Direzione ha il compito di mantenere i rapporti con le Autorità e gli altri Servizi Municipali, di corrispondere alle richieste e di provvedere alle incombenze di carattere tecnico e amministrativo di sua competenza.
3 . La Direzione, avvalendosi dei vari uffici alle sue dipendenze, provvede a tutti i compiti di carattere tecnico-amministrativo ad essa devoluti, all'emanazione di direttive attraverso ordini del giorno, ordini di servizio, circolari e fonogrammi (3) che devono essere affissi nell'albo delle sezioni e conservati in archivio.
4. La Direzione comprende i seguenti Uffici (4)(5):
1. SEGRETERIA: alle dirette dipendenze del responsabile di area,
provvede alle comunicazioni di carattere generale ai Vigili mediante
ordini del giorno, ordini di servizio e circolari firmate dal
responsabile di area o da chi ne fa le veci.
Tali provvedimenti devono essere affissi negli albi delle Sezioni
e Uffici e conservati in archivio per essere consultati ogni qualvolta
ve ne sia bisogno.
2. PROTOCOLLO E PERSONALE: l'ufficio, oltre a provvedere al regolare
smistamento della posta in arrivo e partenza, provvede a comunicare
giornalmente alla Ripartizione personale la situazione delle presenze
ed assenze di tutto il personale in forza.
3. ARCHIVIO E VERBALI: oltre alla tenuta delle pratiche di archivio,
l'ufficio provvede al regolare espletamento di tutti i rapporti
e processi verbali di contravvenzione rilevati dagli appartenenti
al Corpo, seguendo lo sviluppo di tali pratiche fino al loro inoltro
all'Autorità Giudiziaria e/o alle Autorità Amministrative
competenti.
4. STUDI E RELAZIONI PUBBLICHE: all'ufficio, coordinato da un
responsabile, collaborano tutti i funzionari del Corpo, per le
materie di loro competenza; svolge studi e ricerche, disposte
dalla direzione, sviluppa attività di pubbliche relazioni
e cura la gestione dei corsi di formazione ed aggiornamento professionale
degli appartenenti al Corpo.
5. INFORTUNISTICA STRADALE: l'ufficio infortunistica comprende
il laboratorio per lo sviluppo fotografico, l'ufficio disegnatori,
l'archivio delle pratiche inerenti ai sinistri stradali; evade
le richieste inoltrate dalle Autorità competenti all'Amministrazione
comunale.
6. RIMOZIONE VEICOLI: l'ufficio provvede all'organizzazione degli
interventi, alla gestione ed alla custodia della depositeria auto
rimosse. Con provvedimento dell'Amministrazione Civica, la gestione
e la custodia potranno essere affidate ad altro soggetto.
7. GESTIONE APPROVVIGIONAMENTI: l'ufficio Gestione Approvvigionamenti
provvede all'amministrazione della fornitura di materiali stampati,
di cancelleria, di armamento, di buffetterie e di tutti i materiali
generalmente in uso agli appartenenti al Corpo. Provvede inoltre
all'amministrazione del vestiario, di locali, dei veicoli, alla
regolare tenuta degli inventari, alle richieste di lavori e provviste
ed a tutti gli incombenti riguardanti l'amministrazione viva dei
mobili e dei materiali.
8. CENTRALE OPERATIVA: la Centrale Operativa provvede a corrispondere
alle richieste della cittadinanza e degli appartenenti al Corpo;
coordina le operazioni di servizio.
9. CASSA.
10. SERVIZI.
1. Le Sezioni territoriali coincidono con le Circoscrizioni ed espletano, nell'ambito della propria giurisdizione, tutti i servizi di istituto.
2. Le Sezioni territoriali di Circoscrizione sono suddivise operativamente in rioni, in rapporto alla superficie, al numero degli abitanti, ai servizi sociali, ecc..
3. Il servizio è espletato, con opportuna rotazione, da tutto il personale delle singole Sezioni.
4. L'attività della Sezione di Circoscrizione deve sempre uniformarsi alle direttive di carattere generale impartite dalla Direzione nonché alle scelte ed agli indirizzi, deliberati dagli organi competenti dei Consigli di Circoscrizione.
5. Ad ogni Sezione territoriale di Circoscrizione sono assegnati, con adeguata autonomia di gestione, personale e mezzi per garantire in tutto il territorio della Sezione la presenza operativa dei vigili.
6. La dotazione di uomini e mezzi sarà proporzionata alle esigenze del rispettivo territorio e stabilita dalla Direzione.
7. Alle Sezione territoriali di Circoscrizione è demandato il controllo degli impianti semaforici sul territorio.
1. Presso il Palazzo Civico ha sede un servizio della Polizia Municipale, il quale coordina i servizi di vigilanza della Casa Comunale, partecipa alle adunanze del Consiglio Comunale e degli Organi Istituzionali se da questi richiesti, effettua la vigilanza nelle aree perimetrali del Palazzo Comunale compresa quella relativa alla circolazione stradale.
2. Esegue, inoltre, le attività di rappresentanza e d'onore nell'ambito del Palazzo Comunale, disposte dal Comandante del Corpo o dal Dirigente competente.
1. La buona organizzazione ed il miglior funzionamento
ha per base un fermo senso di disciplina che obbliga tutti gli
appartenenti al Corpo dei Vigili Urbani al costante e diligente
adempimento dei doveri della propria qualifica, alla stretta osservanza
delle leggi, dei regolamenti e delle disposizioni ricevute, all'ottemperanza
scrupolosa dei doveri civili che incombono ad ogni cittadino ed
in particolare ai dipendenti della pubblica amministrazione.
a) Tutti gli appartenenti al Corpo dei Vigili Urbani
sono muniti di tessera di riconoscimento rilasciata dal Sindaco
e vistata dall'Autorità competente, che debbono portare
sempre con sé ed esibire ogni qualvolta occorre dimostrare
la propria qualifica.
