Diario di Bordo:
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19 Mag-XXXI° Giorno
Chiusura BIG 2002

TERRA!

Seguendo uno degli slogan di Big Torino 2002 "Let's play to change the world", anche noi del Diario di Bordo abbiamo giocato, o almeno ci abbiamo provato, mettendoci dentro tutto l'impegno che trentun giorni di manifestazione hanno richiesto. Ci siamo mossi in lungo e largo attraverso "il logo" di Big, per seguire performances, interrogarci su installazioni e immergerci nel caotico spazio della Cavallerizza. Intrepidi e curiosi abbiamo visto Torino non solo trasformarsi, arrabbiarsi, movimentarsi, ma anche una città, che ha voglia di scherzare e di rischiare, una città che ha voglia di mettersi in gioco in un momento in cui le sfide sociali davvero non mancano. "It's a Big Social Game". Ecco, questo noi lo abbiamo visto e lo abbiamo documentato. E ora come ogni Diario di Bordo che si rispetti possiamo scrivere anche noi l'ultima parola: Terra!

Special thanks:
La mitica redazione Multitaskforce Feem, inossidabile e generosa, ovvero Luisa Caroni, Monica Florio, Elena Formia, Pier Paolo Maganuco, Giulia Mezzalama, Valeria Palieri, Vittoria Sorrentino.
La responsabile Silvia Vernaschi, i webmaster Alessandro Bajardi e "Super" Marco Ciari.

Queste pagine danno memoria concreta a Big Torino 2002 dentro il paese ospite di questa edizione: Internet. Ne siamo fieri.

Gianmarco Sala

19 Mag-XXXI° Giorno
Ore 24

SIAMO PARTITI DA WELCOME…

Incredibile, ma vero, ma ci siamo arrivati. Oggi è l'ultimo giorno della Biennale.Le ultime rappresentazioni sono finite da poche ore, le porte della Cavallerizza si sono nuovamente chiuse… E' veramente finita. Oggi, in onore del suo ultimo giorno, ho ripercorso le strade che l'hanno vista protagonista per un intero mese. Non voglio, né sono in grado, tirare le fila di questa manifestazione, ma sono felice di averne fatto parte (seppur marginalmente ed in "punta di piedi"). Perché, indipendentemente da qualsiasi valutazione, ho avuto l'occasione di far parte di un grande progetto: che non è la biennale tout court, ma un grande "social game". Sarebbe ipocrita dire di aver compreso tutte le performances, o di averle apprezzate tutte interamente: non è così. Ed è questo che mi rende soddisfatta: credo si debba diffidare sempre da chi trova tutto sempre decisamente bello (o brutto), tanto quanto da chi afferma di aver capito, sempre, tutto. Calpestando, quindi, per l'ultimo volta il celebre zerbino"Welcome", all'uscita della Cavallerizza oggi, ho pensato con simpatia agli abitanti della stessa che hanno donato i propri tappetini per partecipare al progetto creativo. Non tanto per il gesto in sé, ma per il suo significato: volontà di partecipare, volontà di solidarietà con ragazzi di cui magari non conoscevano la lingua o le idee. Giovani artisti pronti a lanciarci un messaggio, a comunicare con una realtà, magari, differente da quella personale: gli abitanti della Cavallerizza ci sono riusciti. Spero di averlo fatto anche io.

Monica (Feem)

19 Mag-XXXI° Giorno
Ore 21 Ex Stabilimento Ceat
Teatro - A Beggar's Opera at the Fringe - Roysten Abel (India)

CHE SPETTACOLO PER SALUTARE BIG 2002!

Lo spettacolo che chiude Big Torino 2002 arriva dal paese ospite della manifestazione, Internet, per portare a Torino una cultura lontana e ricchissima come quella indiana. L'ex Ceat si illumina nell'ultima "grande" notte di colori, musiche e magie. Il sobborgo Shadipur Depot a Nuova Delhi ospita le acrobazie di artigiani, illusionisti, musicisti, incantatori di serpenti, trampolieri che si esibiscono di fronte ad un'attrice colombiana, Natalia, sbarcata in India da turista per scoprirne segreti e meraviglie. A loro volta gli attori indiani chiedono alla ragazza colombiana di esibirsi per ricambiare le loro "performances": la protagonista allora racconta una storia, assegnando ad ogni artista un suo ruolo. Esplosioni sonore e visive rendono la vicenda affascinante e suggestiva. Realtà ed illusione sembrano convergere: Natalia arriva da turista e diventa principessa. Ma questa è la magia degli artisti di strada (che la legge Beggar degli anni '50 ha reso da un giorno all'altro mendicanti).

