I Presidi Socio - Assistenziali (PSA): che cosa sono
I Presidi Socio Assistenziali (P.S.A.) sono strutture di accoglienza residenziale e/o diurna (semi-residenziale), destinate a persone che necessitano di tutela e di interventi appropriati di varia natura (educativi, assistenziali, sanitari).
Sono destinati a:
- adulti
- anziani
- disabili
- minori
Adulti
Esistono da una parte strutture a rilievo sanitario che fanno capo alle Aziende Sanitarie Locali e sono destinate a persone con problemi di salute mentale e di tossicodipendenza, dall'altro strutture socio assistenziali destinate a persone senza dimora (case di ospitalità notturna, alberghi notturni, ecc.)
- Le prime afferiscono al comparto sanitario.
- Le seconde non sono regolamentate da specifica normativa regionale e non sono soggette ad autorizzazione e vigilanza.
Per tali ragioni le strutture destinate ad adulti non sono comprese nell'elenco dei Presidi Socio Assistenziali.
I Presidi per anziani, disabili e minori sono regolati da specifica normativa regionale, che ne individua gli standard minimi strutturali e gestionali, il cui possesso è indispensabile per poter funzionare.
I presidi per anziani
Residenziali
- R.S.A. - Residenza Sanitaria Assistenziale
È una struttura a prevalente valenza sanitaria per persone non assistibili a domicilio e che richiedono un livello medio di assistenza sanitaria (medica, infermieristica e riabilitativa), integrato da un livello alto di assistenza tutelare e alberghiera.
- R.A.F. - Residenza Assistenziale Flessibile
È una residenza socio-assistenziale di ospitalità permanente, che può realizzare un sufficiente livello di assistenza sanitaria (infermieristica e riabilitativa), integrato da un livello medio di assistenza tutelare e alberghiera.
N.B. A seguito dell'approvazione della nuova normativa regionale sulle strutture per anziani non autosufficienti (DGR 45/2012), la tipologia R.A.F. scompare:
- tutte le RAF autorizzate in regime definitivo sono riclassificate come RSA;
- lo stesso avverrà con le RAF autorizzate in regime transitorio, non appena si saranno adeguate al regime definitivo.
- R.A. - Residenza Assistenziale
È destinata ad anziani in condizioni psico-fisiche di parziale autosufficienza, in condizioni cioè di compiere con aiuto le funzioni primarie.
- Comunità di tipo familiare per anziani autosufficienti
È destinata ad anziani in condizioni di autosufficienza; la struttura deve possedere i requisiti della civile abitazione e deve essere accessibile a persone su sedia a ruote.
Questa struttura non necessita di autorizzazione al funzionamento.
Il gestore deve comunicare l'avvio del servizio alla Divisione Servizi Sociali del Comune.
La comunità per anziani è soggetta all'attività di vigilanza.
Diurni
- Centro Diurno Integrato
E' destinata ad anziani parzialmente non autosufficienti e non autosufficienti, che necessitano di prestazioni di carattere assistenziale, relazionale e sanitario.
Può essere inserito in una RSA (C.D.I.), oppure essere autonomo (C.D.I.A).
- Centro Diurno Alzheimer
E' destinata a persone affette da demenza, attuando programmi riabilitativi e socializzanti mediante l'insieme combinato di prestazioni sanitarie e socio-assistenziali.
Può essere inserito in una RSA (C.D.A.I.), oppure essere autonomo (C.D.A.A).
- Centro Diurno per anziani autosufficienti
Fornisce un servizio di assistenza a carattere integrativo e di sostegno alla vita domestica e di relazione, può essere una struttura autonoma o all'interno di un presidio residenziale.
D.G.R. 30 luglio 2012 n. 45-12129
"Il nuovo modello integrato di assistenza residenziale e semiresidenziale socio sanitaria a favore delle persone anziane non autosufficienti"
Questa delibera sostituisce il modello organizzativo e gestionale introdotto dalla D.G.R. n. 17-15226 del 30 marzo 2005.
