Con i nuovi sistemi di votazione, all’elettore verranno consegnate due schede (e non più tre, come avveniva col vecchio sistema) una sola scheda elettorale, di colore rosa, per la Camera ed una scheda, di colore giallo, per il Senato: in entrambe sono raffigurati i simboli delle liste in competizione, rispettivamente, nella circoscrizione o nella regione. I simboli delle liste appartenenti alla medesima coalizione appaiono riprodotti di seguito, in linea orizzontale uno accanto all'altro, su un'unica riga (modifiche apportate con artt. 1 e 2, primo comma, D.L. 8 marzo 2006, n.75).
Non essendo previsto il voto di preferenza non vi sarà lo spazio per scrivere nomi di singoli candidati poiché, essendo la lista “bloccata” il numero di eletti della lista viene ricavato dall’ordine di presentazione dei candidati: se una lista avrà diritto a tre seggi gli eletti saranno il candidato numero 1, il numero 2, il numero 3 della lista.
Il voto espresso per la lista produce effetti anche in favore della coalizione di cui la lista fa parte.
Il nuovo sistema di votazione non viene applicato a tutto il territorio nazionale ma sono previste alcune eccezioni.
Per la Camera dei Deputati:
Per il Senato:
(La Valle D’Aosta eleggerà l’unico senatore col sistema maggioritario semplice. Il Molise, cui spettano due senatori, li eleggerà entrambi col sistema proporzionale ma senza premio di maggioranza, perché essendo due i senatori da eleggere non si può disporre di un posto per il premio.
Il Trentino Alto Adige mantiene il vecchio sistema, e cioè avrà sei senatori che verranno eletti con sistema maggioritario semplice sulla base dei vecchi collegi uninominali, mentre l’ultimo sarà eletto in base al recupero regionale dei voti non utilizzati: si attribuiscono prima i sei collegi maggioritari a quoziente pieno, il settimo si assegna al resto più alto realizzato dai partiti che concorrono alle elezioni).