9. Torino, 30 novembre
1433. Il Consiglio citra montes dà disposizioni
circa la composizione della Maggior Credenza (Consiglio Comunale).
Il documento pergamenaceo è redatto in una scrittura cancelleresca
con iniziale decorata ed era originariamente munito di sigillo.
( Carte sciolte , n. 400) |
10.
Catasto del quartiere di Porta Doranea del 1464.
Gli estimi torinesi sono costituiti dagli elenchi dei beni soggetti
a un'imposta di tipo patrimoniale e appartenenti ai cittadini
torinesi, a ciascuno dei quali è intestato un apposito
registrum , raccolti in quattro volumi secondo la suddivisione
in quartieri della città. Lo scopo per il quale l'estimo
veniva redatto era l'esazione di un'imposta occasionale, decretata
in momenti di particolari difficoltà delle finanze comunali
ed esatta in proporzione, secondo un rapporto uguale per tutti
i contribuenti, sul valore complessivo dei beni registrati. I
più antichi catasti torinesi risalgono al 1349.
Si notano la scansione rigorosamente ripetitiva delle partizioni
del documento e le iniziali riccamente decorate a inizio pagina.
( Collezione V , vol.1081, cc.64v. e 65 r.) |
11. Torino, 15 marzo 1459. Ludovico duca di Savoia trasferisce
il Consiglio Citramontano da Moncalieri a Torino e ne rinnova
i poteri.
L' intitulatio , ovvero il nome dell'autore del documento,
è in caratteri allungati e calligrafici; il testo, caratterizzato
dalla spezzatura dei tratti curvi, è espressione di una
scrittura cancelleresca del XV secolo. La pergamena è munita
di un sigillo con controsigillo in ceralacca.
( Carte sciolte , n. 46) |