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ALESSANDRO
PERISSINOTTO
(Torino
1964) insegna all'Università di Torino; ha pubblicato doversi saggi
di argomento semiotico. Alla narrativa approda nel 1997 con il romanzo
poliziesco L'anno che uccisero Rosetta (Sellerio), storia di un'indagine
condotta negli anni '60 in un remoto paese delle alpi piemontesi, al quale
fa seguito, nel 2000, La canzone di Colombano (Sellerio), un "noir"
ambientato tra Val di Susa e Delfinato all'inizio del Cinquecento. Collabora
inoltre con il quotidiano La Stampa, per il quale scrive articoli e racconti
che appaiono sul supplemento TorinoSette.
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MASUCCIO SALERNITANO, Novellino
Scrive Luigi Settembrini nel 1874: "Il Novellino di Masuccio
Salernitano è un libro a pochissimi noto, perché morde i
cattivi costumi dei preti e dei frati, i quali lo messero al primo Indice,
ne distrussero quante copie poterono averne in mano, e così riuscirono
a farlo dimenticare. Ora si ristampa […] perché è un
libro importante per la storia…". Perché ristamparlo
nel 1874 era chiaro, perché leggere nel 2001 questa raccolta di
novelle tardo quattrocentesca lo è di meno: bisogna leggerla perché
in quest'epoca di unti del Signore, di ciarlatani che fanno miracoli in
serie davanti alle telecamere, di zerbini e di leccaculo, ci serve un
po' di mancanza di rispetto che metta a nudo la verità, un po'
di grasse risate politicamente scorrette che svelino le ipocrisie di un
tempo, che poi sono anche quelle di oggi.
Alessandro
Perissinotto
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