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La Città di Torino si è posta da tempo l’obiettivo di favorire una maggiore coesione ed integrazione sociale negli ambiti urbani con rilevante presenza di edilizia sociale e condizioni di disagio, marginalità, disuguaglianza. Lo strumento individuato per sostenere e facilitare questo processo è la realizzazione del Mix Sociale: ovverosia, tendere alla composizione di una architettura sociale, culturale ed economica diversificata come condizione per incidere positivamente in quei contesti territoriali definiti/individuati/percepiti come “periferie urbane e sociali”.
In questo contesto, si sviluppa il progetto “Coabitazioni Solidali Giovanili”, iniziativa promossa dalla Città di Torino - Area Edilizia Residenziale Pubblica in collaborazione con l’Agenzia Territoriale per la Casa del Piemonte Centrale (A.T.C.), con il sostegno del Programma Housing della Fondazione Compagnia di San Paolo, e il coinvolgimento attuale di quattro organizzazioni del terzo settore (Associazione ACMOS, raggruppamento Cooperativa Sinergica - Associazione Cicsene, Cooperativa Il Punto, Cooperativa Liberitutti).
Le Coabitazioni Giovanili Solidali sono comunità di coabitazione, costituite in alloggi di proprietà pubblica (comunale o dell’A.T.C.) situati in quartieri di edilizia residenziale pubblica, o in ambiti urbani con elevata presenza di edilizia sociale, caratterizzati da grave degrado strutturale, disgregazione e marginalità sociale, disuguaglianze economiche; condizioni che hanno fortemente incrementato insicurezze e conflitti.
Sono composte da giovani volontari tra i 18 e i 30 anni che hanno scelto di vivere un’esperienza di autonomia in progetti di solidarietà. In cambio di un affitto ridotto al 10 % dell’equo canone, mettono a disposizione gratuitamente ognuno 10 ore a settimana del proprio tempo a beneficio dei cittadini residenti per attività di sostegno, accompagnamento e supporto nel quotidiano, sviluppo di comunità.
Le Coabitazioni Solidali attualmente costituite sono n. 6 in alloggi di proprietà comunale, n. 1 in alloggi di proprietà dell’Agenzia Territoriale per la Casa del Piemonte Centrale, diffuse in 6 quartieri cittadini: Centro, San Salvario - Lingotto, Madonna di Campagna - Borgo Vittoria, Mirafiori Nord, Barriera di Milano e Aurora. L’età media dei volontari è di circa 26 anni, prevalentemente laureati o con laurea in corso e studenti-lavoratori, con precedenti esperienze di volontariato o lavoro etico anche all’estero.
Le Associazioni o Cooperative che gestiscono le Coabitazioni Solidali sono soggetti del Terzo Settore (Privato Sociale) selezionati dalla Città di Torino con appositi Avvisi Pubblici, nei quali sono stati definiti i contesti urbani e residenziali, la loro storia, specificità sociali, obiettivi, e indicati ubicazione e tipologia degli alloggi destinati ad ospitare la coabitazione solidale. Chi partecipa al bando deve presentare il progetto sociale di sviluppo di comunità, gli interventi, il progetto di utilizzo degli spazi e le modalità organizzative, etc. E’ compito dei gestori individuare e formare i giovani volontari e garantirne il turn over all’interno delle coabitazioni.
Tutti gli alloggi sono esclusi in via temporanea per le finalità sociali previste, ai sensi della vigente normativa regionale, o privati in via definitiva dal vincolo previsto per l’edilizia residenziale pubblica e sono amministrati dall’Agenzia Territoriale per la Casa del Piemonte Centrale (A.T.C.), nell’ambito della vigente convenzione per la gestione del patrimonio di Edilizia Residenziale Pubblica di proprietà comunale.
Il contratto di locazione per gli alloggi assegnati e destinati alla costituzione della coabitazione solidale, che i gestori delle prime coabitazioni hanno stipulato con A.T.C., ha avuto la durata di 4 anni + 4 anni (eventualmente prorogabili ulteriormente). La prevista riduzione del canone, nonché la prosecuzione del progetto di coabitazione sono subordinate, di anno in anno, agli esiti – positivi o meno – della verifica dell’andamento del progetto e del conseguimento degli obiettivi da parte del gruppo di monitoraggio.
Per le ultime coabitazioni realizzate in Via Poma-Via Scarsellini e Via Ghedini-Via Gallina, sono stati applicati contratti di concessione in uso degli alloggi, rinnovabili di anno in anno a seguito di positiva verifica delle attività svolte.
In tutti gli ambiti territoriali che ospitano le coabitazioni solidali è stato costituito un gruppo di lavoro misto – il Tavolo di Coordinamento - composto dai referenti dei Servizi del Comune interessati (Area edilizia residenziale pubblica, Direzione Politiche Sociali, Polizia Municipale); Circoscrizione territoriale di riferimento (Servizi sociali, servizi amministrativi); Agenzia Territoriale per la Casa del Piemonte Centrale (Area progetti sociali e area tecnica); Asl cittadine (Servizi di salute mentale, Sert); Gestore della coabitazione solidale e giovani coabitanti.
Con cadenza semestrale viene redatta, dal gestore e dai giovani volontari, una relazione sull’andamento della coabitazione, in termini di rendiconto delle attività svolte e di progettazione per il semestre successivo, che dà conto anche degli eventuali avvicendamenti dei volontari e delle criticità riscontrate.
Il gruppo di lavoro monitora e valuta il progetto di sviluppo di comunità; dagli esiti della verifica delle relazioni presentate, dall’andamento del progetto e dal conseguimento degli obiettivi previsti dipendono sia il mantenimento dei vantaggi economici relativi alla locazione sia, ovviamente, la prosecuzione del progetto di coabitazione. La presenza al Tavolo di rappresentanti di Enti diversi facilita il rapporto della comunità di giovani volontari con gli uffici degli stessi enti, consente l’individuazione di soluzioni progettuali condivise e integrate rispetto alla gestione delle problematiche che emergono nei contesti residenziali coinvolti, facilita l’interazione e la creazione di rete con il territorio.
Il ruolo di regia viene svolto dalla Città di Torino, “primus inter pares”, che ha assunto dall’inizio il ruolo di promotore del progetto delle coabitazioni giovanili solidali e di garante del corretto svolgimento delle attività.
Il Programma Housing della Compagnia di San Paolo dal 2010 sostiene le esperienze di coabitazione promuovendo molteplici azioni: incontri di conoscenza e confronto tra coabitanti e gestori, cicli formativi, erogazioni economiche, supporto alla progettazione e valutazione, consulenze specifiche e attività di analisi valutative sulla gestione sociale e immobiliare. In collaborazione con la Città, ha proposto e realizzato incontri seminariali sulle esperienze di progetti di coabitazione giovanile solidale attivi sul territorio nazionale, appuntamenti informativi specifici per promuovere e diffondere l’iniziativa cittadina e sollecitare l’adesione al progetto da parte di giovani in cerca di autonomia. La partecipazione del Programma Housing si qualifica, inoltre, nel coinvolgimento dei giovani coabitanti ed ex coabitanti nel format Forum Teatrale, discussione “in forma teatrale” su aspetti cruciali (dibattuti nei Tavoli di Coordinamento) della coabitazione solidale, quali il riconoscimento del “gruppo di pari” come luogo di quotidiana negoziazione e come risorsa affettiva fondamentale per i giovani; l’esistenza e il riconoscimento condiviso dei confini nel ruolo dei “buoni vicini di casa” nei confronti degli abitanti delle case popolari.