Dichiarare l'orientamento sessuale o l'identità di genere
Un gruppo di ragazzi e ragazze con megafono durante una manifestazione LGBTQIA+

In occasione del Coming Out Day 2024 - giornata internazionale del Coming out - leggi il Comunicato stampa della Città di Torino

Il termine inglese coming out significa "uscire fuori" cioè dichiararsi o rendersi visibile.
Si dice quindi che una persona gay, lesbica o trans*  fa coming out quando decide di dichiarare il proprio orientamento sessuale e/o la propria identità di genere.

In Italia per indicare il coming out viene spesso erroneamente utilizzato il termine outing che invece significa rendere pubblico l'orientamento sessuale - o l’identità di genere - di una persona che vorrebbe mantenerlo segreto.

Questa azione, molto discussa anche all'interno dei movimenti LGBTQIA+, viene utilizzata soprattutto con finalità politiche nei confronti di persone omofobe, segretamente omosessuali, che hanno un ruolo pubblico (es. politici, religiosi, giornalisti ecc.).

Il coming out può avvenire in famiglia oppure con ə propri amicə o colleghə di lavoro e con diversi gradi di dichiarazione.
Alcune persone fanno coming out soltanto con amicə, altre solo in famiglia, alcuni lo dicono solamente a uno dei due genitori oppure a un fratello o a una sorella, con tempi e modalità diverse a seconda della situazione.

Non ci sono regole, prescrizioni, età minime o massime per fare coming out. 

Ogni persona e ogni situazione è diversa e bisogna valutare il contesto in cui ci si trova e decidere in base alle proprie considerazioni.

In senso più allargato il coming out può essere definito come un percorso di presa di coscienza di sé e del proprio orientamento non eterosessuale o cisgender.

Questo percorso è complesso, graduale e non si conclude con una singola dichiarazione, perché la scelta di dichiararsi o non dichiararsi può riproporsi più volte nella vita: nel momento in cui si cambia scuola, si fanno nuove amicizie o ci si sposta in un nuovo ambiente di lavoro.

Le persone gay o lesbiche cercano di prendere la decisione giusta riguardo al fare o meno coming out soppesando continuamente costi e benefici; possono decidere di non fare coming out, perché l’orientamento sessuale non è una caratteristica immediatamente visibile.

Le persone bisessuali possono trovare complicato il processo di coming out, perché possono vivere il loro orientamento sessuale come una lotta tra due mondi separati, potrebbero “passare per etero” ed essere considerate persone privilegiate quando hanno una relazione con un partner del sesso opposto.

Le persone trans*, per le quali  il percorso di affermazione di genere potrebbe implicare il cambiamento dell’aspetto fisico e del nome, dovranno decidere se fare coming out prima del percorso, anche se già durante, e in alcuni casi anche dopo il percorso, la loro identità trans potrebbe essere riconoscibile.
Alcune persone trans* sono più inclini a non fare coming out a causa del loro passing, ossia quando il loro aspetto è vicino alle rappresentazioni sociali del genere d’elezione e l’identità trans* non è visibile.

Le persone intersessuali possono trovarsi in un sistema familiare che spinge a tenere segreta una condizione presente dalla nascita, instillando un sentimento di vergogna che rende ancora più complessa la scelta di fare coming out.

Di fronte al coming out possono esserci atti di derisione, di rifiuto o di allontanamento dalla famiglia o dal gruppo amicale e, in casi più gravi, di vera e propria violenza fisica.

Per questo molte persone LGBTQIA+ riflettono con attenzione sui pro e contro della scelta di dichiararsi, valutando la possibilità di rivolgersi alle associazioni LGBTQIA+ per avere un punto di riferimento e non affrontare in solitudine la decisione su cosa fare.

Su TorinoGiovani trovi i contatti delle Associazioni LGBTQIA+ nazionali e locali

Le testimonianze video e i racconti di ragazze e ragazzi che hanno fatto coming out sono disponibili sui canali Youtube:

L'11 ottobre di ogni anno si celebra il Coming Out Day.
La giornata internazionale del Coming out è stata ideata da Robert Eichberg, psicologo del New Mexico, e Jean O'Leary, politico e attivista LGBT di Los Angeles.
La data ricorda la seconda marcia su Washington per i diritti LGBTQI+, svoltasi l’11 ottobre 1987.
Si è tenuto per la prima volta negli USA l'11 ottobre 1988, oggi è celebrato in altri paesi, tra cui Australia, Canada, Croazia, Germania, Paesi Bassi, Nuova Zelanda, Polonia, Svizzera e Regno Unito. Negli ultimi anni si celebra anche in Italia.

Torna alla sezione di TorinoGiovani Comunità e tematiche LGBTQIA+

Le pagine LGBTQIA+ su TorinoGiovani sono aggiornate in collaborazione con il Servizio LGBT della Città di Torino e con il contributo di alcunə giovani attivistə.

Data aggiornamento: 
11 Ottobre 2024
Le persone con caratteri sessuali sia maschili che femminili o nessuno dei due
Elenco di film a tema transgender e mondo giovanile
Manuali, vademecum e ricerche per approfondire le tematiche LGBTQIA+
Elenco di film e serie TV a tema LGBTQIA+ e mondo giovanile
Legislazione in materia di diritti LGBTQI+ in Italia, in Europa e nel mondo