Gmk (FEEM)

video

18 Mag-XXX° Giorno
Ore 21 Piccolo Regio
Musica - An avantgarde dj's fest - Turntablissimo

MA DOV'ERA TOM YORKE?

Sul palco la strumentazione appariva imponente. E costosa. In tutto i dj's erano sei. La performance comincia con diversi disturbi sonori e loop ossessivi. Che proseguono. E proseguono. Vengono campionate voci di adolescenti con rumori domestici e fischi provenienti da altre galassie. Nel seimila forse i suoni che usciranno dalle casse saranno soltanto rielaborazioni di melodie (?!) scomparse e dimenticate. Adesso non siamo più al Piccolo Regio ma improvvisamente veniamo proiettati in un tunnel dove, seduti, ci bombardano di musiche e sensazioni impossibili da decifrare. Madaski non sarebbe stato più abile a riprodurre inquietudini e sofferenze in modo così diretto. Difficile. Molto difficile pensare di essere in una discoteca su Saturno. Rimpiango la Pausini. L'affanno cresce e con lui la consapevolezza di essere da un'altra parte. Senza sapere dove. I Radiohead hanno fatto scuola ma è difficile emularli senza risultare… spiazzanti. E incomprensibili. Diverse persone accanto a me faticavano a comprendere. Anch'io come loro. L'unica parziale consolazione è che, se mai avesse trillato un cellulare (pessima abitudine che talvolta ha accompagnato le serate di BIG) non se ne sarebbe accorto nessuno.

Mr Pier (FEEM)

18 Mag- XXX° Giorno
Ore 21 Cavallerizza
Faiyaz Jafri - Violence the surrogate for sex (Paesi Bassi)

QUANDO SI INTRECCIANO SESSO E VIOLENZA

Un "animated movie" per trasmettere un messaggio talmente ovvio da apparire banale: in televisione si censura il sesso, ma non la violenza. Ma attenzione, perchè l'autore si spinge molto più in là fino ad affermare che nella nostra società la violenza è arrivata ad essere, in molti contesti e per gente "particolarmente predisposta" (a mio modesto e sicuramente opinabile parere), il surrogato del sesso. Ecco allora, che dinanzi allo spettatore scorrono nel video le immagini di cadaveri "bellissimi, mutilati, che una telecamera riprende da tre angolazioni diverse, tante quante sono le zone della prioiezione". Che l'erotismo sia il confine tra il terribile e l'attraente è quanto mai inquietante, ma forse è su questo che voleva farci riflettere l'artista. Sarebbe, forse, stato più grave e preoccupante accogliere come normale e giusto tout court il messaggio che altrimenti sulle prime ci vuole inviare…

Monica (Feem)

17 Mag-XXIX° Giorno
Ore 18 Galleria Subalpina
Installazione musicale - Soundtourist - Jonas Olesen (Danimarca)

UN COLLAGE MUSICAL SONORO PER LA GALLERIA SUBALPINA

Chi passa in Galleria Subalpina solitamente lo fa per "tagliare" un pezzo di strada ed accorciare così il proprio cammino verso via Po o verso piazza Carignano. Il passo di chi passa di lì è quindi agile, affrettato, non fa caso a quel che succede nella nobile e statica galleria. Qui si affaccia lo storico Baratti & Milano e da "qualche anno" è sempre lì. Ma per tre giorni la Subalpina ospita il progetto del danese Jonas Olesen, il "soundtourist", un turista sonoro che ha registrato i suoni e i rumori della nostra città per poi riproporli mixati e rielaborati secondo il proprio gusto artistico. E così la gente di passaggio ha impiegato qualche secondo in più per fare quel pezzetto di strada, interrogandosi in maniera sabauda (alzando il capo al cielo, anzi al tetto) sulla provenienza di quei suoni: clacson, sirene, urla, sgommate a cui ormai noi non facciamo più caso.