- Scompare la RAF e rimangono due tipologie residenziali:
- R.S.A.
- N.A.T. (Nucleo Alzheimer Temporaneo)
- Vengono individuate 7 fasce di intensità assistenziale
- Le RSA possono ospitare pazienti dimessi dall'ospedale in progetti di continuità assistenziale o dimissioni protette.
Organizzazione
- Responsabile struttura (denominato "Direttore di Comunità Socio-sanitaria") a tempo pieno in RSA di almeno 120 posti letto
- Direttore sanitario a tempo pieno in RSA di almeno 120 p.l.
- Assistenza infermieristica
- Assistenza tutelare
Gli standard gestionali delle strutture per anziani (D.G.R. 45/2012)
Gli standard di personale sono espressi in minuti di assistenza per ospite.
Per calcolare l'organico necessario si esegue la seguente operazione:
n. ospiti x standard da normativa espresso in minuti
minuti giornalieri lavorati
Il divisore (minuti giornalieri lavorati) varia a secondo dell'orario settimanale contrattuale:
- per un orario di 36 ore il divisore è 240
- per un orario di 38 ore il divisore è 254,4
Esempio di applicazione della formula in una struttura di 120 posti letto con un orario contrattuale settimanale di 38 ore (con arrotondamento)
|
OSS |
INFERMIERE RIABILITAZIONE |
Fascia assistenziale |
Minuti |
Numero operatori per 120 P.L. |
Minuti |
Numero operatori per 120 P.L |
Bassa |
72 |
34 |
8 |
4 |
Medio-bassa |
82 |
38 |
13 |
6 |
Media |
87 |
40 |
18 |
8 |
Medio-alta |
105 |
49 |
25 |
12 |
Alta |
120 |
57 |
30 |
14 |
Alta Incrementata |
134 |
63 |
46 |
22 |
Alzheimer |
210 |
99 |
39 |
18 |
N.B. le prestazioni infermieristiche e quelle riabilitative, precedentemente distinte, vengono indicate con un minutaggio unico, da articolarsi in relazione al P.A.I. (Progetto Assistenziale Individuale).
Le tipologie di Presidi per minori
In sostituzione della D.G.R. n. 41-120031 del 4 marzo 2004, la D.G.R. n. 25-5079 del 18 dicembre 2012 individua le seguenti tipologie di presidi per minori e ne stabilisce i relativi standard strutturali, gestionali, progettuali.
- Comunità educativa residenziale
- due fasce di età: 6-10, oppure 11-17
- max 10 minori + 2 di pronto intervento
- possibile accoglienza diurna di 2 minori
- in ogni caso il numero massimo di minori accolti non deve superare i 12
- una comunità può connotare la propria funzione in via esclusiva quale pronta accoglienza
- Casa Famiglia per minori
- da 4 a 6 minori accolti, oltre ai figli minorenni degli adulti; il numero massimo totale dei minori non deve essere superiore a 8.
- Comunità Genitore - Bambino
- accoglie gestanti, anche minorenni e/o madri con i propri figli, oppure esclusivamente padri con i propri figli
- può accogliere da un minimo di 8 ad un massimo di 14 ospiti, compresi i bambini nella fascia 0-3 anni
- Strutture per l'autonomia.
Accolgono persone con una significativa capacità di autogestione, anche acquisita a seguito di un precedente percorso in struttura a forte valenza educativa.
Gli ospiti possono essere gestanti, genitori con bambini, minori di età non inferiore ai sedici anni e giovani fino ai ventuno.
Queste strutture non sono soggette ad autorizzazione al funzionamento, ma all'obbligo di Segnalazione Certificata Inizio Attività (SCIA), da presentare al Comune.
Le strutture di autonomia sono soggette all'attività di vigilanza.