Lo smarrimento della tessera personale deve essere immediatamente
denunciato.
b) Tutti gli appartenenti al Corpo dei Vigili Urbani:
- hanno l'obbligo
di presentarsi in servizio presso la Sezione o uffici di appartenenza,
oppure sul luogo ove debbono svolgere la loro prestazione, secondo
orari prestabiliti ed in divisa;
- sono tenuti,
in caso di assenza o di impossibilità di recarsi sul luogo
comandato, ad avvisare immediatamente la propria Sezione di appartenenza;
- sono tenuti
ad assolvere con ogni cura ed assiduità i doveri d'ufficio
e di servizio, sotto la stretta osservanza delle leggi, dei regolamenti,
delle ordinanze, delle istruzioni e delle direttive ricevute,
in modo da assicurare il miglior andamento del servizio;
- debbono osservare
scrupolosamente il segreto d'ufficio;
- debbono in servizio
tenere un contegno e modi corretti e tali da ispirare fiducia
e rispetto sia verso i cittadini sia verso i colleghi;
- non debbono
fumare in pubblico in momenti particolari del servizio;
- sono tenuti,
alla ripresa del servizio dopo qualsiasi assenza, a prendere subito
conoscenza delle disposizioni nel frattempo emanate.
c) Gli appartenenti al Corpo dei Vigili Urbani sono
tenuti a salutare:
- i cittadini,
ove ne vengano a contatto per ragioni di servizio;
- le Autorità
civili, politiche, militari e religiose;
- i propri colleghi;
inoltre, sia singolarmente,
sia in formazione di reparto:
- il gonfalone
della Città;
- il gonfalone
dei Comuni decorati con medaglia d'oro al valore;
- i personaggi
ed i simboli cui sono dovuti gli onori.
Il Vigile fa il saluto secondo
l'uso militare.
1. Agli effetti delle disposizioni contenute nel presente Regolamento, la denominazione di Vigile è riferita a tutti gli appartenenti al Corpo.
2. A termine dell'articolo 221 del Codice di Procedura Penale (6), i vigili sono agenti di polizia giudiziaria, e con le modalità previste dall'articolo 18 della Legge 31 agosto 1907, n. 690 e dell'articolo 126 del Regolamento alla Legge Comunale e Provinciale 12 febbraio 1911 n. 27 (7), possono ottenere il riconoscimento della qualifica di Agente di Pubblica Sicurezza.
3. I responsabili di area, di coordinamento per obiettivi, i responsabili di nucleo operativo o di settore ed i Vigili di quartiere, quali "ufficiali" e "sottoufficiali" questi ultimi sono anche ufficiali di Polizia Giudiziaria in base alle norme stabilite dal Codice della Strada.
4. Ai Vigili possono essere attribuite le funzioni di Messo Comunale nei modi indicati dall'articolo 273 della Legge Comunale e Provinciale 3 marzo 1934, n. 382 (8), nonché le funzioni di messo di conciliatura nei modi indicati dalle leggi vigenti.
1. Il personale appartenente al Corpo dei Vigili Urbani è costituito secondo la pianta organica allegata (9), la quale forma parte integrante del presente Regolamento.
2. Tutti gli appartenenti al Corpo a cura ed a carico della Civica Amministrazione sono assicurati presso l'INAIL.
1. La denominazione degli appartenenti al Corpo
di Polizia Municipale è la seguente:
- Comandante del Corpo di Polizia Municipale
- Direttore di Divisione
- Vicario - Dirigente Coordinatore e Vicario
del Direttore di Divisione
- Dirigente di Polizia Municipale - Dirigente
di Settore
- Commissario Titolare di Posizione Organizzativa
- Vice Commissario - Commissario
- Ispettore - Ispettore Capo
- Agente - Agente Scelto - Assistente.
2. I distintivi di grado sono quelli individuati dalla normativa regionale vigente.
3. I Vice Commissari si fregiano del distintivo di grado con "due stelle a sei punte", al momento del compimento del decimo anno di anzianità nella funzione, assumono la denominazione di "Commissari" e si fregiano del distintivo di grado con "tre stelle a sei punte".
4. Gli Ispettori si fregiano del distintivo di grado con "un rombo"; al momento del compimento del decimo anno di anzianità nella funzione, assumono la denominazione di "Ispettori Capo" e si fregiano del distintivo di grado con "due rombi".
5. Gli Agenti, al momento del compimento del decimo anno di anzianità nella funzione, assumono la denominazione di "Agenti scelti" e si fregiano del distintivo di grado con "un baffo argentato", trascorsi 20 anni di anzianità nella funzione, assumono la denominazione di "Assistenti" e si fregiano del distintivo di grado con "due baffi argentati".
1. Tutti gli appartenenti al Corpo di Polizia Municipale,
ciascuno in relazione alle mansioni ed alle responsabilità
proprie del profilo professionale rivestito (Dirigente, Ufficiale,
Sottufficiale ed Agente), analiticamente di seguito declinate,
ed indipendentemente dalle specifiche attribuzioni di cui alla
collocazione nella struttura organizzativa, assolvono all'espletamento
dei servizi istituzionali di Polizia Locale a valenza generale
di cui agli articoli 3 e 5 della Legge 65/1986.
1) - "Dirigenti"
1a) - "Comandante - Direttore
della Divisione"
E' responsabile dell'organizzazione e del coordinamento
tecnico, amministrativo e disciplinare del Corpo; risponde del
raggiungimento degli obiettivi assegnati nel quadro degli indirizzi
e del coordinamento generale di competenza del Sindaco e degli
Assessori delegati in materia. Ha, inoltre, le attribuzioni ed
i doveri di carattere generale stabiliti dall'articolo 9 della
Legge 7 marzo 1986, n. 65 e dal Regolamento
di organizzazione e ordinamento della dirigenza.
