(VÁRZEA PAULISTA – SP, BRASILE) – LUGLIO 2009
Affinché la rete delle sei città associate sia efficace e produttiva, durante la realizzazione del progetto sono stati previsti tre momenti seminariali di confronto e di discussione. Il seminario tecnico di avvio è stato realizzato nel mese di luglio 2009 nella città di Várzea Paulista (SP – Brasile); il seminario intermedio si svolgerà nel mese di novembre 2010 a Rosario (Argentina), mentre il seminario conclusivo si terrà a Torino nel 2011. In quest’ultima occasione verrà data comunicazione ufficiale dei risultati delle ricerche incrociate e verranno presentate le pubblicazioni previste (su supporto cartaceo per la ricerca delle sei città associate e in forma digitale per le città aderenti ai tavoli brasiliano e italiano). In occasione dei seminari tecnici di incontro e confronto sul lavoro in progress è prevista la presenza dei referenti delle sei città partner del progetto, quella dei rappresentanti dei tavoli brasiliano e italiano “Infanzia e Gioventù” e, nel seminario conclusivo italiano, anche dei rappresentanti dell’ANCI: queste occasioni serviranno a tutti i partecipanti italiani e sudamericani come momenti di scambio e dialogo sulle buone pratiche acquisite e sviluppate e come momento di autoformazione, per migliorare le capacità tecniche e strategiche sul tema della ricerca e, in generale, dei meccanismi di cooperazione decentrata e di lavoro in rete e in gruppo.
Primo seminario tecnico del progetto «Mirando al Mundo»
14-16 luglio 2009
Várzea Paulista (Stato di São Paulo – Brasile)
13/07 - Arrivo dei partecipanti a Várzea Paulista
14/07 - Inizio dei lavori
15/07 - Presentazione dei progetti di ricerca
16/07 - Giornata conclusiva
14/07 – Inizio dei lavori
I lavori hanno avuto inizio il giorno 14 alle ore 9 presso la Secretaria Municipal de Educação, Cultura, Esporte e Lazer della Prefeitura di Várzea Paulista.
La prima questione ad essere trattata ha riguardato l’aggiornamento rivolto ai partner dall’ente capofila circa le procedure amministrative avviate dalla Città di Torino per acquistare i servizi necessari alla realizzazione del progetto, e nello specifico:
Successivamente sono stati presi in esame tutti gli elementi procedurali, finanziari e contabili da espletare affinché la Città di Torino possa avviare le procedure amministrative di trasferimento fondi ad ogni singolo partner, facendo seguito alla comunicazione inviata dal project manager a tutti i partner il 12 giugno 2009 con la richiesta di compilare uno specifico modello predisposto per l’occasione contenente alcune informazioni indispensabili per la fase di avvio del progetto.
Da parte dell’ente capofila è stata poi ribadita l’esigenza di ricevere comunicazioni periodiche in veste formale da parte dei partner: per le comunicazioni istituzionali è necessario inviare le mail all’indirizzo di posta elettronica cooperazione.americhe@comune.torino.it (possibilmente allegando alla mail un pdf con carta intestata dell’ente), mentre per le comunicazioni relative agli aspetti tecnico-metodologici le mail vanno inviate a Renzo Gallini e per conoscenza anche ad Elide Delponte e a Francesca Pignatelli.
Altra questione affrontata è stata la visibilità e il coordinamento dell’immagine del progetto, da osservare secondo quanto stabilito nelle Condizioni Generali dalla Commissione Europea e da applicare a qualunque output, evento o documento prodotto durante la realizzazione del progetto.
È stata poi data lettura della bozza, redatta dalla Città di Torino, dell’accordo tecnico bilaterale di cooperazione per la realizzazione del progetto tra il capofila ed ogni partner, sottoponendola all’esame delle città associate per eventuali modifiche o correzioni. A seguito di un lungo momento di discussione e confronto, sono state apportate dai partner diverse variazioni di carattere formale e sostanziale. La Città di Torino si è impegnata, di ritorno dalla missione, ad inviare quanto prima la veste definitiva dell’accordo in lingua italiana ed eventualmente la traduzione asseverata per quanto riguarda la versione portoghese del testo.
Prima della pausa per il pranzo l’equipe di lavoro torinese ha consegnato le diarie spettanti a ciascun partecipante; a tale consegna ha corrisposto una dichiarazione di ricevimento di ogni singolo referente.
In conformità a quanto previsto dal progetto, la ricerca sociale realizzata in ogni città associata verrà pubblicata in un Rapporto finale tradotto in tre lingue; sono tuttavia insorte diverse criticità in merito alla divulgazione delle indagini che verranno compiute dai partner brasiliani. Per questa ragione alla ripresa dei lavori Honorio Moraes, avvocato e professore dell’Università São Lucas di Porto Velho, ha illustrato ai presenti l’obbligo di sottoporre i progetti di ricerca di ciascun ente brasiliano all’analisi e approvazione di due livelli di Comitati di Etica della Ricerca presenti in Brasile (ovvero il CEP a livello locale e il CONEP a livello nazionale), nel rispetto della risoluzione CNS 292/99, secondo cui qualsiasi indagine che riguardi la collaborazione di persone fisiche o giuridiche straniere, sia pubbliche che private, va approvata dal CONEP per essere riconosciuta come ufficiale. Inoltre, tutte le ricerche che riguardano o coinvolgono persone, in qualsiasi forma, devono essere sottoposte al medesimo controllo e approvazione. I progetti devono essere analizzati prima dal CEP locale e poi inviati al CONEP per il secondo livello di approvazione. Nelle ricerche che coinvolgono più di un ricercatore e più di un centro, tutti devono inviare i loro progetti, secondo la risoluzione CNS 346/2005.1.
