Il sottopasso di corso Spezia è la prima parte di un'opera con cui si prevede
di attraversare la ferrovia e collegare corso Unità d'Italia
a corso Unione Sovietica. Il cornpletamento è già previsto
dalla città nel suo Piano Triennale delle Opere Pubbliche, permetterà di
riunire due parti di città ora separate dai binari e aprirà nuovi scenari
di riqualificazione di tutta l'area.
In corso Spezia, la realizzazione dei sottopasso da corso Unità d'Italia
a via Nizza e al Lingotto permetterà da subito un collegamento viabile diretto
- attraverso corso Unità d'Italia - tra il Lingotto e il sistema tangenziale
da una parte e, dall'altra, tra il Lingotto e corso Vittorio Emanuele II,
importante asse di distribuzione viabile del centro urbano.
Il polo dei Lingotto infatti, con le sue attività commerciali, fieristiche
e di formazione universitaria, attrae ogni giorno migliaia di persone. Inoltre,
il quartiere è molto frequentato durante tutto il giorno per la presenza
degli ospedali e dei mercato rionale. Il sottopasso inoltre diventerà un
importante asse di collegamento tra i nuovi impianti che sorgeranno in questa
area in occasione dei Giochi Olimpici Invernali dei 2006: l'Oval
per il pattinaggio veloce e il Broadcasting Center
al Lingotto; il villaggio media Bit e il Palavela
lungo corso Unità d'Italia.
L'accessibilità a questi nuovi poli della città, sia durante le Olimpiadi
che successivamente, quando saranno utilizzati per eventi e manifestazioni,
come residenze universitarie e sedi sanitarie, è un'esigenza fondamentale
per garantire una città vivibile, sia per chi la percorre, sia per chi risiede
in questa zona.
Quando il sottopasso sarà ultimato, corso Spezia avrà un nuovo volto: il
traffico di attraversamento sarà convogliato nel sottopasso e il viale alberato
diventerà un nuovo spazio pubblico per gli abitanti dei quartiere, in gran
parte pedonalizzato su tutta la nuova area mercatale.
Lungo lo sviluppo dei tracciato dei sottopasso, in superficie, verranno
realizzati importanti interventi per la riqualificazione ambientale, a partire
dalla sistemazione di piazza Bozzolo dove verrà ricollocata parte del mercato.
La piazza, servita dal mezzo pubblico che continuerà a percorrere via Genova,
verrà in parte pedonalizzata e pavimentata in lastre di sienite e in parte
destinata al traffico locale. Il mercato trasferito in posizione più baricentrica,
si svilupperà al centro di corso Spezia, nel tratto tra via Genova
/ piazza Bozzolo e via Nizza, su un'area rialzata, pavimentata
anch'essa in lastre di sienite, e dotata di adeguate strutture e servizi
tecnologici.
Tutto corso Spezia sarà così destinato al traffico locale, con nuovi parcheggi
sulle banchine tra il viale centrale e i controviali, mentre nel tratto
tra via Genova e via Nizza il viale centrale e in parte piazza Bozzolo diventeranno
pedonali.
Tra gli interventi, non ultimo per importanza, vi sarà la nuova illuminazione
pubblica di tutto corso Spezia. Lo scavo della galleria avviene a cielo
aperto, rendendo necessario ridefinire il sistema del verde di corso Spezia.
Durante il cantiere gli alberi che si trovano in corrispondenza dei sottopasso
devono essere trapiantati in altra sede, per essere poi sostituiti con nuovi
esemplari a completamente avvenuto dell'opera.
Alcune piante non possono essere trapiantate, perché hanno una dimensione
complessiva troppo grande o perché compromesse da patologie pregresse aggravate
in seguito alla forte siccità di quest'anno; queste piante devono quindi
essere abbattute.
A fine lavori su tutta l'area interessata verranno inserite molte nuove
piante che, fin dall'autunno di quest'anno, verranno acclimatate e accresciute
nel vivaio comunale, così da poter arredare a verde l'opera con soggetti
arborei quanto più possibile a "pronto effetto". Il bilancio arboreo finale,
cioè la differenza tra nuovi piantamenti, trapianti e piante abbattute,
è numericamente positivo.
Il patrimonio arboreo di Corso Spezia è costituito attualmente da 182 alberi.
Di questi:
50 restano in loco
36 si trapiantano
96 si abbattono
152 si piantano ex novo
Ad intervento concluso il patrimonio arboreo si arricchirà quindi di 20
alberi in più rispetto ad oggi.