1b) - "Vicario - Dirigente
Coordinatore e Vicario del Direttore di Divisione"
Nell'ambito
delle rispettive competenze e con l'osservanza delle disposizioni
impartite dal Comandante è responsabile della realizzazione
degli obiettivi assegnati, nonché dell'efficienza della
gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali attribuite
alla struttura cui è preposto. Sovrintende al coordinamento
tecnico, amministrativo di settori funzionalmente omogenei. Svolge,
inoltre, le funzioni di Vicario del Direttore della Divisione
ed ha le attribuzioni ed i doveri di carattere generale stabiliti
dal Regolamento di organizzazione e ordinamento
della dirigenza.
1c) - "Dirigente di Polizia
Municipale"
Nell'ambito
delle rispettive competenze e con l'osservanza delle disposizioni
impartite dal Comandante è responsabile della realizzazione
degli obiettivi assegnati, nonché dell'efficienza della
gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali attribuite
alla struttura cui è preposto. Ha, inoltre, le attribuzioni
ed i doveri di carattere generale stabiliti dal Regolamento
di organizzazione e ordinamento della dirigenza.
2) - "Ufficiali"
2a) - "Commissario Titolare
di P.O."
Provvede
in relazione a quanto lui affidato dal Dirigente di Polizia Municipale
competente per materia, ad emanare disposizioni alle rispettive
Sezioni Territoriali di Circoscrizione, Nuclei, Reparti ed Uffici
per l'opportuna uniformità di applicazione ed interpretazione
di norme, coordina le operazioni in caso di manifestazioni eccezionali.
Cura il coordinamento delle attività del personale ed è
responsabile degli strumenti operativi assegnati per l'espletamento
di tutti i servizi d'istituto nella zona di giurisdizione.
Cura la conoscenza e la corretta applicazione delle norme relative
al servizio emanate dalla Direzione.
Programma settimanalmente il servizio avendo cura di provvedere
all'indispensabile avvicendamento del personale destinato ai vari
rami e turni di servizio di istituto.
In caso di avvenimenti imprevisti i servizi già programmati
possono essere modificati entro le ore 19 per il giorno successivo,
apportando al memoriale le opportune modifiche. Per le necessità
urgenti ed eccezionali valgono le disposizioni di cui agli articoli
successivi.
Tutti i servizi devono essere registrati dal Commissario Titolare
di P.O. su apposito registro di cui il sunto deve essere affisso
nella sala riunioni.
E' responsabile della tenuta e della conservazione del registro
del servizio, provvedendo alla compilazione giornaliera degli
orari e delle zone di intervento in modo indelebile.
E' responsabile della cassa, dei locali e dei materiali in dotazione,
cura ed aggiorna l'inventario.
Mantiene i rapporti con il Presidente del Consiglio di Circoscrizione.
E' responsabile del buon funzionamento della Sezione Territoriale
di Circoscrizione, del Nucleo, Reparto o Ufficio affidatogli.
2b) - "Vice Commissario
- Commissario"
Ha
il compito, per quanto riguarda le zone e/o i settori assegnatogli
(commercio, edilità, igiene, viabilità, ecc.), di
mantenere il collegamento con il Dirigente, responsabile del medesimo
settore e di curare l'informazione nei confronti degli appartenenti
alla sezione.
Coadiuva il Commissario Titolare di P.O. e lo sostituisce in caso
di temporanea assenza o temporaneo impedimento.
Coordina il lavoro del personale affidato ai vari turni di servizio
ed interviene con gli opportuni provvedimenti in tutti i casi
in cui si riscontrano situazioni di carattere eccezionale.
3) - "Sottufficiali"
"Ispettore - Ispettore
Capo" - svolge attività con contenuto tecnico, gestionale,
con responsabilità di risultati relativi a diversi processi
produttivi/amministrativi, attività che possono essere
caratterizzate da elevata complessità dei problemi da affrontare
basata su modelli teorici non immediatamente utilizzabili ed ampiezza
delle soluzioni possibili, comportanti relazioni organizzative
interne di natura negoziale, gestite anche tra unità organizzative
diverse da quella di appartenenza, relazioni esterne (con altre
istituzioni) di tipo diretto, anche con rappresentanza istituzionale
e relazioni con gli utenti di natura diretta, e negoziale.
Coordina dipendenti della categoria inferiore nella programmazione
gestionale delle attività, curando la disciplina e l'impiego
tecnico-operativo del personale e fornendo istruzioni nelle aree
operative di competenza, si occupa dell'istruttoria formale delle
pratiche e provvedimenti specifici di un certo livello di complessità,
elabora dati e programmi nelle materie di competenza.
Svolge inoltre attività di vigilanza nei settori di competenza
della Polizia Municipale e locale, utilizzando anche strumenti
complessi e segnalando ai competenti uffici eventuali situazioni
rilevanti, può compiere tutti gli atti previsti dalle funzioni
ricoperte ed anche quelle di base dell'area di vigilanza; conduce
tutti i mezzi in dotazione, come gli altri appartenenti alla Polizia
Municipale e locale.
4) - "Agenti"
"Agente - Agente Scelto
- Assistente" - svolge i normali servizi di istituto.
2. Tutto il personale, fatta eccezione di quello di cui al numero 4, riveste la qualifica di Ufficiale di Polizia Giudiziaria ai sensi e per gli effetti dell'articolo 5 della Legge 7 marzo 1986 n. 65 e dell'articolo 57 comma 3 del Decreto Presidente della Repubblica 22 settembre 1988 n. 477.
1. La gerarchia tra i vigili è determinata dal livello funzionale e, nello stesso livello, dall'anzianità ai sensi del vigente Regolamento generale per il personale.
2. Quando sono in servizio due o più vigili dello stesso livello il comando e la responsabilità spettano al più anziano.
1. L'orario normale di servizio è quello stabilito dagli accordi sindacali con l'Amministrazione.
2. Quando le necessità lo richiedono, i Vigili sono tenuti a prestare servizio per un numero superiore di ore ed in turni diversi da quelli normali, salvo il diritto al recupero o al compenso previsto per il lavoro straordinario.
3. I servizi sono predisposti per turni nelle 24 ore di tutti i giorni dell'anno, domeniche ed altre festività comprese, e sono regolati in modo che quelli più gravosi siano equamente ripartiti fra tutti gli appartenenti al Corpo.
