Non dire gatto se non ce l'hai nel sacco
Chi non ha notato tra le opere esposte alla Cavallerizza, il video
del giovane artista cinese che riprende con inquadratura fissa se
stesso che ammazza un gatto? Evidentemente tutti e forse troppi,
fino a scatenare una battaglia di sembianze più politiche che artistiche
che ha indotto Ugo Perone, assessore comunale alla cultura, a far
sospendre il video “per cautela”.
Xu Zhen,l’artista
di "Throwing a cat-gettando un gatto", è stato accusato di incitazione
alla violenza e sadismo, e mentre si difende esplicitando il significato
dell’opera come metafora del comune impulso infatile di fare del
male agli animali, volano al di sopra delle sue spalle, insulti
, critiche e polemiche verso gli organizzatori della biennale per
il coraggio avuto esponendo tale opera ad una manifestazione realizzata
attraverso stanziamenti pubblici Da Pechino, intanto, Huang Du,
critico d’arte spiega che “la performance filmata ha l’intento di
descrivere la relazione contraddittoria del rapporto tra uomini
e animali: mangiamo la loro carne ma non vogliamo vederne la loro
morte”. A questo punto, le domande sono molte. Istigazione alla
violenza o opera artistica? Strumentalizzazione politica o questione
etica? Moralismo o libera arte? Incomprensione o ignoranza? A voi
le risposte: bigmaster@comune.torino.it. (Camilla/multitaskforce.feem)
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