Torino nell'età moderna assorbe senza sosta uomini e donne dalle campagne e dalle vallate circostanti, mentre si ciba del loro grano, delle loro castagne, del loro bestiame, del loro formaggio e beve il loro vino. Lo fa però secondo modalità e intensità che non sono uniformi e indistinte, né dal punto di vista geografico, né da quello umano e sociale. La città intrattiene legami privilegiati con determinate località: le valli di Lanzo e la valle di Susa, ad esempio, costituiscono per secoli i mercati d'elezione su cui Torino si approvvigiona di burro e formaggi e di materiali da costruzione, ma rappresentano anche due dei principali serbatoi dell'immigrazione. A lungo Viù fornisce a Torino domestici e cuochi; altre zone si specializzano diversamente: osti valsesiani, facchini della val Grana, muratori biellesi concorrono a disegnare il mosaico di una città vivace e variopinta. Una città che conferma i suoi legami con il territorio che la circonda anche negli andamenti stagionali: Torino infatti respira al ritmo delle stagioni. Si svuota parzialmente nella bella stagione, quando nobili e benestanti si recano a villeggiare nei propri possedimenti di campagna, accompagnati da domestici e servitori, mentre i lavoratori stagionali tornano alle località d'origine per i lavori agricoli; torna a popolarsi in autunno, con il rientro dalla villeggiatura e il ritorno degli stagionali che nella città nuovamente affollata trovano opportunità di lavoro e di sostentamento. Contadini dei contorni di Susa. Incisione all'acquatinta
di CARLO CATTANEO
su disegno di FRANCESCO GONIN,
in Costumi Piemontesi. 2a serie, Valle di Susa, Torino, Pietro
Marietti, 1835. Susa. Incisione in acciaio di J. D. HARDING
su disegno di JAMES PATTISON
COCKBURN, Londra, 1821. Vaye between Susa and Turin. Incisione in acciaio di CHARLES
JOSEPH HULLMANDEL
su disegno di JAMES PATTISON
COCKBURN, Londra, 1820. Contadine di Viù. Incisione all'acquatinta di GALLO
GALLINA in Costumi dei contorni di Torino,
Torino, Pietro Marietti, 1834. Pastori montanari. Incisione all'acquatinta di GALLO GALLINA in Costumi dei contorni
di Torino, Torino, Pietro Marietti, 1834. |
Prosegui la vista: