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Duchamp e l'utilità dell'arte e
dei rifiuti
Riportare alla luce ciò che si vorrebbe cancellare
dalla nostra vista e soprattutto dalla nostra coscienza. Catalogati e
incelofanati, ecco comparire dalle viscere-spazzatura dei nostri consumi
dimenticati i reperti arteologici "censiti" da Pino Boresta. Quali differenze
tra i detriti delle tre diverse aree torinesi analizzate? Dagli oggetti
di memoria carnevalesca si spazia ai vuoti di Barbera o di vino pugliese,
per giungere infine ai superclassici fustini. Sorprese? Forse le più
clamorose sono i commenti dei passanti intervistati nel video.
In sala oggi si cita Duchamp,si parla di utilità
dell'arte. Premiare con uno sconto sulla tassa rifiuti i cittadini civicamernte
impegnati nella raccolta differenziata ? (rebecca/multitaskforce.feem)
Delitto ambientale.
E' giunta
al "capolinea" la "Rifiutindagine" del nostrano Pino Boresta (http://www.bigtorino.net/artisti/boresta.ipg),
che dopo tanto e sofferto, non solo da lui ma anche degli "spettatori"
coraggiosi che hanno deciso di seguirlo, girovagare per le discariche
e cassonetti di Torino, ha infine selezionato ed esposto i reperti "arteologia"
urbano-contemporanea presso i locali dell'ex-CEAT, che ospita il Cantiere
Big. Negli ampi saloni di questa fabbrica in disuso potete ammirare bottiglie
di plastica, pelouches ottuagenari ed ogni altra sorta di monnezza che
abbia solleticato la curiosità e l'anima artistica di Boresta.
Ed ognuno di questi reperti è sacralmente conservato in una busta
trasparente di plastica, che più che a reperti archeologici, fanno
tanto pensare ai reperti rinvenuti sul luogo del delitto...e forse il
delitto c'è stato vista l'esponenziale e smisurata cresita di inquinamento
ambientale nel mondo. (Bkay)
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