In relazione alle diverse necessità e alla dimensione di accoglienza, sono individuati tre tipi di strutture:
- Gruppo Appartamento
- è destinato ad adolescenti e giovani, oppure a genitore/bambino
- accoglie da un minimo di 4 a un massimo di 6 ospiti
- deve essere garantita la presenza dell'educatore professionale
- nel gruppo appartamento adolescenti/giovani, in caso di presenza di minorenni deve essere garantita la presenza notturna di un operatore
- Accoglienza comunitaria
- può ospitare al massimo 12 persone
- è prevista la presenza di un responsabile a tempo pieno
- Pensionato Integrato
- è una particolare forma di accoglienza, presso strutture ricettive extra-alberghiere, di madri con bambino, donne sole in situazione di fragilità sociale, giovani e minori prossimi alla maggiore età
- Comunità terapeutica per minori (.CT.M.)
- Comunità riabilitativa psicosociale per minori (C.R.P.)
- Centro Diurno Socio-riabilitativo (CDSR)
- Centri educativi per minori (C.E.M.) max 30 posti
- Centri aggregativi per minori (C.A.M.) max 30 posti
Norme transitorie
- I parametri strutturali e gestionali individuati nella nuova Delibera n. 25/2012 trovano immediata applicazione per le strutture di nuova istituzione.
- Le strutture attualmente esistenti, autorizzate in base alla precedente DGR 41/2004, non devono adeguarsi ai nuovi parametri strutturali.
Per tutte le strutture l'adeguamento ai requisiti gestionali dovrà avvenire entro 12 mesi dall'approvazione della nuova DGR (18 dic. 2012).
- Le strutture attualmente esistenti, prive di autorizzazione ex DGR 41/2004, devono confermare l'autorizzazione in base ai parametri strutturali e gestionali individuati nella nuova delibera, entro 12 mesi dalla sua approvazione.
Decorso tale termine, le strutture devono cessare l'attività.
Le tipologie di Presidi per disabili
Residenziali
- Comunità Alloggio (fino a 10 posti + 2 di pronto intervento)
- Comunità di tipo familiare per disabili gravi (fino a 6 posti)
- Gruppo appartamento (fino a 6 posti)
- Gruppo appartamento per disabili gravi motori o fisici (fino a 5 posti letto)
- Residenza Assistenziale Flessibile - RAF (da 10 o 20 posti letto)
- Residenza Sanitaria Assistenziale - RSA (da 10 o 20 posti letto)
Diurni
- Centro Diurno con nucleo di residenzialità notturno 10 posti residenziali, 20 posti diurni (di cui 10 destinati ai residenti)
- Centro diurno socio-terapeutico- riabilitativo (RAF diurna) 10 o 20 utenti
- Centro diurno fino a 20 utenti
- Centro addestramento disabili diurno (le attività organicamente strutturate nel Centro sono inserite in rete con interventi pluridisciplinari di altri enti o istituzioni)
Standard gestionali dei presidi per disabili
La D.G.R. n. 230-23699 del 22 dicembre 1997 ha stabilito gli standard di personale socio sanitario (espressi, analogamente alle strutture per anziani, in minuti pro die per ospite) per le seguenti tipologie di presidi per disabili:
- Residenziali
- RAF tipo A (più elevate prestazioni educative e di animazione e recupero)
- RAF tipo B (più elevate prestazioni assistenziali e infermieristiche)
- Comunità Alloggio tipo A (destinata a disabili fisici e sensoriali, fornisce solo prestazioni assistenziali)
- Comunità Alloggio tipo B (destinata a disabili intellettivi, fornisce in eguale misura prestazioni educative e assistenziali)
- Gruppo Appartamento tipo A (prevalenti prestazioni assistenziali)
- Gruppo Appartamento tipo B (maggiori prestazioni educative)
- Diurni
- Centro Diurno tipo A (più elevate prestazioni educative e di animazione)
- Centro Diurno tipo B (più elevate prestazioni assistenziali e infermieristiche)
- Centro Addestramento Disabili Diurno (prestazioni come nel CD tipo A, escluse quelle infermieristiche e mediche, sostituite da attività di animazione e recupero)
Attenzione
Non sono tuttora stati individuati gli standard gestionali delle R.S.A. per disabili