Allevare api e prendersi cura di un alveare è un mestiere che richiede attenzione e competenza.
E' necessario conoscere a fondo le abitudini delle api e saper commercializzare al meglio i loro prodotti.
Scopri come diventare apicoltrice o apicoltore: in cosa consiste il lavoro, cosa serve per poterlo fare, quali percorsi formativi sono disponibili a Torino e come iniziare l’attività:
In questa pagina trovi informazioni su:
Profilo professionale
L'apicoltrice o apicultore si occupa di
- allevamento e conduzione di famiglie di api
- raccolta e vendita dei loro prodotti: miele, pappa reale, cera, polline, propoli, veleno, idromele e aceto di miele.
Dopo aver acquistato le prime api, le pone nell’alveare, appositamente strutturato con telai mobili sui quali gli insetti costruiranno i favi.
L’apiario (l'insieme di più alveari) deve essere poi seguito con costanza, svolgendo tutte le operazioni necessarie per ottimizzare la resa dello sciame, senza trascurare:
- lo stato di salute delle api
- i livelli igienico-sanitari degli alveari
- la gestione in sicurezza dell'impianto.
Si tratta di operazioni da eseguirsi con particolare attenzione e avendo sempre cura di proteggere in modo adeguato il viso e il corpo.
E' necessario disporre anche di un laboratorio dotato dell’attrezzatura per:
- la raccolta del miele dai melari
- il filtraggio
- la decantazione
- la schiumatura
- l’invasettamento.
Il terreno su cui installare gli alveari può essere di proprietà o preso in affitto.
L'attività è considerata impresa agricola.
Per intraprendere la professione occorre un investimento iniziale, anche piccolo, per l’acquisto dell’attrezzatura e delle api.
Per sostenere e promuovere l'apicoltura, la Regione Piemonte eroga dei contributi per l'acquisto di attrezzature, per interventi di ripopolamento degli apiari, per la lavorazione, il confezionamento e la conservazione dei prodotti dell’apicoltura.
Altre informazioni si trovano su Finanziamenti all'apicoltura - Regione Piemonte.
Formazione
Non ci si improvvisa professionista in apicoltura: per intraprendere questa attività senza sprecare tempo e denaro è necessaria una preparazione di base, anche da autodidatta.
Alcune associazioni di produttori apistici organizzano corsi di apicoltura, talvolta finanziati dalle regioni e aperti a persone di ogni età e livello di istruzione.
Le lezioni riguardano la biologia dell’ape, l’organizzazione e conduzione dell’apiario, la raccolta e conservazione dei prodotti e la legislazione in merito.
Il numero di ore dedicate alla pratica solitamente non è molto elevato e quindi, a inizio attività, conviene avvalersi dei consigli di chi già esercita la professione.
Alcune facoltà universitarie attivano degli insegnamenti di apicoltura, che possono essere seguiti anche da esterni in qualità di uditori.
Si segnalano a titolo indicativo le classi di laurea:
- L38 - Scienze zootecniche e tecnologie delle produzioni animali
- L25 - Scienze e tecnologie agrarie e forestali.
Presso l'Università di Torino - Dipartimento di Scienze agrarie - all'interno del corso di laurea in Tecnologie alimentari è presente un insegnamento in Apicoltura.
A Torino e provincia i corsi di apicoltura sono organizzati da:
- Orto Botanico dell'Università di Torino
- FORMONT di Borgofranco d'Ivrea (To)
- Associazione Produttori Agripiemonte Miele
- Associazione Produttori Miele Piemonte
- Associazione La ginestra e il colibrì
Si consiglia inoltre di rivolgersi alle sedi locali delle Associazioni di categoria - vedi paragrafo Riferimenti utili.
Accesso alla professione
Apicoltrici e apicoltori in Piemonte devono:
- richiedere l’attribuzione di un codice identificativo univoco, previa abilitazione ai servizi dell'Anagrafe apistica nazionale sul portale Sistema Informativo Veterinario
- registrare il numero di alveari e le coordinate geografiche di collocazione
- aggiornare le informazioni registrate una volta all'anno.
Per maggiori informazione consultare L'apicoltura in Piemonte - a cura della Regione Piemonte.
A livello nazionale, per valorizzare e tutelare il patrimonio genetico delle api italiane, è stato istituito l'Albo Nazionale Allevatori Api Italiane - presso il CREA - Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria.
Apicoltrici e apicoltori in possesso dei requisiti possono iscriversi all'Albo Nazionale degli Allevatori di Api Italiane.
Dove lavora
I terreni su cui sono collocati gli alveari possono essere di proprietà o in affitto.
Apicoltura urbana
La provincia di Torino è una delle più densamente popolate di apicoltori e la presenza di numerosi parchi ed aree verdi ha permesso nel tempo lo sviluppo dell’apicoltura urbana.
Gli alveari urbani sono collocati in giardini di residenze private, centri socioculturali, orti urbani: Ozanam, Officine Verdi Tonolli, Villa della Regina, solo per citarne alcuni.
Per avviare l’attività è opportuno affiancarsi a chi ha già maturato esperienze in questo settore oppure rivolgersi alle associazioni locali che offrono incontri di formazione e assistenza.
Per maggiori informazioni consultare la pagina Facebook Impollinatori Metropolitani APS - Apicoltori Urbani Torino.
Riferimenti utili
- L'apicoltura in Piemonte - Regione Piemonte
- Aspromiele - Associazione Produttori Miele Piemonte
- Agripiemonte Miele
- Piemonte Miele
- Federazione Apicoltori Italiani
- UNAAI - Unione Nazionale Associazioni Apicoltori Italiani
- Albo Nazionale degli Allevatori di Api Italiane
- CREA - Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria.
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