1. Mensilmente o a causa di imprevedibili urgenti necessità per periodi più brevi, la Direzione darà alle Sezioni territoriali di Circoscrizione le direttive di massima al fine di permettere la programmazione del servizio, indicando la forza da mettere a disposizione per sopperire alle necessità per le manifestazioni a carattere ricorrente ed eccezionale (cortei, manifestazioni sportive, centro storico, ecc.).
2. Nei casi di assoluta urgenza o di imprevedibilità, il responsabile di area è autorizzato a fare eseguire agli agenti prestazioni straordinarie nei limiti strettamente richiesti dalle esigenze del servizio, riferendone subito all'Assessore ed alla Ripartizione Personale per la parte di competenza.
1. All'ora prescritta i responsabili di nucleo operativo trasmettono ogni mattina alla Direzione un succinto rapporto dei fatti avvenuti nelle ultime 24 ore. Dei fatti e degli avvenimenti più importanti deve essere data notizia al responsabile di area.
2. In mancanza di disposizioni dalla Direzione, i responsabili ed i vigili in servizio adotteranno i provvedimenti più opportuni con i mezzi a disposizione.
3. In ogni caso, gli appartenenti al Corpo devono dare immediata notizia alla Centrale operativa, nonché informare tempestivamente il Comando del Corpo, tramite dettagliata relazione, degli avvenimenti e situazioni di particolare rilevanza occorsi in occasione dei servizi espletati.
1. Le domande, le istanze ed i reclami debbono essere presentati per iscritto seguendo la via gerarchica e non possono essere firmati che dai diretti interessati. I superiori non possono ricusare di controfirmare dopo aver espresso il proprio parere in merito, se prescritto, e trasmettere a chi di dovere i reclami e le istanze ricevute. Le risposte saranno comunicate per via gerarchica.
1. Sono prestazioni straordinarie quelle imposte da circostanze di carattere eccezionale e/o imprevedibile, con il compenso previsto dalle norme contrattuali per il lavoro straordinario, quando necessità immediate lo richiedono, gli agenti sono tenuti a prestare servizio per un numero superiore di ore.
2. Non può essere chiesto prolungamento di orario al personale che abbia prestato servizio in ore notturne. E' compito del responsabile di nucleo operativo documentare esaurientemente le prestazioni di carattere straordinario effettuate dal personale.
3. Appositi elenchi dovranno essere affissi nella bacheca di servizio.
1. Gli agenti hanno facoltà di prendere visione e di richiedere per via gerarchica informazioni sull'esito dei verbali da loro redatti e dei loro rapporti di servizio.
1. L'Amministrazione della Città di Torino predispone, in base alla Legge Regionale sulla F.P., una scuola di Formazione Professionale, istituita e regolamentata con apposita deliberazione del Consiglio Comunale.
2. L'Amministrazione comunale, con specifica deliberazione,
nomina un Consiglio d'Istituto che sovraintende al corretto funzionamento
ed espletamento dei Corsi di formazione professionale, provvedendo:
- a promuovere ed approvare i programmi dei corsi;
- a nominare o revocare il Direttore dei corsi, gli
insegnanti, gli istruttori ed il personale necessario per la gestione
dei corsi stessi;
- ad esercitare l'attività di vigilanza sul
funzionamento dei corsi.
3. I corsi di formazione professionale per Vigili
Urbani devono avvenire in tre diversi momenti di qualificazione:
A - Qualificazione Professionale per coloro che appena assunti
debbono essere messi in grado di operare in modo autonomo ed autosufficiente
per svolgere i normali servizi di istituto.
B - Aggiornamento Professionale che deve vedere coinvolti tutti
gli appartenenti al Corpo ogni qualvolta vi sia necessità
od in relazione a nuove disposizioni di leggi o regolamenti o
per esigenze diverse.
C - Qualificazione superiore per quegli appartenenti al Corpo
che debbono svolgere le mansioni di grado superiore.
1 - Corsi per gli agenti di prima nomina.
Gli agenti di prima nomina seguiranno un corso di istruzione professionale
e di addestramento alternando periodi di teoria a periodi di pratica
nelle sezioni territoriali.
2 - Corsi di aggiornamento professionale.
Periodicamente tutti gli appartenenti al Corpo parteciperanno
ai corsi di aggiornamento professionale in modo da poter approfondire
la conoscenza su tutte le materie di competenza degli stessi nello
svolgimento delle proprie mansioni.
Detti corsi dovranno essere tenuti usando le ore previste nei
contratti nazionali per l'aggiornamento professionale.
3 - Corsi di qualificazione professionale superiore.
Al fine di dare la possibilità a tutti gli appartenenti
al Corpo di accedere al grado superiore saranno organizzati corsi
a superamento. Detti corsi saranno tenuti fuori dall'orario e
su adesione volontaria degli interessati.
Sarà cura del responsabile di area organizzare turni di
lavoro per gli interessati, in modo da garantire la frequenza
ai corsi.
1. L'Amministrazione Comunale può altresì destinare temporaneamente a servizi amministrativi a sola rilevanza interna gli appartenenti al Corpo Vigili Urbani che siano destinatari di comunicazione giudiziaria o sottoposti a procedimento penale anche per uno dei reati di cui all'articolo 8 Testo Unico della Legge Comunale e Provinciale (11) o altri che possono comportare l'interdizione dai pubblici uffici ovvero, previo parere della commissione di disciplina, che siano sottoposti a procedimento disciplinare per gravi infrazioni ai propri doveri.
2. Agli stessi verrà inoltre inibito l'uso della divisa e verranno ritirate l'arma in dotazione e la tessera di riconoscimento come appartenente al Corpo, la quale sarà sostituita con la tessera propria di ogni dipendente comunale, ferma restando la contestuale richiesta alla Prefettura di revoca della qualifica di agenti ed ufficiali di Pubblica Sicurezza.
1. La divisa degli appartenenti al Corpo dei Vigili Urbani è fornita dall'Amministrazione comunale con le caratteristiche e le modalità stabilite dal regolamento vestiario.
