«I
ncoraggiare la fede nelle persone può essere una cosa meravigliosa perché contiene sempre speranza. E con
Bach abbiamo proprio qualcuno che ci ha parlato di questa fede, che può raggiungerci a un livello diverso». Cosa
spinge un musicista a consacrare tutta la propria carriera musicale a Bach, coinvolgendo un numero straordinario
di musicisti in un crescendo di progettualità artistica e pedagogica di respiro internazionale? Helmuth Rilling è
fondatore, a ventun’anni nel 1954, della Gächinger Kantorei, nel 1965 del Bach Collegium e nel 1981 dell’Inter-
nationale Bachakademie, tutti e tre con sede a Stoccarda. «Alcuni dei pensieri di Bach sono così contemporanei
e applicabili ai contesti del XXI secolo. Sembra che lui abbia compreso certi problemi umani di fondo, e non solo
li ha compresi, ma ha voluto anche offrire possibili soluzioni».
Con le sue grandi
Kirchenmusiken
, in primis la
Matthäus-Passion BWV 244
– spiega Alberto Basso –, Bach scava
«nella natura del Cristo come se si fosse trattato di ispezionare, vivisezionandolo, il proprio intelletto e le pro-
prie qualità morali». «Bach – aggiunge invece Rilling – non esclude lo spirito, il pensiero razionale, ma lo rende
parte della sua musica. E penso che questa combinazione di sentimento,
emozione, insieme con la razionalità e la costruzione e l’architettura, sia
proprio la qualità speciale della musica di Bach, ed è forse ciò di cui oggi
abbiamo così bisogno. Considero Bach un maestro
par excellence
».
Chissà fino a che punto l’11 aprile 1727, allorché la
Matthäus-Passion
venne eseguita per la prima volta, c’era consapevolezza di cotanta ric-
chezza e profondità spirituale sia da parte del
Thomaskantor
sia da parte
dei fedeli che affollavano la Thomaskirche di Lipsia. Era Venerdì Santo. La
preoccupazione di Bach, in realtà, era soprattutto quella di edificare in
modo opportuno i parrocchiani durante le quattro-cinque ore del servizio
vespertino (predica a metà inclusa) tramite una
Passionsmusik
. Aveva op-
tato per il genere della Passione oratoriale. In pratica, un mix di Vangelo
(Mt 26, 1-75; 27, 1-66), di ventotto testi madrigalistici usciti dalla penna di
Picander, al secolo Christian Friedrich Henrici, un prolifico verseggiatore
a cui Bach amava attingere, e di dodici
Kirchenlieder
, corali armonizzati.
Una normale
Gebrauchsmusik
, dunque, la considerava Bach, una mu-
sica d’ordinario utilizzo, non certo un
opus conclusum
, né tanto meno
un irripetibile
meisterwerk
. Tant’è che, dovendola rieseguire nel 1729, nel
1736 e intorno al 1740, si sentì libero di apportare tutte le modifiche del
caso. Non c’è da stupirsi più di tanto, quindi, se la
Matthäus-Passion
cadde
nell’oblio fino alla riscoperta berlinese di Mendelssohn l’11 marzo 1829,
storico
starting point
della
Bach-Renaissance
.
«Penso che le opere sacre di Bach trattino di problemi umani molto gene-
rali. Nella
Passione secondo Matteo
, per esempio, sentiamo la musica par-
lare di amore, odio, sofferenza, morte e altre cose. Bach ci insegna a guar-
dare a questi problemi umani da un punto di vista speciale, il suo punto di
vista, secondo il quale si possono risolvere solo guardando a un’autorità
più alta».
Insight
profondo d’un interprete che da decenni continua a scan-
dagliare, battuta per battuta, sublimi partiture come la
Matthäus-Passion
.
Coinvolgendo in questo suo percorso, merito nel merito, solisti sempre di
straordinaria caratura, come, nel caso del concerto per
MITO Settembre-
Musica,
il soprano Julia SophieWagner, il contralto Ingeborg Danz, i teno-
ri Lothar Odinius e Benjamin Bruns, i baritoni Klaus Häger e Markus Eiche.
Sei interpreti accomunati da una notevole “sostanza” vocale, ampiamente
collaudata dall’assidua frequentazione del repertorio operistico classico e
tardo-romantico, e dalla sensibile raffinatezza “esegetica” che maturano
gli interpreti del repertorio liederistico.
sabato 22 settembre
Teatro Regio
ore 21
Internationale
Bachakademie Stuttgart
Helmuth Rilling
direttore
Lothar Odinius
tenore
Klaus Häger
baritono
Julia Sophie Wagner
soprano
Ingeborg Danz
contralto
Benjamin Bruns
tenore
Markus Eiche
baritono
Bach
Passione secondo Matteo
BWV 244
Helmuth Rilling
e la
Passione secondo Matteo
«Da Bach una lezione di speranza»
di Angelo Chiarle
sistemamusica
mitosettembremusica
16