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INIZIATIVE PER CITTÀ

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KRAGUJEVAC

Kragujevac, Serbia Kragujevac, capitale della Serbia dal 1818 al 1839, è situata nell'area centrale del paese a circa 130 km a sud-est di Belgrado. Quarta città più grande della Serbia, situata sulle rive del fiume Lepenica, consta di circa 185.000 abitanti distribuiti su una superficie di 835 km² suddivisi in 57 differenti località.

Il 97% della popolazione è serba, con piccole minoranze musulmane, ungheresi ed albanesi. La maggioranza della popolazione è cristiana di rito ortodosso, con minoranze di musulmani e cattolici.

Kragujevac è stata fondata verosimilmente nel XV secolo: documenti turchi di tale periodo parlano infatti del «Villaggio di Kragujevdza» (il nome deriverebbe dal termine serbo per grifone: kraguj).

Centro dell'industria militare già dal secolo XIX, rimane ancor oggi una città a vocazione industriale. È capoluogo del distretto di Šumadija, nonché suo principale nucleo economico, medico ed educativo. Fino al 1997 il 53% degli occupati era impiegato nel settore meccanico, tessile, bellico e dei mezzi agricoli. L'industria principale, la Zastava (associata con la FIAT), per la sua importante produzione di auto e veicoli pesanti costituiva il principale polo industriale della città, giungendo a realizzare negli anni ottanta anche 220.000 veicoli l'anno. I conflitti esplosi nel decennio successivo hanno costretto l'azienda a ridurre drasticamente la propria produzione; i bombardamenti NATO del 1999 hanno poi seriamente danneggiato alcuni impianti. Il numero dei disoccupati è oggi stimato intorno alle 60.000 persone (quelle registrate all'ufficio del lavoro sono 22.000). Problematica è inoltre la situazione ambientale a seguito dei bombardamenti, tanto che Kragujevac è una delle quattro zone ad alto rischio ambientale individuate dall'UNEP (Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente).

Come capitale della Serbia Kragujevac è stata sede delle principali istituzioni culturali ed educative del Paese; anche oggi la sua Università, specializzata nel campo dell'ingegneria e degli studi economici, i suoi licei ed i suoi istituti, ne fanno uno dei centri educativi più importanti. Il primo giornale in Serbia, il Novine Srbske, fu pubblicato a Kragujevac.

L'UNESCO ha decretato Kragujevac «Città Martire della Resistenza» al nazifascismo e l'ha inserita nella Lista del Patrimonio Mondiale, dichiarando Patrimonio dell'Umanità il monastero Sopocani nel 1979 e il monastero Studenica nel 1986.

LINK UTILI
http://www.kragujevac.org.yu

LE RAGIONI DI UN PARTENARIATO

Le ragioni che hanno spinto la Città di Torino ad avviare relazioni istituzionali significative, formalizzate nell'accordo di cooperazione del 2005, con la Città di Kragujevac possono sintetizzarsi nei seguenti elementi:

  • Solidarietà della comunità torinese con le popolazioni ex-jugoslave, e quella serba in particolare, che hanno vissuto il tragico conflitto negli anni novanta;
  • Originaria vocazione industriale delle due città e condivisione dell'attuale processo di riconversione e trasformazione industriale;
  • Solidarietà dei lavoratori torinesi con quelli serbi impiegati presso la “Zastava”, azienda meccanica con una preminente produzione di auto e veicoli pesanti entrata in forte crisi a causa delle guerre in Jugoslavia e dopo i bombardamenti conseguenti al conflitto in Kosovo;
  • Rapporti di collaborazione (formalizzatisi nell'accordo del 2007) tra l'Università di Kragujevac, con specializzazioni nel campo dell'ingegneria e degli studi economici, e il Politecnico di Torino.

Tali elementi hanno indotto la Città di Torino, in questi ultimi anni, a rafforzare la presenza della società civile torinese nella Città serba e ad avviare relazioni istituzionali significative attraverso il sostegno e la promozione di progetti di aiuto umanitario, sostegno alla riconversione nel lavoro dei disoccupati, giovani e donne, promozione di scambi giovanili e scambi tra tecnici. Il protocollo di cooperazione con la Città di Kragujevac infine va letto in un'ottica di relazione con gli accordi rinnovati nel 2005 con la Città di Breza (Bosnia-Erzegovina) relativamente alle azioni di promozione del dialogo pacifico tra le città dell'ex-Jugoslavia che un tempo erano in conflitto tra loro. In quest'ottica vanno lette le numerose azioni di scambio trilaterale (tra studenti, amministratori, operatori economici…) promossi dalla Città di Torino con le Città di Breza e Kragujevac.

I PROGETTI CONCLUSI

1. INIZIATIVE UMANITARIE
Le iniziative di aiuto umanitario a favore della popolazione della Città di Kragujevac hanno visto impegnate la CGIL, la Croce Rossa Italiana, il SERMIG, il Comitato “Jugoslavia”, l'associazione “CerchiamoLaPace” di Torino, in collaborazione con il “ Samostalni Sindikat ”, sindacato maggiormente rappresentativo della fabbrica di automobili “Zastava”. Sin dall'anno 1999, immediatamente dopo la fine dei bombardamenti NATO sulla città serba, le associazioni si sono impegnate ad inviare carichi di aiuti umanitari distribuiti tra le fasce bisognose della popolazione locale, in particolare a profughi, sfollati e famiglie di disoccupati.