2. E' fatto divieto di apportare modifiche alla divisa o indossare oggetti o indumenti non di prescrizione.
3. In servizio si deve sempre indossare la divisa completa e si deve essere armati di pistola d'ordinanza qualora assegnata in dotazione.
4. Eventuali casi eccezionali di dispensa dal vestire in servizio la divisa debbono essere autorizzati dal Comandante o dal Dirigente competente per il personale.
1. L'armamento individuale d'ordinanza consiste in una pistola oppure in un revolver, munito di relativa cintura e fondina, il cui tipo sia iscritto nel Catalogo Nazionale delle armi comuni da sparo, previsto dalla legge.
2. Agli agenti possono essere dati in consegna per ragioni inerenti alle lezioni ed esercitazioni di tiro e per la partecipazione alle gare sportive locali, nazionali ed internazionali, le armi il cui tipo sia iscritto nel predetto catalogo.
1. In applicazione del combinato disposto degli
articoli 2 e 20, comma 1, del Decreto Ministeriale 145/1987, e
fermo restando quanto disposto dall'articolo 22, comma 3, del
presente Regolamento, sono individuati quali servizi da svolgersi
con l'arma i seguenti:
1) servizi esterni di vigilanza;
2) servizi di vigilanza e protezione della casa Comunale;
3) servizi di vigilanza e protezione dell'armeria;
4) servizi di pronto intervento e notturni.
2. Ai sensi del punto 1) del comma che precede sono da considerarsi servizi esterni di vigilanza: i servizi di polizia stradale, i servizi ed attività di polizia giudiziaria, i servizi ed attività di polizia amministrativa locale (commerciale, annonaria, edilizia ed urbanistica ambientale, tributaria, sanitaria, ecc.), i servizi ed attività in concorso con Forze di Polizia dello Stato a mente dell'articolo 3 della Legge 65/1986 e s.m.i., nonché nell'effettuazione dei piani coordinati di controllo del territorio a mente dell'articolo 17 della Legge 128/2001 e s.m.i., i servizi di vigilanza, scorta e piantonamento di strutture e beni comunali, i servizi e attività per le quali sia comunque corrisposta la cosiddetta "indennità di ordine pubblico", così come individuata dall'articolo 5 del Decreto Legislativo del Capo Provvisorio dello Stato 222/1947 e s.m.i..
3. Per i servizi di rappresentanza è prevista la dotazione della sciabola per i soli servizi di guardia d'onore in occasione di feste o funzioni pubbliche per una dotazione massima di 50 sciabole.
4. I sotto elencati servizi e attività possono
essere svolti anche senza arma purché con l'opportuna dotazione
dei presidi di autotutela di cui al successivo articolo 23 ter:
1) servizi di regolazione del traffico e della circolazione
stradale;
2) attività connesse alla rilevazione dei sinistri
stradali;
3) attività di accertamento di carattere amministrativo;
4) attività di notificazione di atti;
5) servizi volti al controllo dell'osservanza dei
regolamenti comunali;
6) servizi volti a favorire il mantenimento del decoro
urbano.
5. Il possesso e la permanenza dei requisiti psicofisici
per l'assegnazione dell'arma è verificato tramite accertamenti
sanitari presso le competenti strutture pubbliche.
Dopo la richiesta dell'accertamento sanitario ed in attesa dell'esito
del medesimo, l'assegnazione dell'arma è sospesa tramite
il versamento all'armeria, di cui all'articolo 10 del Decreto
Ministeriale 145/1987.
6. Il Comandante, con provvedimento motivato ai sensi del sopraccitato articolo 10, può disporre temporaneamente la sospensione dell'assegnazione dell'arma in relazione al verificarsi di particolari situazioni e/o eventi.
1. In esecuzione dell'articolo 4 del Regolamento
Regionale di cui al Decreto Presidente Giunta Regionale n. 11/R
del 1 luglio 2008, sono assegnati i seguenti strumenti di autotutela
ai seguenti servizi:
- spray irritante: assegnato a tutto il personale
che sia adibito all'espletamento di servizi di cui all'articolo
23 bis;
- manette: assegnato a tutto il personale che sia
adibito all'espletamento di servizi di cui all'articolo 23 bis,
fatte salve le attuali dotazioni individuali;
- mazzetta segnaletica/sfollagente: assegnato a tutto
il personale che sia adibito all'espletamento di servizi di cui
all'articolo 23 bis;
- tonfa: assegnato individualmente al personale dei
reparti:
1) Nucleo Progetti e Servizi
Mirati;
2) Squadre Nomadi presso le
Sezioni Territoriali V e VI;
3) ai sensi dell'articolo
2, comma 2, del Regolamento Regionale di cui al D.P.G.R. n. 11/R
del 1 luglio 2008, il Comandante può disporre l'assegnazione
del tonfa per gli "specifici servizi che lo facciano ritenere
necessario" nel rispetto dei requisiti individuali di cui
all'articolo 6 del citato Regolamento Regionale.
1. Le modalità di assegnazione, custodia e gestione dell'armamento della Polizia Municipale di cui all'articolo 23 ter sono disciplinate ai sensi di quanto disposto dal Capo III "Tenuta e custodia delle armi" del Decreto Ministeriale 145/1987.
2. Agli addetti al servizio di Polizia Municipale,
ai quali è conferita la qualifica di pubblica sicurezza,
è assegnata l'arma in via continuativa ai sensi dell'articolo
6 del Decreto Ministeriale 145/1987, per tutta la durata del rapporto
di servizio, salvo che non intervengano:
a. la revoca della qualità di agente di pubblica
sicurezza;
b. la sospensione della qualità di agente di
pubblica sicurezza;
c. la perdita dei requisiti psicofisici minimi e/o
dei requisiti tecnici di cui all'articolo 23 sexies del presente
Regolamento.
1. L'Ufficio Armeria avrà il compito della tenuta dei registri di carico e scarico di cui all'articolo 5 del Regolamento Regionale di cui al Decreto Presidente Giunta Regionale n. 11/R del 1 luglio 2008.
