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GIAN LUCA
FAVETTO
Scrive per La Repubblica e Diario.
Ha pubblicato cinque raccolte di poesia, l'ultima delle quali "Il
versante accogliente dell'ombra" è edita da Marcos e Marcos.
Sono usciti, sempre per Marcos e Marcos, i racconti "Chiunque va
a piedi è sospetto" e il romanzo "Tommaso Torelli, inseguitore".
Per Paravia ha scritto un saggio su Hemingway. Per Bompiani ha scritto
il racconto "Around the world" e per Millelire "Di natura
da definire".
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RAINER
MARIA RILKE, I quaderni di Malte Laurids Brigge, Elegie Duinesi, Lettere
a un giovane poeta
E'
come una foresta. Immaginazione, dolore, scrittura, solitudine, rabbia,
pace, ricordi: tutte queste cose insieme fanno una foresta con un castello
dentro. La foresta è l'opera di Rilke (un'ardua miniera fossile
di anime, per dirla quasi come un suo verso), il castello è Rainer
Maria in persona (un roccioso e fragile, talvolta domestico, *io* turrito).
Una persona con la penna negli occhi e il cuore sui polpastrelli. Una
sentinella del visibile e dell'invisibile. Con lo sguardo rivolto alla
vita. La vita pero' è là e lui è qua a scrivere,
a scriver*ne*. In mezzo, va in altalena la nostalgia, che si fa desiderio,
carne, vocazione, cammino, percorso, alla ricerca cosciente degli angeli
e del bello. "Il bello non è che il tremendo al suo inizio",
intuisce il poeta che dorme in ciascun uomo: provvedete a svegliarlo.
E regalategli Rilke, un autore che si mette in ascolto del proprio lettore:
forse, non fa capire il mondo, ma, se hai abbastanza coraggio, ti avvicina
a te stesso.
Gian
Luca Favetto
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