Durante gli anni dal 2000 e 2004 le associazioni hanno collaborato al trasporto di circa 7 tonnellate di medicinali, 4 tonnellate di equipaggiamento medico, donate all'Ospedale Cittadino di Kragujevac, 20 tonnellate di cibo e 5 tonnellate di vestiti. Ancora oggi, circa duecento bambini figli di operai ora disoccupati della fabbrica di automobili “Zastava”, vengono aiutati con azioni di sostegno a distanza grazie alla solidarietà dei lavoratori della CGIL e all'impegno di altre piccole associazioni torinesi.

Nel 2004, il Comitato Provinciale e la Sezione di Torino della Croce Rossa Italiana hanno donato alla Città di Kragujevac autoambulanze e altre attrezzature sanitarie nel corso di una missione congiunta con la Città di Torino.

PROGETTI
L'intervento della Città di Torino a Kragujevac, in partenariato con l'associazione “ CerchiamoLaPace”, si è concentrato molto sulla fascia giovanile della popolazione. In questo quadro, in collaborazione con l'associazione di giovani “ KragujevacYouthSector ” e con il supporto del Settore Gioventù – Ufficio Scambi Internazionali della Città di Torino, è stato realizzato lo scambio internazionale New Graffiti Age , inserito nel quadro del programma comunitario Gioventù , sul graffitismo e la cultura hip-hop , che ha visto la partecipazione di giovani provenienti da Breza (Bosnia-Erzegovina), Stoccarda (Germania) e Strasburgo (Francia).

Lo scambio internazionale ha dato modo di approfondire i contatti con “ KragujevacYouthSector ” e di avviare un progetto di cooperazione decentrata volto a realizzare un Centro di Aggregazione Giovanile particolarmente dedicato alla formazione informatica di base, una sorta di Internet Point – Informagiovani dedicato alle fasce giovanili della città.

2008 Novi Putevi-Strade Nuove. Azioni per lo sviluppo locale del settore turistico nell'Europa centro-orientale
Il progetto si propone di contribuire allo sviluppo locale nel comparto turistico di due zone dell'area balcanica nelle quali esiste una storica presenza torinese, apportando know how e competenze settoriali specifiche del nostro territorio in grado di incontrare i bisogni delle città partner. La creazione a Breza ed il rafforzamento a Kragujevac di un Ente di promozione turistica, la formazione professionale erogata al personale locale addetto, la verifica e lo studio di fattibilità di percorsi turistici tematici intendono tutti innescare processi di intersviluppo tali da apportare benefici a entrambi i sistemi.

Per realizzare tale progetto la Città di Torino sta collaborando con Provincia di Torino, Scuola di Amministrazione Aziendale dell'Università di Torino, Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà, C.A.I.-U.G.E.T., Opera Diocesana Pellegrinaggi, Segretariato sociale RAI, Cooperativa sociale I.So.La., Turismo Torino e Provincia, Torino Convention Bureau, Associazione Cerchiamo la Pace, Associazione Torino Internazionale, Municipalità di Breza, Centro per i giovani Desnek, Città di Kragujevac, Centro per i giovani KG Youth Sector.

PROGETTI IN CORSO

2008-2009 INTERSCAMBIO IMPRESARIALE, RAFFORZAMENTO DELLE PMI, SUPPORTO ALL'OCCUPAZIONE A KRAGUJEVAC E NELLA REGIONE DELLA SUMADIJA
Il progetto nasce in collaborazione con l'ICE (Istituto per il Commercio Estero) nell'ambito de “Progetti L. 84/01 Balcani – Disposizioni per la partecipazione italiana alla stabilizzazione, alla ricostruzione ed allo sviluppo di paesi dell'area balcanica”. Esso si propone di promuovere lo sviluppo locale a Kragujevac e in Sumadija attraverso il consolidamento dei rapporti tra PMI piemontesi e serbe, fornendo alle PMI locali, associazioni di categoria, agenzie di sviluppo, camere di commercio supporto istituzionale, formazione e assistenza tecnica.

Il progetto è volto al raggiungimento di tre obiettivi: la lotta alla povertà causata dal crollo della Zastava, lo scambio di buone prassi tra i soggetti delle PMI italiane e serbe, la diversificazione settoriale della città.

Esso si propone di:

  • consolidare, sulla base della presenza di imprese italiane interessate alla collaborazione nel settore meccanico ed elettromeccanico, i rapporti tra le imprese coinvolte e coinvolgibili, definendo schede specifiche per ognuna delle imprese locali identificate;
  • fornire, attraverso l'Ufficio ICE e i suoi esperti, assistenza tecnica alle istanze impresariali e di supporto alle PMI locali (associazioni di categoria, agenzie di sviluppo, camere di commercio, ecc…) per il rilevamento e l'individuazione dei punti di debolezza del sistema produttivo locale in ordine alla collaborazione con il sistema delle imprese italiane;
  • individuare, sulla base delle schede locali prodotte, le imprese interessate alla collaborazione, fornendo assistenza, informazioni, contatti a partire dalle 23 PMI che hanno in essere contatti;
  • favorire momenti d'incontro e scambio di esperienze attraverso la realizzazione di una missione in Piemonte con realizzazione di workshop , tavoli di lavoro, incontri bilaterali e visite aziendali. Si prevede di coinvolgere dieci imprenditori serbi;
  • fornire agli operatori locali, tramite formazione e rafforzamento istituzionale, le competenze e le risorse per garantire l'assistenza tecnica al processo di sviluppo economico-imprenditoriale locale nel tempo;
  • mettere a disposizione assistenza tecnica qualificata nel settore individuato, per facilitare la collaborazione attraverso la costituzione di meccanismi di trasferimento delle necessarie competenze tecniche per le singole problematiche. Attraverso la promozione della collaborazione tra imprese serbe e piemontesi si potranno produrre ricadute favorevoli sull'occupazione locale, con particolare riferimento ai giovani e ai disoccupati ex Zastava.

DOCUMENTI SCARICABILI

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