…così narrava un documento del 1° dicembre 1938 a firma
del
dott. Fulvio Bonino Presidente dell'ISTITUTO OMIOPATICO ITALIANO
"Nel desiderio di rendere più diffusa la scuola medico-omiopatica,
un gruppo di medici omiopatici, sotto la presidenza del Dott.Giuseppe
BONINO di Torino, si riuniva in Roma verso la fine di ottobre dell'anno
1883 allo scopo di fondare un'Associazione medico-omiopatica dal titolo
di "ISTITUTO OMIOPATICO ITALIANO", la cui attività
veniva definita nel proposito di aprire dei pubblici dispensari omiopatici
nelle principali città del Regno, di provvedere alla pubblicazione
di un periodico trimestrale e di stabilire dei premi annuali per incoraggiare
le cognizioni omiopatiche e dimostrative.
Nel Congresso tenutosi a Firenze il 20 settembre 1885 si approvava la
proposta di aprire al più presto dei dispensari a Roma, Napoli,
Milano e Venezia continuando a funzionare quelli già esistenti
a Torino, Genova, Voltri e Forlì; veniva inoltre approvata la
pubblicazione della Rivista "L'Omiopatia in Italia", organo
ufficiale dell'Istituto.
Con R.D. del 24 Gennaio 1886 l'Istituto veniva eretto in Ente orale
acquistando così la facoltà di possedere e di accettare
donazioni,lasciti,ecc.
Cominciava così la vita dell'Istituto Omeopatico Italiano con
un numero cospicuo di Soci, fra i quali si annoveravano personalità
del mondo scientifico, dell' aristocrazia, della politica,e sotto la
guida di un Comitato Direttivo a capo del quale si trovava, acceso da
giovanile entusiasmo, i1 Dott . Giuseppe Bonino.
Egli aveva compreso che il mezzo più efficace per dimostrare
le verità hahnemanniane e poterle diffondere e volgarizzare consisteva
nella fondazione e nel buon funzionamento di un ospedale Omeopatico:
al raggiungimento di questo scopo egli dedicò le sue preziose
energie e la sua non co ne intelligenza.
Questo avveniva il 1° Giugno 1890 , allorquando si apriva in Torino
il primo Ospedale Omiopatico costituito, per il momento, da sei soli
letti, di cui due gratuiti e quattro a pagamento.
Nei periodo che va dal Giugno 1890 al marzo 1902 i malati assistiti
furono 473 con 13 decessi: nel medesimo periodo di tempo nell'ambulatorio
annesso all' Ospedale furono dati gratuitamente 80310 consulti a 21861
malati.
Intanto l'Istituto cresceva e si sviluppava mercè le generose
elargizioni di benemeriti cultori e seguaci dell'Omiopatia, i cui nomi
sono scolpiti nel marmo nell'atrio della Sede dell'Istituto: si rendeva
pertanto possibile l'ampliamento dell'Ospedale, coronando così
il sogno del Dott .Bonino e di quanti gli avevano dato la loro volonterosa
collaborazione.
I lavori, cominciati nell'aprile del 1902, ebbero termine nell'estate
del 1903 e il 16 Novembre di quell'anno si inaugurava solennemente il
nuovo ampliamento, che portava il numero dei letti da sei a ventidue.
Successivamente coll'acquisto dello stabile attiguo, si rese possibile
un ulteriore ampliamento dell'Ospedale,il quale conta attualmente ventotto
letti.
L'Ospedale sorge in località centrale, ma tranquilla, della città
ed occupa uno stabile, di proprietà dell'Istituto, a tre piani
fuori terra.
Al piano terreno si trovano i locali destinati ai servizio d' ambulatorio
,gli uffici, la farmacia, la cucina: essi si affacciano su di un ampio
cortile coltivato parte a giardino parte ad orto; in fondo la lavanderia;
al primo piano le camere per malati destinate a uomini, la sala per
le operazioni chirurgiche, la camera per l'infermiere, i bagni;
al secondo piano le camere destinate alle donne, le camere per le Suore.
Oggigiorno l' ISTITUTO OMIOPATICO ITALIANO, la cui sede in Torino è
in via Orto Botanico n. 16, è così costituito:
A) Un Ospedale capace di 28 letti con annessa una sala per le operazioni
chirurgiche modernamente attrezzata;
B) Un Ambulatorio per consulti con accesso gratuito ai poveri muniti
di certificato di povertà di qualunque Comune del Regno;
O) Una Farmacia esclusivamente omiopatica con distribuzione gratuita
dei medicinali omeopatici ai poveri come sopra.
L'istituto svolge la sua attività sia con la cura ospitaliera,
gratuita per i poveri e con modiche rette per gli abbienti, sia con
la cura ambulatoriale con distribuzione gratuita dei medicinali ai poveri.
Esso non riceve alcun sussidio e la beneficenza grava per intero sul
suo Bilancio."
Dopo più di 90 anni di attività l'Ospedale Omeopatico,
per complesse vicende e per il disinteresse delle autorità preposte,
intorno alla metà degli anni 80, venne definitivamente chiuso
e i suoi locali destinati ad altri usi.
Sembrò così sgretolarsi un grande progetto sostenuto con
grande fervore e impegno da tanti medici omeopatici che si alternarono
in tutti quei lustri
Ma il 21 marzo 2005 un gruppo di omeopati piemontesi ha inaugurato la
nuova sede dell'ISTITUTO OMIOPATICO ITALIANO (www.omeoto.it)
in corso Belgio 124 a Torino, mossi da altrettanto entusiasmo ed altrettanta
volontà nel sostenere l'innovatore messaggio epistemologico della
medicina omeopatica e con l'intento di raccogliere il "testimone"
lasciato dal dott.Giuseppe Bonino e da tutti i suoi colleghi.