In questa pagina trovi informazioni sui diritti dei lavoratori e delle lavoratrici nei Paesi dell'Unione Europea:
Diritti garantiti nei Paesi UE
In tutti i Paesi dell’Unione Europea sono garantiti gli stessi diritti dei lavoratori.
I cittadini e le cittadine possono quindi:
- cercare lavoro e lavorare in tutti i Paesi UE, senza dover richiedere un permesso di lavoro
- soggiornare nel Paese anche quando si conclude l’attività lavorativa
- godere della parità di trattamento sul lavoro rispetto ai cittadini nazionali
- chiedere l'assistenza sanitaria e le cure
- avere parità di trattamento nella copertura previdenziale
- ottenere il riconoscimento delle qualifiche per le professioni regolamentate.
Anche i familiari di qualsiasi nazionalità hanno diritto a soggiornare e lavorare nello stesso Paese.
I figli hanno diritto di frequentare le scuole e pari diritti per l'accesso alle borse di studio.
Per i lavori transfrontalieri, in cui si passa il confine e si rientra ogni giorno o una volta a settimana nel territorio italiano in cui si ha la residenza, si ha diritto di usufruire degli stessi vantaggi previsti per i lavoratori del Paese in cui si va a lavorare.
Libera circolazione nell'UE
La libera circolazione dei lavoratori all'interno dell'Unione Europea fa parte del diritto di soggiorno ed è uno dei diritti di cittadinanza dell'Unione Europea.
Il trattato sul funzionamento della UE sancisce l’abolizione di qualsiasi discriminazione, fondata sulla nazionalità, tra i lavoratori e le lavoratrici degli Stati membri, per quanto riguarda l’impiego, la retribuzione e le altre condizioni di lavoro.
Garantisce quindi di poter lavorare in un altro Stato UE alle stesse condizioni del proprio.
Al momento dell'adesione alla UE possono essere applicate delle restrizioni ai nuovi Stati membri, fino a un massimo di 7 anni.
Altre restrizioni alla libera circolazione per motivi di lavoro possono essere adottate per ragioni di sicurezza e salute pubblica.
La libera circolazione per motivi di lavoro all'interno dell'Unione Europea è estesa anche ai Paesi dello Spazio Economico Europeo che comprende anche Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera.
Diritto di soggiorno
Soggiorno fino a 3 mesi
Per un periodo massimo di 3 mesi i cittadini comunitari e i loro familiari possono soggiornare nel territorio di qualsiasi Paese dell’Unione Europea senza alcuna formalità, purché in possesso della Carta d’Identità o del Passaporto in corso di validità.
Se i familiari hanno la cittadinanza extra UE, devono essere in possesso del Passaporto in corso di validità e, se richiesto, di un Visto d’ingresso.
In alcuni Stati dell’Unione Europea è necessario dichiarare la propria presenza entro un determinato periodo di tempo successivo all’ingresso nel Paese.
Soggiorno superiore ai 12 mesi
Le persone di cittadinanza italiana che intendono soggiornare all'estero per un periodo superiore ai 12 mesi, devono iscriversi all’A.I.R.E. - Anagrafe Italiani Residenti all’Estero.
L’iscrizione permette di usufruire di una serie di servizi da parte dalle Rappresentanze consolari all’estero, di esercitare il diritto di voto all'estero e la possibilità di ottenere il rilascio o rinnovo di documenti d’identità, viaggio e certificazioni.
Per iscriversi all’A.I.R.E. si deve fare una dichiarazione, entro 90 giorni dal trasferimento all'estero, a cui segue la cancellazione dall’Anagrafe del Comune italiano e dagli elenchi dell'Assistenza Sanitaria italiana.
Dal gennaio 2024 sono state aumentate le sanzioni pecuniarie per chi non si iscrive nei termini previsti.
Altre informazioni sull'iscrizione si trovano su A.I.R.E. - Anagrafe degli Italiani Residenti all'Estero a cura dell'Anagrafe della Città di Torino.
Soggiorno permanente
Dopo 5 anni di soggiorno continuativo nel territorio di uno Stato UE, le cittadine e i cittadini dell’Unione e i loro familiari possono richiedere al comune di residenza l'attestato che certifica la condizione di titolare del diritto di soggiorno permanente.
Il diritto si perde con l'assenza dal Paese ospitante per oltre 2 anni consecutivi.
Sono consentite assenze temporanee fino a 6 mesi mentre assenze più prolungate devono essere giustificate da motivi certificabili, per esempio malattia, formazione, assolvimento degli obblighi militari.
I familiari che non hanno cittadinanza UE possono richiedere la Carta di Soggiorno permanente per familiari di cittadini europei.
Il documento va richiesto verso la fine del quinto anno di soggiorno legale continuativo nel Paese, vale 10 anni ed è rinnovabile automaticamente.
Nel caso di perdita del lavoro si mantiene il diritto di soggiornare, per periodi diversi in base al tipo di contratto di lavoro.
Assistenza sanitaria
Per l'assistenza sanitaria all'estero si applicano le regole per la copertura sanitaria relativa a cittadini e cittadine:
- studenti, ricercatori o tirocinanti all'estero
- transfrontalieri
- lavoratori distaccati temporaneamente, per periodi inferiori a 2 anni
- dipendenti pubblici distaccati all'estero
- pensionati.
I singoli Paesi dell'Unione possono stabilire norme nazionali, valide solo sul loro territorio, per regolare il diritto alle prestazioni e ai servizi sanitari.
Vista la complessità dell'argomento, per avere informazioni sul diritto alle cure mediche nei singoli Paesi, prima della partenza rivolgersi ai Punti di informazione per l'assistenza sanitaria transfrontaliera.
Per altri dettagli consultare la guida del Ministero della Salute Cure nell'Unione Europea: cosa sapere.
Lavoratori comunitari in Italia
Fino a 3 mesi dall’ingresso in Italia, chi ha la cittadinanza UE può soggiornare senza alcuna formalità.
Per periodi superiori è obbligatorio iscriversi all’anagrafe del Comune di residenza.
È quindi necessario presentare una documentazione che dimostri l'attività lavorativa che si svolge.
Per soggiorni di studio o formazione occorre dimostrare di avere le risorse economiche sufficienti al soggiorno.
Cercare lavoro nei Paesi dell'Unione Europea
Su TorinoGiovani sono disponibili informazioni dettagliate sulle diverse modalità di candidatura di lavoro in Europa.
Alcune pagine contengono informazioni per tutte le destinazioni:
-
Informarsi prima di partire
requisiti, documenti e modalità di candidatura -
Cercare lavoro in Europa
canali di ricerca e servizi di orientamento.
Altre pagine sono di approfondimento sul lavoro in alcuni Paesi UE:
Riferimenti utili
- Solvit
Servizio gratuito dell'Unione Europea per la risoluzione di problemi di lavoro tra cittadini, datori di lavoro e organismi pubblici in tutti i Paesi UE oltre a Islanda, Liechtenstein e Norvegia.
Si occupa anche di permessi di soggiorno, riconoscimento delle qualifiche professionali, problemi di sicurezza sociale, diritti del lavoro e tematiche fiscali.
Le richieste di consulenza si possono inviare attraverso il form Segnalazioni online.
Il servizio è disponibile a condizione che non sia già stato avviato un procedimento giudiziario.
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