Pascolo presso la Cascina
il Mineur
Il Cascinotto, pascolo
e animali da cortile
L’Ecomuseo
siamo noi!
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QUI la schedina di adesione
e partecipazione all'Ecomuseo
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Un’emozione
di vita e di memoria: tutti
sono invitati a partecipare
portando fotografie, scritti,
manifesti, stampe, diari,
manoscritti, lettere, interviste,
filmati... sulla storia
della Circoscrizione e del
suo territorio.
I materiali consegnati verranno
acquisiti in copia e restituiti
al proprietario.
Inoltre, chi lo desidera,
potrà essere intervistato
per raccontare particolari
momenti storici o aspetti
peculiari delle diverse
realtà che riguardano
la Circoscrizione. |
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8.2
- Parella, campi, cascine e castelli
Il passato agro-pastorale
è ancora presente nei lembi occidentali
di borgata Parella, in particolare attorno
alla Strada della Pellerina e della Berlia.
Qui finisce la città e inizia la
campagna. I campi, irrigati dai piccoli
canali (bealere) derivati dalla
Dora sono coltivati a mais e foraggio;
tuttora praticato l’allevamento
bovino e di animali da cortile.
Il nome stesso, in uso dagli anni ‘30
del ‘900, denota il passato agricolo
della borgata: i conti San Martino di
Parella, provenienti dall’omonimo
borgo canavesano e vassalli dei Savoia,
possedevano la cascina “Il Parella”,
situata all’altezza del tratto finale
dell’attuale corso Montegrappa,
e i terreni circostanti. Il più
famoso fu il Marchese Carlo Emilio di
Parella, vissuto a cavallo tra ‘600
e ‘700, condottiero e valoroso uomo
di spada.
I primi documenti cartografici del ‘500
ci mostrano campi, cascine, strade interpoderali,
bealere e boschi, con toponimi
in parte ancora oggi esistenti. Solo a
partire dagli anni ‘30 del 1900
scompare gran parte del territorio agricolo
e la città si espande oltre corso
Lecce.
Vedi anche: mostra
Cascine in Città
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