Soluzioni abitative alternative e nuove forme di convivenza a Torino
tre ragazzi chiacchierano nella cucina di una casa condivisa

Per housing sociale si intende quell’insieme di interventi, nell’ambito del mercato immobiliare, realizzati con l’obiettivo di contribuire alla diffusione di una nuova cultura dell’abitare.

I principali destinatari sono le persone che stanno cercando una soluzione abitativa alternativa e temporanea, come ad esempio chi lavora o studia fuori sede o singoli e famiglie con una vulnerabilità sociale o economica.

Si tratta di progetti innovativi nati dalla collaborazione tra soggetti pubblici e privati che coniugano la qualità dell’abitare, la diversità delle esigenze e la necessità di risposte diversificate.

La Città di Torino ha avviato azioni per la casa in collaborazione con il Programma Housing della Compagnia di San Paolo e con la Fondazione CRT.

In questa pagina trovi informazioni su:

Per la ricerca di soluzioni abitative temporanee di Social Housing in Italia puoi utilizzare la piattaforma Ioabitosocial - su cui si trovano le strutture a Torino. 

Cohousing

Il termine inglese Cohousing - coabitazione o abitazione collaborativa - viene utilizzato in riferimento a esperienze abitative condivise con l'obiettivo di attuare forme di vita sostenibile e di risparmio economico.

Singoli, coppie e intere famiglie vivono in complessi residenziali composti da appartamenti privati e da ampi spazi destinati all'uso comune: sale riunioni, cucine, lavanderie, laboratori per il fai da te, spazi gioco.

Oltre alla condivisione di spazi comuni, i cohousers svolgono a turno servizi utili per tutta la comunità di vicinato: dalla custodia dei bambini alla spesa settimanale, dalla cura del verde alla manutenzione ordinaria degli edifici.

A Torino l’Associazione Coabitare promuove l'attuazione di progetti di cohousing e organizza incontri specifici sul tema. 

Coabitazione solidale

Le coabitazioni solidali prevedono la presenza di giovani all’interno di complessi di edilizia residenziale pubblica che, in cambio di una riduzione delle spese d'affitto, prestano ore di volontariato per migliorare le relazioni tra gli inquilini dello stabile, offrono sostegno e accompagnamento alle persone più fragili e collaborano alla piccola manutenzione delle parti comuni.

La Città di Torino promuove le coabitazioni giovanili solidali e mette a disposizione immobili di proprietà dell’amministrazione, in collaborazione con ATC Torino (Agenzia Territoriale per la Casa) che si occupa della gestione, e con il contributo finanziario del Programma Housing della Compagnia di San Paolo che sostiene le iniziative dal punto di vista economico e progettuale.

Per informazioni sulle modalità di partecipazione al progetto e per candidarsi come nuovi coabitanti è possibile scrivere a coabitazionisolidali@gmail.com, oppure fare riferimento alle singole associazioni a cui è affidata la gestione delle coabitazioni:

  • Associazione Acmos
    gestisce i seguenti progetti: Tessitori di via S. Massimo, Filo continuo di corso Mortara e via Orvieto, Sorgente di via Como Manden 134 in corso Lombardia
  • Cooperativa Sociale Il Punto
    gestisce i progetti: Il cortile di via Bossoli/Pio VII, l’Ingranaggio di via Poma/Scarsellini
  • Associazione SynergiCa
    gestisce il progetto Abito Giusto e Casa Sol di via Nizza
  • Cooperativa Liberitutti
    gestisce il progetto di Casa Barriera di via Gallina/Ghedini
  • Associazione Quore - To Housing
    primo progetto di cohousing sociale per accogliere persone LGBTQIA+  in grave difficoltà all'interno di 5 abitazioni di proprietà ATC. Destinatari sono giovani tra i 18 e 26 anni allontanati dalle famiglie di origine a causa dell’orientamento sessuale, migranti e rifugiati omosessuali, anziani LGBT in condizione di solitudine o povertà, persone transgender.

Altre soluzioni di coabitazione solidale:

  • Il progetto Enjoy the difference gestito dall’Associazione Senza Muri è volto alla creazione di nuclei di coabitazione mista tra studenti universitari e giovani con disabilità.
  • Casa Dora di Lungodora Voghera mira alla coabitazione tra giovani e coetanei con disabilità.
  • Cohousing Giovani del Gruppo Abele, in via delle Orfane 15 nei locali dell’ex convento delle Piccole Serve di Sacro Cuore di Gesù; i partecipanti scelgono di trascorrere almeno un anno condividendo spazi e vita comune con coetanei che vivono un momento di difficoltà.
  • San Salvario House è la casa canonica della Parrocchia Santi Pietro e Paolo, situata in via Saluzzo nel quartiere di San Salvario, in cui giovani italiani e stranieri tra i 18 e i 39 anni, studenti, lavoratori e neo maggiorenni usciti da percorsi di accoglienza per minori stranieri non accompagnati, possono sperimentare la vita "di convivenza".
  • Comunità Nuova Aurora, gestita dal Gruppo di Volontariato Vincenziano, accoglie giovani stranieri in coabitazione con volontari che li aiutino nella realizzazione della loro autonomia.
  • Cohousing San Salvario, progetto di tre nuclei familiari che vogliono ristrutturare l'edificio di una vecchia scuola materna in via Saluzzo 27 per costruire un cohousing e creare un modello di abitare sostenibile e solidale.

 

Condomini solidali

La formula del condominio solidale prevede spazi privati, sia alloggi che singole stanze, per ogni nucleo famigliare e servizi condivisi.

Si rivolge a fasce sociali deboli e prevede forme di mutuo sostegno tra famiglie, talvolta con il supporto di volontari e operatori professionali.
Il modello di convivenza si basa sulla solidarietà e sul reciproco aiuto tra generazioni diverse.

A Torino segnaliamo:

Coabitazione giovanile

Per promuovere e sostenere la coabitazione giovanile, che di solito si rivolge al mercato immobiliare privato, vengono attivate forme di intermediazione immobiliare sociale no-profit.

Giovani dai 18 ai 35 anni, studenti o lavoratori, in cerca di una soluzione abitativa, vengono messi in contatto con proprietari di appartamenti che ricevono assistenza nella stipula di contratti di locazione.

Ai giovani in cerca di una sistemazione in coabitazione vengono offerti vari servizi quali assistenza e mediazione per stipula dei contratti, la possibilità di ottenere un prestito d’onore per sostenere le spese d’ingresso nell’appartamento oppure la richiesta di un impegno di ore di volontariato per il quartiere a fronte di una riduzione dell’affitto.

A Torino segnaliamo i seguenti progetti:

Agevolazioni sull'affitto

Per favorire l’uscita dei giovani dal proprio nucleo famigliare, sono stati avviati dei progetti di autonomia abitativa che hanno reso disponibili modalità e strumenti innovativi sia come offerta di servizi sia come sostegno economico, per i giovani che si rivolgono al mercato immobiliare privato per l’affitto di un appartamento.

A Torino si segnalano i seguenti servizi:

  • Lo.C.A.Re.
    Agenzia sociale per la locazione della Città di Torino che mette in contatto inquilini in emergenza abitativa e proprietari per affitti a condizioni agevolate.
    Il progetto è aperto anche a giovani under 35, singoli o coppie, in uscita dal nucleo famigliare anche se non in emergenza abitativa
  • Abito Giusto
    Permette a giovani stranieri di sperimentare forme di autonomia abitativa (max. 18 mesi) all'interno di 3 appartamenti per l’ospitalità temporanea di ragazzi che, pur con un reddito da lavoro, non hanno le garanzie sufficienti per accedere al mercato immobiliare della locazione.
     

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Data aggiornamento: 
14 Novembre 2024
Elenco delle case di ospitalità e strutture del volontariato nella città di Torino
Residence e strutture ricettive che offrono soluzioni abitative temporanee, fino a un massimo di 18 mesi, per chi arriva da fuori Torino per studio, lavoro o altre esigenze.