1. L'assegnazione e la detenzione dell'arma da
parte del personale del Corpo di Polizia Municipale è subordinata
al possesso dei requisiti psicofisici minimi e tecnici prescritti
dal presente Regolamento e meglio specificati nei paragrafi seguenti:
1) Requisiti visivi:
a) soggetti con
visione binoculare:
visus
naturale minimo: 1/10 per ciascun occhio;
visus
corretto: 10/10 complessivi.
E'
ammessa correzione con lenti sferiche positive fino a 5 diottrie
e negative fino a 10 diottrie; l'eventuale differenza tra gli
occhi non deve essere superiore a 3 diottrie per l'ipermetropia
e a 5 diottrie per la miopia.
Per
correzione si intende la correzione totale.
Per
quanto concerne la correzione dell'astigmatismo, non sono ammessi
vizi di refrazione superiori alle 3 diottrie per l'astigmatismo
miopico, alle 2 diottrie per l'astigmatismo ipermetropico e alle
4 diottrie per l'astigmatismo misto;
b) soggetti
monocoli:
visus
naturale minimo: 1/10;
visus
corretto: 9/10.
E'
ammessa correzione con lenti sferiche positive fino a 5 diottrie
e negative fino a 10 diottrie.
Per
correzione si intende la correzione totale.
Per
quanto concerne la correzione dell'astigmatismo, valgono gli stessi
valori riferiti ai soggetti con visione binoculare.
c) senso
cromatico sufficiente con percezione dei colori fondamentali,
accertabile con il test delle matassine colorate.
2) Requisiti uditivi: soglia uditiva non superiore
a 20 dB nell'orecchio migliore (come soglia si intende il valore
medio della soglia audiometrica espressa in dB HL per via aerea
alle frequenze di 500, 1000, 2000 Hz); comunque la soglia per
ciascuna frequenza deve essere inferiore a 50 dB. In alternativa,
percezione della voce di conversazione con fonemi combinati a
non meno di 8 metri di distanza, con non meno di 2 metri per l'orecchio
peggiore, raggiungibile anche con l'utilizzo di protesi acustiche
adeguate.
3) Adeguata capacità degli arti superiori e
della colonna vertebrale raggiungibile, in caso di minorazioni,
anche con l'adozione di idonei mezzi protesici od ortesici che
consentano potenzialmente il maneggio sicuro dell'arma.
4) Assenza di alterazioni neurologiche che possano
interferire con lo stato di vigilanza o che abbiano ripercussioni
invalidanti di carattere motorio, statico o dinamico. Non possono
essere dichiarati idonei i soggetti che hanno sofferto negli ultimi
due anni di crisi comiziali.
5) Assenza di disturbi mentali, di personalità
o comportamentali.
In particolare, non deve riscontrarsi dipendenza da sostanze stupefacenti,
psicotrope e da alcool. Costituisce altresì causa di non
idoneità l'assunzione anche occasionale di sostanze stupefacenti
e l'abuso di alcool e/o psicofarmaci.
6) Requisiti tecnici: aver effettuato il necessario
addestramento ed aver conseguito e mantenuto l'abilitazione al
maneggio e all'uso dell'arma alla fine di un corso di lezioni
regolamentari per l'addestramento al tiro con armi comuni da sparo,
presso la struttura del tiro a segno nazionale o altro Ente/Organismo
abilitato.
2. Il possesso dei requisiti psicofisici minimi sarà verificato in ambito medico legale prima dell'assegnazione al Corpo di Polizia Municipale del Comune di Torino.
3. La permanenza degli stessi sarà verificata
tramite accertamenti sanitari presso apposita Commissione Medica
Legale a seguito di una delle seguenti circostanze:
a) quando si ravvisino, da parte dei soggetti indicati
all'articolo 23 septies del presente Regolamento, situazioni di
ragionevole dubbio sull'idoneità di detenzione dell'arma;
b) specifica richiesta della Divisione Corpo di Polizia
Municipale e/o del Servizio Centrale Risorse Umane, eventualmente
anche su consiglio del Medico Competente;
c) richiesta motivata di essere sottoposto ad accertamenti,
da parte dell'operatore di Polizia Municipale.
4. Le procedure e le modalità di effettuazione degli accertamenti volti alla verifica dei requisiti e delle condizioni di cui al presente articolo sono disposte dalla Commissione Medica Legale.
5. Qualora, dagli accertamenti diagnostici la detenzione dell'arma risulti incompatibile, in modo stabile e continuativo, il Comandante del Corpo dispone la revoca del provvedimento di assegnazione dell'arma.
6. Se, invece, dagli accertamenti diagnostici, risulti che non emergono elementi ostativi all'assegnazione dell'arma, il Comandante del Corpo provvede alla restituzione immediata della medesima.
1. Il Comandante, i Dirigenti ed, in caso d'urgenza, anche i Responsabili di Reparto, dispongono il versamento cautelare dell'arma d'ordinanza quando siano accaduti fatti, comportamenti, o siano in atto situazioni tali da ritenere che vi sia ragionevole dubbio dell'assenza o compromissione dei requisiti di cui all'articolo 23 sexies, a tutela della sicurezza dell'addetto o di altre persone.
2. Il Comandante od il Dirigente responsabile dell'armeria del Corpo di Polizia Municipale procedono al versamento cautelare dell'arma in dotazione quando l'addetto non sia risultato idoneo alle prove di tiro e maneggio. Al superamento delle prescritte prove, l'arma viene riconsegnata all'assegnatario a cura dell'Armeria del Corpo.
3. Il versamento dell'arma d'ordinanza avviene ai sensi del Decreto Ministeriale 4 marzo 1987, n. 145, con provvedimento motivato. Tale provvedimento viene comunicato tempestivamente al Comandante, qualora non sia stato adottato dal medesimo. Il versamento dell'arma d'ordinanza avviene qualora non siano rispettati i requisiti previsti nell'articolo 23 sexies del presente Regolamento.