Gmk (FEEM)

video

17 Mag-XXIX° Giorno
Ore 15 Cavallerizza
Adam Und Harborth - Europe Design (Germania)

EUROPE DESIGN: ALLE PORTE DELLA GLOBALIZZAZIONE

Ieri il tempo a mia disposizione non è stato poi molto, così ho deciso di approfittare ancora di oggi per dare l'ultima occhiata nostalgica alla Cavallerizza. L'opera di Adam Und Harborth è sicuramente una di quelle che volevo vedere con più calma. Perché? Le risposte sono molteplici, ma se devo esser onesta, forse la ragione sta nel fatto che è una delle poche a non aver bisogno di un grande processo interpretativo. Un sorriso divertito e incuriosito è spontaneo di fronte alle numerose vetrine ospitanti i fantomatici omaggi che l'artista vorrebbe (o lo farà?) donare ai capi di Stato dei diversi paesi europei. Campioni della perduta territorialità, ma non solo, fanno "l'occhietto" agli spettatori dall'alto della loro specificità. I doni preparati sono ironici ed accurati. I commenti dell'autore, sapientemente esposti nel bigliettino che li accompagna, quanto mai sagaci. Su cosa vuole attirare la nostra attenzione? Sul fatto che, oggi come oggi, un piatto di spaghetti o una pizza non ci si ricorda più se vengano da New York o dall'Italia (ahi, ahi, si vede che è uno straniero se no la differenza la ricorderebbe eccome!). Che in Olanda non sono solo i fiori il prodotto simbolo. E che è strano che di alcuni paesi non si sappia neppure qual è il vero prodotto tipico, ma solo quello che gli stranieri danno per scontato che sia. L'artista ci fa presente, al contempo, che ci sono nuovi prodotti che verranno proposti "dagli stessi europei", affinché "rispondano alle loro nuove esigenze e culture". E se si pensa che abbiamo da poco salutato le vecchie monete nazionali, non è proprio opera da poco…

Monica (Feem)

16 Mag-XXVIII° Giorno
Ore 21 Ex stabilimento Ceat
Teatro - Maison des Rendez Vous - Betontanc (Slovenia)

LA NONA PERFORMANCE DI BETONTANC

Torni all'ex Ceat, dopo il freddo di Pilade, e c'è aria d'estate; prima di entare "in teatro" il gruppo di indiani protagonisti dello spettacolo "A beggar's Opera at the Fringe" colora il grigio-Ceat. Lo spettacolo "Maison des Rendez Vous" la nona performance di Betontanc ha dalla sua un gruppo di attori talentuosi e abili anche nel danzare in equilibrio instabile. Il "movimento" è il protagonista assoluto: la scena originalissima mette in mostra una stanza fluttuante che crea come un doppio palco. Un sopra ed un sotto divisi, ma allo stesso tempo uniti da una botola da cui emergono i personaggi. Un video nella stanza proietta quello che avviene al piano inferiore. Le vicende dei personaggi si intersecano in momenti ora tragici ora comici. Ma alla fine questa performance "made in Slovenia" è una delle sorprese positive di Big 2002.

Gmk (FEEM)

video

16 Mag-XXVIII° Giorno
Ore 17 Cavallerizza
Dominic Hislop & Miklos Erhardt - Re: route (Scozia-Ungheria)

TORINO SOTTO FORMA DI CARTA GEOGRAFICA MULTIETNICA

Continuando il pomeriggio questa è la seconda opera che mi ha particolarmente colpito. Non voglio affrontare il problema dei clandestini, né del grande beneficio economico e sociale di una società multietnica, come non mi interessa riflettere sulla situazione legislativa attuale per coloro che vogliono, seppur stranieri, lavorare nel nostro paese. Per la semplice ragione che basta leggere sul retro di queste foto scattate da più di 30 immigrati per capire che alla fine, non sono i grandi discorsi (spesso inutili) ma le piccole, ma vere storie di tutti i giorni le sole capaci di affrontare tematiche così delicate.Gli autori di queste foto provengono dal Congo, dalla Bosnia, dalla Somalia, dalla Sierra Leone, dal Marocco, dall'Etiopia e da tanti altri paesi: sono uomini e donne, più e meno giovani, ma accomunati dalla voglia e dalla necessità di dimenticare guerre, barbarie, carestie, malattie..Loro ci sono riusciti. Qui. A Torino. E con molta ironia si raccontano e indirettamente ci raccontano: descrivendo la nostra, ma ormai anche la loro città…

http://reroute.c3.hu

Monica (Feem)

16 Mag-XXVIII° Giorno
Ore 16 Cavallerizza
Locale Cultura & Colectivo Cambalache - Museo della Strada

CURIOSANDO AL "MUSEO DELLA STRADA"

Siamo quasi arrivati al termine di Big Torino 2002. Finito il frenetico "corri corri" da un'esibizione all'altra, ho deciso, di curiosare finalmente con più calma negli spazi della Cavallerizza. Gironzolando qua e là, fra le tante opere, alcune hanno attirato la mia attenzione. Quella che più mi ha colpito è quella che sto guardando ora (con gli occhi della mente certo: non vorrei mica che pensassero che trafugo opere dalla rassegna!!!). Il suo titolo? Il "Museo della strada". Premettendo che non è mia intenzione compiere descrizioni (è un po' come raccontare la fine di un film) né intraprendere l'arduo compito di fare una critica artistica (chi poi è veramente in grado di valutare l'arte?!) mi limito a raccontarvi le immagini che mi ha suggerito. Immaginate una strada, una normale e comunissima strada, che passando però, da Parigi a Puerto Rico, fino ad arrivare a Siviglia, Barcellona e Lubiana, porta con sè la storia di gente che nella strada non passeggia indolente guardando le vetrine, ma che ci vive: giorno e notte. Gente che nessuno vede, né ascolta. Gente che non ha un viso, né parole. Provate ad immaginare cosa può succedere se, come hanno fatto i nostri artisti, non solo ci si avvicinerà a questa gente, ma si comincerà a parlarci. Un oggetto in cambio di una testimonianza, di un racconto, ma anche solo di un'idea, di un sorriso…Un furgoncino che viaggia arrivando fino a Torino, ma pronto a ripartire una volta raccontata la sua esperienza…Prossima tappa: Istanbul, per raccontare altre storie di altre persone e di altre strade…

Monica (Feem)

15 Mag-XXVII° Giorno
Ore 19 Bu.Net
Graceful Degradation - Installazione e performance musicale (Austria)

GRACEFUL DEGRADATION

Per i più esigenti delle performances Big, l'appuntamento è ghiotto. Proprio durante l'aperitivo-time il Bu.Net si tinge di "graceful degradation, l'installazione degli austriaci Project Farmersmanual. Tra chi rigorosamente apprezza la degustazione del giorno (veramente ricca: robiola di Roccaverano con mostarda d'uva e passito!) e chi, per saziare, il palato e la mente, si concede un'ora di internet con stuzzichini vari ed eventual, inizia la performance: suoni e proiezionilisergiche si incastonano sulle candide pareti, attirando la curiosità degli amanti del "naviga e bevi". Il gruppo austriaco traduce in forma di suoni ed immagini, amplificate e proiettate, il contributo testuale e visivo nel medesimo spazio.

Vale (FEEM)

video

14 Mag-XXVI° Giorno
Ore 21 Ex stabilimento Ceat
Danza - Lettere Amorose - Raimund Hoghe (Germania)

RICONOSCIMENTO AD HOGHE

La colonna sonora che avvolge l'ex Ceat dà subito l'impressione di ritrovarsi nella casa, anzi nell'animo dell'artista. Colma all'inverosimile (e noi un po' scomodi), la sala tributa il giusto riconoscimento a Raimund Hoghe, scrittore e drammaturgo tedesco. Ci racconta della propria intimità in modo diretto e nascosto allo stesso tempo. I racconti e le musiche che il performer ci dona sono i frammenti più evidenti di una vita carica di grandi sofferenze e di qualche gioia. Muove lenti passi di danza e narra di clandestini morti in modo drammatico; struggenti lettere di familiari più cari o ad amanti perse e lontane. Diversi sono gli oggetti adoperati in scena dal performer per accompagnarci nei suoi pensieri più profondi ed inquieti. Silenzi e melodie si alternano continuamente emozionando il pubblico presente. Difficile lo spettacolo, così come vuole l'artista. L'atmosfera è quasi liturgica. Di amoroso non ci sono soltanto le lettere, ma anche il messaggio che Hoghe prova a darci.

Mr Pier (FEEM)

13 Mag-XXV° Giorno
Ore 21 Teatro Carignano
Sex in Legoland (Giovanna Marmo & nani nudi)

NON È FORSE QUESTO LEGOLAND?

Torbide passioni, esotiche avventure, castelli, fortini, velieri e pirati. Omini e donnine dalle improbabili pettinature plastiche a caschetto. Forse asessuati. Questo è il fantastico mondo Lego, almeno per noi e per qualche generazione di non più bambini (soprattutto anagraficamente). Con tali premesse il Diario di Bordo si adagia sulle vellutate poltrone del Carignano. Inizia lo spettacolo. Un mix di luci, musiche ed immagini si affastellano sul palco. Non c'è traccia di castelli e velieri....ma ecco iniziare la vicenda: una fidanzata, un proiettile in testa, una donnina plastificata morta nel cemento, Tom Cruise (solo citato...le fans non si scaldino) e una Mission Impossible n° 9. Resistiamo fino alla fine (qualcuno tra il pubblico getta la spugna) in trepida attesa per l' happy-end preannunciato dall' autrice Giovanna Marmo. L' avventura termina. Qualcuno muore. Ma non è chiaro. Forse c' è del sesso. Ma è decisamente criptico. Corriamo in soffitta e recuperiamo il nostro mondo mai completamente dimenticato sebbene coperto dalla polvere. Stasera il finale è home-made. Non è forse questo Legoland?

Vale (FEEM)

video

   13 Mag-XXV° Giorno
Ore 20 -GAM - Video rassegna di giovani artisti europei

TORINO SI TINGE DI ROSA

L'inizio della performance, previsto per le 20.00 si è prolungato fino alle 21.00.....ma alt! questa volta, complice il bel tempo, l'attesa sotto il cielo di Torino, con una temperatura finalmente primaverile, si è dimostrata piacevole e rilassante. E mentre la città si tingeva di rosa e la musica di sottofondo sfumava, lo schermo allestito nell'arena della GAM ha preso vita in una serie di selezioni video realizzate da giovani artisti portoghesi ed ungheresi. Premetto di non essere una grande esperta di cinema e di conseguenza non mi sento di dare commenti critici sulle singole opere... quello che posso dire è che la qualità di certe produzioni era sicuramente notevole, dalla scelta delle musiche alle tecniche di ripresa, alla qualità delle immagini. Molteplici le tematiche rappresentate... da temi più impegnati come Lixo di Rita Nunes che affronta il tema ecologico dei rifiuti nella sua città, a 1'50'' di Adam Kokesh, che mira a far scoprire la bellezza in una cosa banale: un pezzo di limone nell'acqua minerale. Le proiezioni si ripeteranno per tutta la settimana fino a venerdì 17 maggio dove verrà mostrata una selezione delle opere più significative delle serate precedenti. E' uno spettacolo che consiglio non solo agli esperti nel settore delle produzioni video, ma a tutti coloro che vogliono passare una piacevole serata, proprio per l'atmosfera suggestiva in cui è collocato! Da apprezzare anche il materiale di supporto che viene dato all'ingresso ricco di informazioni sugli artisti che partecipano! Appuntamento sotto il cielo di Torino...quando inizia a tingersi di rosa!

Giulia (FEEM)

13 mag-XXV° giorno
Cavallerizza Reale

NUOVI COLLABORATORI !

Finalmente il Diario riceve materiale dall'esterno ! Fabio Cagna Vallino ci ha spedito alcune foto riguardanti opere in Cavallerizza e fuori, che volentieri pubblichiamo. Aspettiamo altri apporti... fatevi sotto !

Ddb

foto 2  foto 3  foto 4  foto 5  foto 6

11 Mag-XXIII° giorno
ore 21 - GAM - l'altra scrittura (letteratura)

SEMIOTICA DEL GIOCO E DELLA PAROLA

Caffè e sigaretta, scorta di caramelle, carta penna e telecamera: il Diario di Bordo, as usual, si affretta a prender posto nella sala conferenze della GAM. Lo zoccolo duro degli intellettuali BIG è già in postazione, rigorosamente in prima fila, tutto intorno un parterre giovane ed internazionale. Presenta Aldo Nove. L'altra scrittura, l'altra poesia, l'altra comunicazione, interferenze in un mondo sempre più globalizzato, anomalie di un sistema in cui i ruoli sono rigidamente prestabiliti. Ed ecco il BIG social game: anche con la letteratura e con la poesia si può giocare, scardinando le regole precostituite, contaminandole con altri generi e linguaggi, occupando altri spazi come quello più "liofilizzato" e facilmente consumabile della TV, rovesciandone la peculiarità a favore della poesia. Si susseguono i giovani autori: Bastian Bottcher, Suse Vetterlein, Alexandra Petrova. Parole che evocano immagini, sequenze di segni e suoni, assonanze e dissonanze, un canguro senza marsupio ma motorizzato, una coinquilina verde verdone vittima della nanonizzazione (ahimé... tragica fine), catturano l'attenzione dei presenti rapiti dal macrogioco della parola, non finalizzato al controllo (ex. i giochi di ruolo) ma diretto ad un'estetica della forma. Bravi e coinvolgenti i giovani autori ed un meritato riconoscimento ad Aldo Nove abile nel rendere i vuoti comunicativi parte del gioco.

Vale (FEEM)

video

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