Il Museo presenta la collezione di più di mille «frutti artificiali plastici» realizzati nella seconda metà dell’Ottocento da Francesco Garnier Valletti e il patrimonio storico scientifico della Stazione Sperimentale Agraria (poi Regia Stazione Chimico-Agraria), costituita nel 1871 e divenuta, nel 1967, Sezione operativa di Torino dell’Istituto Sperimentale per la Nutrizione delle Piante.
Il trasferimento della Sezione – che dal 1895 si trovava nella palazzina appositamente costruita dalla Città di Torino in via Ormea 47, e che prima ancora aveva avuto sede presso il Regio Museo Industriale di via dell’Ospedale (nell’area di piazzale Valdo Fusi) – si era da tempo reso necessario per dotarla di moderni laboratori e di servizi adeguati. La decisione è stata infine accelerata dalla scelta di destinare la palazzina di via Ormea a caserma dei Carabinieri di San Salvario, inaugurata a fine 2006.
La Città di Torino, d’intesa con l’Istituto Sperimentale, si è assunta il compito di dare collocazione al patrimonio storico, scientifico ed artistico di proprietà dell’Istituto. La collaborazione con l’Università degli Studi ha consentito di trovare la sede nello stesso quartiere di San Salvario, in via Giuria 15, in un’ala, lasciata libera dalla Facoltà di Agraria, del Palazzo degli Istituti Anatomici, un importante esempio di architettura di fine Ottocento il cui carattere monumentale sottolinea l’importanza attribuita alla ricerca scientifica nel rilancio della città dopo la perdita del ruolo di capitale.
Nel Museo sono ricostruite, inoltre, le vicende della Stazione di Chimica Agraria, e soprattutto si dà testimonianza della svolta che, tra Ottocento e Novecento, ha trasformato la produzione ortofrutticola da artigianale a industriale, introducendo nuovi metodi non solo di coltivazione, ma di conservazione, distribuzione e consumo.
La conservazione mediante il freddo, uno dei settori di punta della ricerca della Stazione negli anni Venti, che dava una risposta ai nuovi e crescenti bisogni della società, è ben evidenziata dalla presenza nel museo del primo impianto italiano di refrigerazione sperimentale.