4. In caso di urgenza e/o di stato di necessità, il versamento può essere disposto, sotto la propria responsabilità, dal superiore gerarchico, qualora sia venuto a conoscenza di situazioni pregiudizievoli riconducibili ad una delle fattispecie previste nell'articolo 23 sexies del presente Regolamento. Il superiore gerarchico è, ad ogni modo, tenuto a darne tempestiva comunicazione al Responsabile di Reparto che deve provvedere tempestivamente all'eventuale conferma della disposizione informando il proprio Dirigente di riferimento.
5. Sempre, quando l'arma viene versata, deve essere immediatamente consegnata al Consegnatario dell'armeria che provvederà a custodire la medesima ed a rilasciare apposita ricevuta che verrà trattenuta dal Dirigente che ha proceduto al ritiro. Contestualmente al versamento cautelare, o comunque nel più breve tempo possibile, i Dirigenti/Responsabili devono attivare immediatamente le procedure necessarie per effettuare gli accertamenti sanitari secondo le modalità indicate nell'articolo 23 sexies del presente Regolamento.
6. A seguito del versamento dell'arma d'ordinanza per qualunque motivo, ad eccezione dell'ipotesi di cui al secondo comma del presente articolo, il dipendente viene avviato a visita presso la Commissione Medica Legale, su sua richiesta o d'ufficio.
1. Tutti gli appartenenti al Corpo dei Vigili Urbani debbono essere in possesso della patente di guida per autoveicoli e sono tenuti ad usare i mezzi in dotazione del Servizio.
2. A cura dell'Amministrazione comunale verranno sviluppati programmi di esercitazione alla guida della motocicletta per quegli agenti che dovranno svolgere servizi in motociclo.
3. I mezzi di trasporto di qualsiasi tipo in dotazione non possono essere usati che per ragioni di servizio ed in circostanze nelle quali sia giustificato il loro impiego.
4. In casi eccezionali ed urgenti il responsabile di area può autorizzare l'impiego dei mezzi in dotazione anche fuori dal territorio comunale.
5. Per ogni servizio motorizzato dovrà essere compilato l'apposito modulo del libretto di macchina o di motocicletta da trasmettere alla Ripartizione competente tramite la Direzione, la quale trascriverà i dati nel registro permanente di macchina.
6. Per la pulizia e la manutenzione dei veicoli in dotazione al Servizio provvederà la Ripartizione competente.
1. La partecipazione della delegazione del "Gruppo
Sportivo Vigili Urbani di Torino" (costituito con deliberazione
del Consiglio Comunale del 15 ottobre 1985 - mecc. 8509513/48
- e disciplinato dal relativo statuto associativo) alle competizioni
sportive di categoria, all'interno o all'esterno del territorio
comunale, è favorita dall'Amministrazione Comunale nei
limiti e modi seguenti:
a) ciascuna disciplina sportiva del Gruppo è
ammessa a partecipare, al corrispondente campionato nazionale
annuale di Polizia Municipale A.S.P.M.I. (Associazione Sportiva
Polizia Municipale d'Italia), e comunque in misura complessiva
non superiore a 12 campionati nazionali A.S.P.M.I. nel corso dello
stesso anno solare;
b) gli atleti iscritti alle gare di cui alla lettera
a) accompagnati da un responsabile tecnico, sono considerati in
servizio ordinario nelle giornate di svolgimento effettivo della
rispettiva manifestazione sportiva. La selezione meritocratica
di detti atleti è fatta in base alle accertate competenze
sportive o ai risultati agonistici conseguiti singolarmente ed
in squadra, in relazione alle necessità numeriche obiettive
di ciascuna disciplina. In nessun caso potrà essere autorizzata
l'effettuazione di dette attività in servizio straordinario;
c) alla delegazione sportiva del Gruppo è riconosciuto
l'uso dei veicoli dell'Amministrazione eventualmente necessari
al trasporto degli atleti e delle attrezzature sportive al seguito,
compatibilmente alle esigenze di servizio e fatta salva la disponibilità
degli stessi, comprensivo dei connessi oneri assicurativi, di
carburante e di pedaggio stradale. I mezzi di trasporto sono condotti
da un componente della delegazione sportiva, limitatamente al
tempo d'impiego per il viaggio e per le eventuali esigenze sportive
o di collegamento;
d) il gruppo sportivo provvede con propri fondi autonomamente
gestiti, a carico dei partecipanti, a sostenere le spese relative
al vitto, all'alloggio e trasporto con altri mezzi diversi da
quelli forniti dall'Amministrazione per le competizioni sportive
di cui alla lettera a) per le quali richieda l'autorizzazione
alla partecipazione dei suoi aderenti;
e) fermo restando quanto disposto dalla precedente
lettera d), e fatto salvo quanto previsto dai successivi commi
2 e 3, per le competizioni sportive di cui al presente articolo,
non è corrisposto alcun rimborso o competenza accessoria,
ad eccezione dell'eventuale indennità di trasferta;
f) la partecipazione di delegazioni del Gruppo ad
altre competizioni sportive, nazionali ed internazionali, può
essere concessa, nei modi e limiti di cui alle precedenti lettere
b), c), d) ed e), dal Comandante del Corpo su motivata richiesta
del Presidente del Gruppo e parere del Dirigente delegato;
g) al Gruppo Sportivo del Corpo è attribuito
un numero complessivo annuo di 200 giornate lavorative ordinarie,
destinate a consentire agli atleti, designati dal Presidente del
Gruppo ai sensi della lettera b), ed ai relativi accompagnatori
lo svolgimento delle attività di cui al presente comma
in normale orario di servizio.
2. Al fine di promuovere l'attività sportiva di cui al comma precedente, la Divisione Corpo di Polizia Municipale e la Direzione Sport e Tempo Libero potranno annualmente prevedere forme di contribuzione sia in beni e servizi, sia in forma finanziaria a favore dell'Associazione Gruppo Sportivo per le attività sportive di cui al precedente comma.
