Manifesto dell'Esposizione Generale Italiana in Torino 1884.
Cromolitografia su disegno di Francesco Gamba. |
Guida ufficiale dell'Esposizione Generale Italiana del 1884. |
Guida ricordo della Esposizione Nazionale Alpina. Torino 1884,
Torino, Candeletti, 1884. |
I fanciulli alla Esposizione Nazionale di Torino 1884, Torino,
Arneudo, 1884 |
Torino 1884. Aprile - Ottobre.
Programma delle feste e spettacoli. Manifesto |
Certificato azionario. |
La sezione dedicata all'Arte Antica dell'esposizione del 1884
fu decisamente innovativa: accantonando il tradizionale modello
di mostra antiquariale, la commissione designata, della quale facevano
parte numerosi esponenti della cultura piemontese nonché
il pittore portoghese Alfredo d'Andrade, fine conoscitore dell'architettura,
della decorazione e dell'arredo del Medioevo e del primo Rinascimento,
optò per la realizzazione di un "saggio intorno la vita
civile e militare del Piemonte nel secolo XV, mediante una raccolta
di fabbriche arredate, disposte a modo di Castello (cioè
Borgo colla dominante Rocca)". Dal progetto scaturirono un
villaggio e un castello di invenzione, in cui tuttavia le tecniche
costruttive, le decorazioni degli edifici, gli oggetti d'uso riproducevano
fedelmente i modelli del Quattrocento. (Archivio Storico della Città di Torino, Collezione Simeom, B 698). |
Biglietto pubblicitario della sezione di storia dell'arte dell'Esposizione
del 1884 che riproduce la pergamena na istoriata sul frontone
della porta d'entrata al Borgo Medioevale. |
Fuochi d'artificio all'Esposizione. Manifesto. |
Padiglioni espositivi, attrazioni e avvenimenti nella cronaca
del giornale illustrato dell'Esposizione "Torino e l'Esposizione
Italiana del 1884". Ogni numero, costituito di otto pagine
in grande formato, era arricchito da numerose xilografie. Edito
dai fratelli Treves di Milano usciva settimanalmente; stampato
nella Galleria dell'Esposizione era venduto a 8 centesimi il numero. L'Esposizione temporanea di fiori, frutta ed erbaggi in parte si svolgeva all'aperto, in parte sotto ampie tettoie nella zona sud-est del Valentino. Nell'incisione un momento dell'inaugurazione alla presenza della regina Margherita. |
Il padiglione della città di Torino venne allestito allo scopo di far conoscere la città ai visitatori non torinesi. Era strutturato in cinque spazi; nella sala centrale otto carte topografiche sintetizzavano lo sviluppo urbanistico e demografico dalla colonia romana al XIX secolo. Le altre quattro sale erano dedicate alle tappe percorse nei campi dell'istruzione, della didattica e dell'igiene dalla città. |
Veduta a volo d'uccello degli edifici dell'Eposizione. L'Esposizione occupava un'area di 450.000 metri quadrati, l'ingresso principale era situato accanto al Castello del Valentino, un altro ingresso era posto presso il ponte Isabella. I padiglioni espositivi si estendevano su un'area di oltre 100.000 metri quadri. |
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