[pubblicato il 22.10.2015]
Intitolazione a "Luigi Maiocco" del giardino attrezzato a verde pubblico compreso tra la Via O. Vigliani ed i Corsi Caio Plinio e Traiano, di mq. 13.300 circa. Circoscrizione 10 - Cap. 10135
Deliberazione Giunta Comunale del G.C. G.C. 07/05/2014.
LUIGI MAIOCCO
Torino 11/10/1892 - 10/12/1965. Tesserato con la ginnastica Torino, aveva iniziato giovanissimo ottenendo risuotati eccellenti tanto da essere selezionato per le Olimpiadi di Stoccolma nel 1912, dove però non gareggiò restando riserva in patria. Specialista nell'attrezzo del cavallo, partecipò ad alcuni tornei internazionali, a Venezia nel 1920, a Trento e Savona nel 1921. Prendeva parte nel frattempo alle Olimpiadi in Belgio nel 1920, vincendo la gara a squadre sulla Francia e lo stesso Belgio. Gareggiava anche nel concorso generale individuale e si classificava settimo, la prova era vinta dall'italiano Zamponi. Nel 1924 vinceva ancora l'oro a squadre alle Olimpiadi di Parigi, mentre nell'individuale era trentatreesimo. Cessava l'attività restando nel mondo della ginnastica come allenatore e giurato federale. Alle Olimpiadi di Stoccolma 1912 fece parte della Nazionale Azzurra che conquistò la medaglia d'oro a squadre; si confermò medaglia d'oro nelle prove collettive nei giochi d'Anversa 1920, dove ottenne altresì un settimo posto di gran valore nella gara individuale del cavallo con maniglie. Nel 1924 alle Olimpiadi di Parigi vinse per la terza volta la medaglia d'oro a squadre. Vinse tre titoli italiani, nel 1920 a Venezia, nel 1921 a Trento e nel 1925 a Cuneo; sempre nel 1921 vinse il concorso federale di Savona. Dal 1913 al 1924 vinse tutti i titoli piemontesi, perfetto stilista, elegante e molto coordinato nel gesto atletico, Luigi Maiocco si tenne ad alto livello in un arco di anni occupato teoricamente da 4 Olimpiadi, qualora si consideri il vuoto, provocato dalla guerra, del 1916. Proveniva dal "Gruppo Sportivo dei Santi Angeli" di Torino e attorno al 1925, uscito dalla ginnastica, fondò il "G.S. Lancia", trovando compagni quali Neri e Battistini, famosi nazionali.