Alla presentazione del prof. Moraes ha partecipato un’avvocatessa della Prefeitura di Várzea Paulista perché la consulenza sulla questione potesse essere più accurata; dopo un lungo dibattito, ogni partnerha concordato sulla necessità e sull’obbligo di presentare il proprio progetto di ricerca al CEP di riferimento e passare successivamente l’ipotesi di ricerca al CONEP per la seconda verifica. Moraes ha fatto presente che una volta approvato il progetto al primo livello, l’approvazione del CONEP è quasi automatica; inoltre ha proposto di non attendere l’approvazione del Comitato per iniziare la ricerca, ma di avviare sia le gare di incarico per eventuali ricercatori sia la parte di ricerca statistico-quantitativa. Il professore si è messo a disposizione dei partnerper qualsiasi tipo di dubbio o consulenza in merito alla questione.
Alcuni tra i presenti hanno chiesto se fosse realizzabile l’idea di formulare e presentare un solo grande progetto in cui assemblare tutte le ipotesi di ricerca dei vari partner; Moraes ha però escluso questa possibilità. In conclusione, pertanto, pare preferibile l’ipotesi secondo cui ogni città si occuperà di inviare il progetto al proprio CEP di riferimento, con la speranza che non si presentino problemi nell’accettazione dei vari progetti e che i tempi della ricerca e dell’approvazione coincidano per le varie realtà, in modo da non compromettere i tempi generali e le scadenze del cronogramma di Mirando al Mundo. È stata comunque richiesta all’unanimità alla Città di Torino una proroga della scadenza del progetto, in modo tale che, pur perdendo i primi mesi di lavoro a causa dell’avvio delle pratiche per l’approvazione CEP-CONEP, l’attività di ricerca non risultasse compromessa o inferiore ai 16 mesi previsti.
15/07 – Presentazione dei progetti di ricerca
I lavori del 15 luglio, sempre con sede presso la Secretaria Municipal de Educação, Cultura, Esporte e Lazer della Prefeitura di Várzea Paulista, sono stati interamente dedicati alla definizione contenutistica del progetto di ricerca che ogni città associata dovrà realizzare quale punto di avvio per l’istituzione di un Osservatoriosulla condizione giovanile nella propria realtà. Rispetto a questa tematica, in occasione del progetto «Cammini Comuni di Formazione», tenutosi a Torino dal 2 al 13 marzo 2009, i rappresentanti delle città sudamericane e il gruppo di lavoro torinese avevano già avuto la possibilità di confrontarsi preventivamente. Gli esiti del lavoro svolto durante le due settimane di formazione sono stati sintetizzati in un documento conclusivo di indirizzo e supporto metodologico dal titolo Cammini Comuni. Osservatori del mondo giovanile in America Latina. Supporto metodologico partecipato che i partnerpotranno adottare nella realizzazione di «Mirando al Mundo» quale strumento e quadro metodologico comune in base al quale impostare il lavoro e le diverse fasi della ricerca.
Sulla base di queste premesse, ogni partner ha presentato al gruppo di lavoro lo stato di avanzamento dei lavori relativamente all’avvio delle attività dell’Osservatorionella propria realtà. Nello specifico sono stati affrontati i seguenti punti:
Nel corso delle presentazioni riguardanti lo stato di avanzamento dei lavori nelle diverse città associate, ogni partner è stato invitato ad individuare “punti di forza”, “punti di criticità ” e “suggerimenti” sulla base dei quali impostare un momento di riflessione comune sotto la regia del dott. Renzo Gallini.
16/07 – Giornata conclusiva
Alla presenza del Sindaco della Città di Várzea Paulista, Prof. Eduardo Tadeu Pereira, la mattina del 16 luglio i referenti sudamericani e i rappresentanti della Città di Torino si sono riuniti per un ultimo momento comune di confronto e riflessione. A seguire, il sindaco Pereira e, per la Città di Torino, il dott. Gallini e il dott. Chicco hanno rilasciato un’intervista ad alcune testate giornalistiche locali, fra cui A verdade della città di Jundiaì.
A seguito della conferenza stampa, cogliendo appieno lo spirito e il significato della presentazione pubblica dello strumento Osservatorio, la locale Prefeitura di ha organizzato un evento di presentazione ed inaugurazione del proprio Osservatorio principalmente rivolto a tutte quelle istituzioni e settori del pubblico e del privato sociale che lavorano con e per la realtà giovanile del territorio; in tale occasione, alla presenza di oltre 200 convenuti, è stato mostrato per la prima volta anche il logo ufficiale dell’Observatório da Juventude di Várzea Paulista, creato per l’occasione.
I documenti pubblicati nelle pagine di questo sito sono stati realizzati con il sostegno finanziario dell'Unione Europea. Il contenuto di questi documenti č sotto la responsabilitā dei partner del progetto Mirando al Mundo e non puō essere in nessun caso considerato come rispecchiante la posizione dell'Unione Europea.