3. La spesa complessiva conseguente all'applicazione dei commi precedenti, è sostenuta congiuntamente dalla Divisione Corpo di Polizia Municipale e dalla Direzione Sport e Tempo Libero, che la prevederanno nell'ambito delle risorse di Bilancio ad essi assegnate.
(12)
1. Per quanto non previsto dal presente Regolamento si applicano le norme del regolamento generale per il personale del Comune e della Legge Comunale e Provinciale nonché le disposizioni via via emanate dall'Amministrazione Comunale.
(1) Gli allegati a cui fa riferimento l'articolo 3 non sono stati reperiti e, comunque, si ritengono superati.
(2) Le qualifiche degli appartenenti al Corpo vanno lette in relazione alle nuove denominazioni assunte con deliberazione mecc. 2002 11470/048 del 18 dicembre 2002 - vedasi articolo 10 del regolamento.
(3) I fonogrammi non sono attualmente previsti - vedasi circolari n. 8/2001 e 27/2007.
(4) La denominazione di alcuni uffici non è più attuale in relazione a diversi Ordini del Giorno sopravvenuti nel tempo.
(5) Con deliberazione del Consiglio Comunale in data 3 maggio 1988 (mecc. 8805457/48) è stato istituito il Reparto di Viabilità (successivamente denominato Viabilità centralizzata ed ora Nucleo Mobile) preposto alla vigilanza nella parte centrale della città e la cui attività deve esplicarsi anche in altre parti del territorio cittadino. I servizi riguardano: viabilità - emergenze ecologiche - rimozioni lavori stradali - protezione civile - manifestazioni varie - ordine pubblico - vigilanza uffici giudiziari - fiere - esposizioni - ricorrenze - pulizia meccanizzata ed altri analoghi.
(6) Il richiamo all'articolo 221 del Codice di Procedura Penale è ora intendersi riferito all'articolo 57 del Codice di Procedura Penale in vigore dall'ottobre 1989.
(7) Il richiamo all'articolo 18 della Legge 690/1907 è ora da intendersi riferito all'articolo 5 delle Legge 26 marzo 1986, n. 65, sull'ordinamento della Polizia Municipale.
(8) Abrogata dal Decreto Legislativo 267/2000 "Testo unico sugli enti locali".
(9) L'allegato cui fa riferimento l'articolo 9 non è stato reperito.
(10) Vedasi deliberazione della Giunta Regionale n. 36-2116 del 29 gennaio 2001 in relazione alla Legge Regionale n. 58/1987.
(11) Norma abrogata dal Decreto Legislativo
267/2000. L'articolo 8 così recitava:
"Non possono essere nominati agli uffici previsti nella presente
legge:
1. coloro che siano in istato di interdizione o di inabilitazione
per infermità di mente;
2. i commercianti falliti, finché duri lo stato di fallimento,
ma non oltre cinque anni dalla data della sentenza dichiarativa
del fallimento ovvero dalla data in cui sono considerati falliti,
a norma dell'art. 39 della legge 24 maggio 1903, n. 197;
3. coloro che siano ricoverati negli ospizi di carità e
coloro che siano abitualmente a carico della congregazione di
carità ovvero di altro istituto pubblico di assistenza
e beneficienza;
4. i condannati per diserzione in tempo di guerra, anche se abbiano
beneficiato di grazia, indulto od amnistia;
5. i condannati a pene detentive di qualunque genere per un tempo
maggiore di tre anni;
6. i condannati alla degradazione;
7. 1 condannati per delitti contro la personalità dello
Stato, contro la libertà individuale, prevista dagli articoli
da 600 a 607 del Codice Penale, per peculato, concussione e corruzione,
associazione a delinquere prevista dall'articolo 416 del Codice
Penale, patrocinio o consulenza infedele e millantato credito
previsto negli articoli 381, 382 e 383 del Codice Penale; per
delitti contro la fede pubblica, per delitti contro l'incolumità
pubblica, esclusi i colposi e quelli in cui concorra la circostanza
attenuante prevista dall'articolo 62, numero 4, del Codice Penale;
violenza carnale, corruzione di minorenni, atti osceni e di libidine
violenti, tratta, costrizione alla prostituzione, sfruttamento
di prostitute, lenocinio; omicidio, lesione personale seguita
da morte e quella prevista dall'articolo 583 del Codice Penale,
procurato aborto, furto, eccetto quando sia punibile a querela
della persona offesa, rapina, estorsione e sequestro di persona
a scopo di rapina o estorsione, truffa, altre frodi, appropriazione
indebita e danneggiamento previsto dall'articolo 635 del Codice
Penale; sia per l'uno sia per l'altro delitto, nei casi nei quali
si procede d'ufficio, ricettazione e bancarotta fraudolenta;
8. i condannati per delitti che, secondo le cessate legislazioni
penali o secondo le leggi penali speciali vigenti, corrispondono
ai delitti contemplati nel numero precedente;
9. coloro che furono due volte condannati per essere stati colti
in istato di manifesta ubriachezza ovvero per delitto commesso
in istato di ubriachezza. Tale incapacità avrà la
durata di cinque anni dal giorno in cui fu scontato o estinta
la pena inflitta con l'ultima condanna. In caso di recidiva entro
il termine suddetto, decorre un nuovo quinquennio dal giorno in
cui fu scontata o estinta la pena inflitta con la seconda condanna;
10. i condannati per mendicità;
11, coloro che siano stati condannati a termine degli articoli
108, 109 e 118 della Legge elettorale politica, Testo Unico 2
settembre 1928, n. 1993;
12. gli interdetti dai pubblici uffici e coloro che sono sottoposti
ad una misura di sicurezza detentiva o alla libertà vigilata,
gli assegnati al confino di polizia e gli ammoniti. Tale incapacità
cessa cinque anni dopo compiuto il termine della interdizione,
della misura di sicurezza, del confino o dell'ammonizione;
13. gli esercenti locali di meretricio.
Sono eccettuati i condannati riabilitati.".
(12) Non è stato reperito l'articolo 25.